Intenzioni di voto, sale il centrosinistra
Centrodestra indietro di 10 punti
Ancora un calo per i partiti che sostengono il governo. Pdl e Lega Nord al 35,5%. Pd, Sel, Idv e i loro alleati al 45,5%. Fermi il Terzo Polo e il Movimento 5 Stelle. Cresce la Federazione delle sinistre. Fiducia nell'esecutivo e nel premier a livelli bassissimi. Male i ministri
di MASSIMO RAZZI
(ansa)
ROMA - Sale al 10% esatto il vantaggio del centrosinistra sul centrodestra nel sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it. A un mese e mezzo dall'ultimo rilevamento, il centrosinistra arriva al 45,5% (era al 44%) e il centrodestra scende di due punti, dal 37,5% al 35,5%. In un quadro in cui la fiducia nel governo e nel premier è ormai scesa a livelli minimi, diventa dunque più rilevante il dato delle intenzioni di voto. Rispetto a settembre si muovono quasi esclusivamente i due blocchi maggiori l'uno in contotendenza rispetto all'altro. Restano fermi sia il Terzo Polo inchiodato da tempo al 13% che il Movimento 5 Stelle (3,5% come a settembre dopo l'impetuosa salita dal 2,5% di giugno), mentre la Federazione delle sinistre risale all'1,5% (era scesa allo 0,5%).
TABELLA: LE INTENZIONI DI VOTO 1
TABELLA: LA FIDUCIA NEL GOVERNO BERLUSCONI 2
All'interno del centrosinistra si assiste alla crescita del Pd (dal 27% al 28%) che non sembra subire troppo i contraccolpi dovuti alle divisioni interne e dell'Idv (dal 6% al 7%). Per Di Pietro, dunque, c'è stato un importante recupero dallo scorso giugno quando era sceso al 4,5%, recupero dovuto, forse, a una politica più attenta al rafforzamento della coalizione a dimostrazione del fatto che, ormai, l'elettorato del centrosinistra, pur con tutte le sue storiche divisioni, sente fortemente l'obiettivo di tornare a vincere e di mandare a casa l'attuale governo. Fermo a un importante 7,5% il Sel, piccoli movimenti per gli altri con i Verdi ancora in difficoltà.
Nel centrodestra salta subito all'occhio il crollo della Lega Nord che era al 9,5% a giugno (ma, prima era arrivata anche oltre l'11%), al 9% a settembre e deve adesso accontentarsi del 7,7%. L'elettorato sembra avere meno fiducia in Bossi, vive negativamente la "dipendenza" dal Pdl e da Berlusconi e non apprezza nemmeno le divisioni interne del Carroccio. Quanto al Pdl, siamo arrivati al 25,3% con un calo dell'1,2% rispetto a settembre e di oltre due punti sullo scorso giugno. A questo punto, probabilmente, neanche un improbabile alleanza con i centristi di Casini potrebbe salvare il centrodestra dalla sconfitta. Tutto questo ferme restando le ben note e straordinarie capacità di recupero di Berlusconi in campagna elettorale.
Fiducia. Questa volta è necessario partire dal governo. L'esecutivo di centrodestra ha davvero toccato il fondo. Il tasso di fiducia (la somma di coloro che dicono di avere molta o abbastanza fiducia nella compagine ministeriale) è arrivato al 15%. Sono 40 punti in meno rispetto al massimo raggiunto del 55% nel giugno del 2008 e altri 4 perduti nell'ultimo mese. Anche Berlusconi (che perde solo 2 punti rispetto a settembre) deve subire l'umiliazione di un crollo di 40 punti esatti rispetto al suo record del 62% raggiunto nell'ottobre del 2008. Dopo tre anni esatti di governo si trova a quota 22%.
I ministri. Solo due ministri (Maroni col 57% e Sacconi col 51%) mantengono un livello accettabile di fiducia (somma di coloro che dichiarano "molta o abbastanza" fiducia). Entrambi, comunque, sono in calo rispettivamente di 3 e 2. Un anno fa erano sei i ministri sopra la soglia del 50%. E in calo, questo mese, sono undici ministri su 22. Scendono di tre punti, oltre a Maroni, anche Tremonti (dal 42 a 39), Bossi (a quota 38) e Prestigiacomo a 31; di due punti (oltre a Sacconi) Carfagna, Brunetta, Calderoli, Gelmini e Romano. Quest'ultimo tocca il record negativo dell'8%. Lascia solo un punto sul terreno il ministro delle infrastrutture Matteoli. La sensazione, ormai che perdano di più i ministri che, per qualunque ragione e su qualunque posizione, abbiano fatto parlare di sé nell'ultimo mese. Prima, si notavano salite e discese che, in qualche modo, riguardavano il merito dei loro comportamenti e/o delle loro esternazioni. Ora si ha la sensazione che è sufficiente si siano fatti sentire per far sì che la loro popolarità scenda.
(01 novembre 2011)
www.repubblica.it/politica/sondaggi/2011/11/01/news/intenzioni_di_voto_centrosinistra_in_testa_centrodestra_indietro_di_10_punti-2...
LE INTENZIONI DI VOTO - 29 Ottobre 2011
Partiti 12 giugno 2011 13 settembre 2011 29 ottobre 2011
PARTITO DEMOCRATICO
27,5 27 28
SINISTRA E LIBERTA'(SEL)
6,5 7,5 7,5
ITALIA DEI VALORI(IDV)
4,5 6,0 7,0
VERDI
1,5 1,0 0,8
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
1,0 1,0 0,7
BONINO - PANNELLA
1,5 1,5 1,5
TOTALE CENTRO-SINISTRA
42,5 44,0 45,5
UNIONE DI CENTRO (UDC)
7,0 7,0 7,0
FUTURO E LIBERTA' (FLI)
3,5 3,5 3,5
ALLEANZA PER L'ITALIA(API)
2,0 2,0 2,0
MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE(MPA)
0,5 0,5 0,5
TOTALE TERZO POLO
13,0 13,0 13,0
PDL
27,5 26,5 25,3
LEGA
9,5 9,0 7,7
ALTRI di Centro-destra
2,0 2,0 2,5
TOTALE CENTRO-DESTRA
39,0 37,5 35,5
MOVIMENTO 5 STELLE
2,5 3,5 3,5
FEDERAZIONE DELLE SINISTRE
1,5 1,5 1,5
ALTRI
1,5 0,5 1,0
TOTALE
100 100 100
www.repubblica.it/static/speciale/2011/sondaggio-ipr/intenzioni-voto-13settem...
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