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Polio, l’infettivologo Di Perri: “Per ogni caso grave 200 infettati. Testare acque reflue e vaccinare chi non lo è. Malattia che fa paura”

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2022 17:03
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L'INTERVISTA - Il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino: "Sarebbe un disastro inenarrabile se cominciasse a girare la polio. Penso per esempio ai figli dei no vax"

di Giovanna Trinchella | 19 SETTEMBRE 2022
“Doppia laurea a Torino e in Costa Azzurra, poi Usa e Irlanda. Ora Valencia. In Italia mi offrivano uno stipendio più basso del 30%”
“Doppia laurea a Torino e in Costa Azzurra, poi Usa e Irlanda. Ora Valencia. In Italia mi offrivano uno stipendio più basso del 30%”

Londra, rinvenute tracce di poliovirus nelle acque reflue della città. La malattia è considerata debellata da 40 anni
Londra, rinvenute tracce di poliovirus nelle acque reflue della città. La malattia è considerata debellata da 40 anni


Testare le acque reflue e capire se anche in Italia, come a New York, Londra e Tel Aviv, il virus della poliomielite circola. Vigilare quindi e vaccinare chi non lo è. Giovanni Di Perri, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, sottolinea come la malattia che si è riaffacciata in Occidente con un caso gravissimo non lontano dalla metropoli statunitense (che ha dichiarato lo stato d’emergenza) sia “terribile” e come “sarebbe disastroso” se il virus circolasse nuovamente. La poliomielite è stata eradicata nella maggior parte del mondo grazie alla massiccia campagna di vaccinazioni, ma si tratta di una malattia che ha condizionato l’esistenza dell’umanità per millenni con grandi epidemie che interessavano soprattutto i bambini e portavano a forme permanenti di paralisi. “È una malattia che fa paura” dice lo scienziato.

Il vaccino antipolio è ancora fortemente raccomandato dalle autorità sanitarie americane e secondo i dati più recenti il 93 per cento dei bambini di due anni ha almeno tre dosi di vaccino. Risale a giugno fa la notizia che il virus fosse tornato a fare capolino in Europa e precisamente nel Regno Unito che era è stato dichiarato libero dalla poliomielite nel 2003 e l’ultimo caso di forma selvaggia del virus risaliva al 1984. In Italia stando ai dati relativi al 2018 in alcune regioni era stata superata la soglia del 95% di tasso di vaccinazione che è la soglia raccomandata dall’Oms. Nel 2017 la legge Lorenzin ha imposto 10 vaccinazioni obbligatorie tra cui appunto c’è quella per la polio.

Professore cosa sta accadendo?



Ci sono due situazioni da diversificare: il virus selvaggio è presente soltanto in Afghanistan e Pakistan. I riferimenti ai paesi occidentali sono, ed è stato dimostrato da un punto di vista molecolare, relativi al vaccino stesso. Quello dato nei paesi in via di sviluppo è con il virus inattivato, quello che per esempio ho fatto io da bambino: il Sabin. Viene dato per bocca, si moltiplica nell’intestino, sviluppa una difesa, ma è innocuo. Talvolta, ma capita raramente, che avvenga una retromutazione e cioè ridiventi virulento. Il virus viene eliminato con le feci. Succede raramente, ma succede che si entri in contatto con il virus retromutato. Il caso di New York, quello in Israele e altri registrati in passato hanno a che fare con la globalizzazione. Cioè da soggetti proveniente da paesi dove si usa questo vaccino orale.

Quel vaccino non è più usato in Occidente?
I miei figli e gli altri bambini sono vaccinati con Salk che viene iniettato, che è un po’ meno immunogeno ma non presenta il pericolo della retromutazione con il virus che diventa ‘cattivo’. Una volta che si è abbassato il rischio di poliomielite in Italia è stato introdotto il Salk. C’è un’altra considerazione da fare.

Dica
Il caso di New York è molto importante perché viene segnalato il caso grave con la paralisi flaccida, la polio clinicamente neurologica. Il caso grave viene registrato ogni 200 contagiati. Quindi per ogni caso grave ci sono altri 199 infettati che non hanno sviluppato problemi. Con molte malattie infettive, e lo stesso Covid, il 90% di chi viene infettato non se ne accorge nemmeno: magari ha un po’ di diarrea, ma in poco meno dell’1% c’è paralisi che è permanente. Quindi nel valutare un caso grave bisogna pensare che ci sono almeno 200 infetti in totale e ciò vuole dire che il virus sta circolando. Quindi queste notizie vanno immediatamente amplificate.

E infatti lo Stato di New York ha dichiarato lo stato di emergenza
Ci sono zone scarsamente vaccinate, è giusto. Se la polio circola è una emergenza.

E in Italia cosa dovremmo fare? Da noi non ci sono segnalazioni
Bisogna innanzitutto vigilare. Anche a New York e Tel Aviv hanno verificato la presenza del virus nelle acque reflue. Questo ci dà una valutazione molto sommaria, però complessivamente informativa su quanto virus c’è. Esistono sistemi sensibilissimi per l’analisi delle acque. E temo che potrebbero esserci risultati positivi anche in Italia.

In Europa le tracce di poliovirus sono state trovate a Londra
È un indicatore importante che ci invita ad alzare la guardia. La polio non è uno scherzo, è una malattia terribile. Il mio papà che faceva il mio stesso mestiere lavorava all’ospedale Santa Maria della Scala di Siena (che oggi è un museo) e ricordo che quando andavo a trovarlo e vedevo le persone all’interno dei polmoni d’acciaio. Quindi dobbiamo assolutamente rafforzare gli argini in questo mondo ha avuto una crisi di vaccinazione generale. Sarebbe un disastro inenarrabile se cominciasse a girare la polio. Penso per esempio ai figli dei no vax.

I consigli sono i test sulle acque reflue e vaccinazione per chi non ce l’ha
Sì, anche perché questa, a differenza di quella per il Covid, vale per tutta la vita. Bisogna verificare il tasso di vaccinazione ed eventualmente rafforzarlo immediatamente e rinforzare tutti gli argini dell’obbligo perché questa non può essere una decisione individuale. La polio fa veramente paura, è uno spettro della storia della medicina. Non importa se nessuno ne ha visto le conseguenze o non ne percepisca il rischio. Bisogna proteggersi e proteggere. Siccome siamo quasi 8 miliardi e ci muoviamo molto, dobbiamo anche pensare che quando si accolgono cittadini stranieri questo è uno degli screening da fare. Non possiamo permetterci neanche un caso di paralisi, abbiamo i mezzi per proteggerci, sorvegliare e intervenire.

In Italia nel 2018 avevamo alcune regioni in si era superata la soglia del 95% consigliata dall’Oms
Sì, dopo la legge Lorenzin. Ma mentre verifichiamo la copertura, mentre invitiamo chi non ha la vaccinazione può passare tempo prezioso. Bisogna essere rigorosi. È un rischio basso, ma è una malattia talmente grave che vale la pena proteggersi.

L’appello è molto accorato
Ho avuto una giovinezza professionale dedicata alle malattie tropicali, ho lavorato alla London School e sono stato tante volte in Africa. La polio fa veramente paura. Quando vaccinarono me in Italia nel 1964 c’erano almeno 3500 casi ogni anno. Era uno spauracchio. Siamo vicini a eradicarla, se lavoriamo bene ce la possiamo fare in 10 anni. Non possiamo assolutamente derogare e il vaccino protegge tutta la vita.



www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/19/polio-linfettivologo-di-perri-per-ogni-caso-grave-200-infettati-testare-acque-reflue-e-vaccinare-chi-non-lo-e-e-una-malattia-che-fa-paura/...
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Colpisce i bambini sino ai 5 anni, nuovi casi a Londra e negli Stati Uniti. L'Oms: "Campanello d'allarme da non trascurare. Chi non è vaccinato lo faccia il più presto possibile"

28 OTTOBRE 2022AGGIORNATO 02 NOVEMBRE 2022 ALLE 10:51 4 MINUTI DI LETTURA

Quello che si dice già da tempo per Sars-CoV-2, gli scienziati iniziano a pensarlo anche per un'altra malattia di origine virale: la poliomielite. "Abbiamo la possibilità di limitarne al massimo la circolazione, ma è difficile pensare a una sua definitiva scomparsa", è il messaggio che è emerso nel corso del World Polio Day. "La poliomielite rimane una minaccia per la salute, a livello internazionale  - è il messaggio condiviso e per i partenariati internazionali (Jutta Urpilainen) e del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Andrea Ammon) -. L'Unione Europea è stata considerata liberata dalla polio per vent'anni, grazie agli elevati livelli di copertura raggiunti dalla campagna vaccinale. Ma i casi recenti di paralisi riscontrati a Londra e negli Stati Uniti devono ricordarci di rimanere vigili".

Primo caso di paralisi da polio in non vaccinati, e in Usa è allarme17 Agosto 2022

Poliomielite, gli ultimi casi di Londra e Stati Uniti

Nelle ultime settimane, nonostante la pandemia da Covid e i casi di vaiolo delle scimmie diffusi in molti Paesi occidentali, la poliomielite è tornata in copertina. L'allarme è partito prima da Londra, per poi spostarsi a New York: dove il virus responsabile della malattia si è palesato per la prima volta dopo 43 anni e ha già provocato almeno un caso di paralisi. Il patogeno è stato riscontrato nelle acque reflue. Non una rilevazione senza precedenti, ma che in questo caso ha portato a elevare l'attenzione da parte dei sanitari. Da qui l'invito partito da Hans Kluge, il direttore generale europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Il campanello d'allarme è da non trascurare. Tutti coloro che non sono vaccinati  - o i cui figli hanno saltato le vaccinazioni programmate - dovrebbero farlo il prima possibile". Un messaggio rilanciato dalle principali istituzioni europee in occasione dell'appuntamento di oggi. "Per limitare la diffusione di questa infezione - ha detto Kluge - è essenziale mantenere un livello di copertura vaccinale elevato".

Identikit del virus

La poliomielite è un'infezione causata da un virus e colpisce in genere i bambini di età pari o inferiore a cinque anni. Può provocare debolezza muscolare, disabilità permanente e persino la morte. Il poliovirus è altamente contagioso e si diffonde facilmente attraverso il contatto da persona a persona. Il virus è tipicamente presente nella gola degli individui infetti per circa 1-2 settimane e viene espulso con le feci per circa 3-6 settimane, anche nelle persone senza sintomi. Si trasmette in primo luogo attraverso la bocca e il contatto con le feci di un individuo infetto (da qui la rilevazione nelle acque reflue). Ma anche tramite cibo o acqua contaminati, la saliva e le goccioline respiratorie.

 

Poliomielite05 Ottobre 2022

Circa il 70% delle persone infette non presenta sintomi. Della restante quota, pressoché un quarto (25%) sviluppa manifestazioni simil-influenzali (febbre, mal di testa, mal di gola, nausea e vomito, mal di stomaco e affaticamento) per 2-5 giorni. I rischi maggiori li corre la quota residua degli infetti (1-5%), in cui il virus può diffondersi nel cervello e nel midollo spinale. In questi casi i pazienti - nell'arco di 7-21 giorni dall'infezione - possono manifestare debolezza o paralisi dei muscoli coinvolti nel movimento degli arti, nella respirazione, nella deglutizione o nel parlare. Tra gli anziani e gli adulti, chi non ha avuto un'esperienza diretta di malattia ricorderà sicuramente i polmoni d'acciaio: strutture metalliche della dimensione di un letto, antesignani dei moderni ventilatori con cui si supportava la respirazione dei pazienti alle prese con un'infezione respiratoria da poliovirus.

Vaccino antipolio, in Italia è obbligatorio per andare a scuola

La poliomielite è una malattia ancora diffusa in diverse aree del mondo, come dimostra l'attivismo del programma di eradicazione della malattia promosso in diversi Paesi, che ha appena stanziato altri 2,6 miliardi di dollari per provare a raggiungere l'obiettivo "polio-zero". In Pakistan e in Aghanistan è considerata ancora endemica. Molto meno frequente è invece imbattersi nella poliomielite in Europa e negli Stati Uniti, grazie alla disponibilità dei vaccini e alla scelta di somministrarli nei programmi di profilassi infantile. Una misura divenuta obbligo in Italia, con l'inserimento della vaccinazione nella lista di quelle obbligatorie per l'iscrizione dei bambini nelle scuole pubbliche. La profilassi è sicura e altamente protettiva contro la poliomielite. Sono quattro le dosi previste e somministrate attraverso un'iniezione intramuscolare o sottocutanea: a 2, 4, 6-18 mesi e 4-6 anni. A coloro che sono stati vaccinati durante l'infanzia viene comunque raccomandato un richiamo in caso di viaggio verso un'area in cui il poliovirus continua a circolare.

Le vaccinazioni per la scuola05 Ottobre 2022

Il virus circola soprattutto tra i non vaccinati

"Negli ultimi anni - ha ricordato Kluge - virus della polio derivati dai vaccini sono stati rilevati in Israele, Tagikistan, Ucraina e Regno Unito. Il virus della poliomielite rilevato di recente a New York è geneticamente legato a quelli riscontrati in Israele e nel Regno Unito. Ciò vuol dire che, nonostante l'elevata copertura vaccinale complessiva, il virus della polio ha trovato la sua strada verso individui suscettibili nelle comunità poco vaccinate". Le esperienze maturate con la pandemia da Covid prima e con l'epidemia di vaiolo delle scimmie dovrebbero inoltre averci insegnato che, di fronte alle minacce infettive, i confini contano fino a un certo punto. Di conseguenza - com'e stato ribadito anche in una sessione dell'ultimo Festival di Salute - il rischio di "importare" virus al momento assenti nel nostro Paese sta tornando poco alla volta a crescere.

Copertura scesa durante la pandemia

Nel caso della poliomielite, sono due i farmaci disponibili per la profilassi: quello di Sabin (o OPV) e quello di Salk (IPV).  In Italia, attualmente, il vaccino utilizzato è quello di Salk, che contiene i tre virus della poliomielite uccisi (inattivati) e viene inserito nel vaccino esavalente (con cui si iniettano anche quelli contro difterite, tetano, pertosse, epatite B e malattia da Haemophilus Influenzae di tipo B). Il fatto che a New York - e nel mondo - si stia tornando a parlare di poliomielite è la conseguenza di un calo delle coperture vaccinali. In Italia i tassi sono mediamente alti: la media si attesta al 94%, un gradino più in basso di quella che è considerata la soglia (95%) necessaria a impedire un ritorno della malattia. Il ritardo, secondo gli epidemiologi, è un'altra delle conseguenze della pandemia, che ha portato a un calo dell'adesione alle campagne vaccinali. In tutto sono nove le Regioni in cui la soglia di sicurezza è superata, mentre ci sono aree del Paese in cui l'adesione è troppo bassa. In Sicilia, per esempio, il dato è di circa il 90%. Non molto meglio sono messe la Calabria (sotto il 92%), la Liguria e la Basilicata (93%).

www.repubblica.it/salute/2022/10/28/news/poliomielite_il_virus_torna_a_far_paura-37...
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