Facciamo il punto della situazione degli sport di squadra in Romagna, parlando di Romagna nell’accezione geografico-storica riconosciuta di questa terra, che comprende oltre alle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche i territori del comprensorio imolese, eccezion fatta per Castel San Pietro, Medicina e Castel Guelfo, parte del territorio toscano corrispondente ai comuni di Badia Tedalda, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi, e parte del territorio marchigiano comprendente il Montefeltro, Gabicce e Gradara. All’interno del territorio romagnolo si trova pure lo Stato di San Marino.
Da un punto di visto dei nuclei di addensamento della popolazione, possiamo quindi distinguere alcune zone fondamentali:
• Ravenna (il cui territorio comunale conta circa 165.000 abitanti)
• Rimini (il cui territorio comunale conta circa 147.500 abitanti)
• Forlì (il cui territorio comunale conta circa 118.000 abitanti)
• Cesena (il cui territorio comunale conta circa 97.000 abitanti)
• Imola (il cui territorio comunale conta circa 69.500 abitanti)
• Faenza (il cui territorio comunale conta circa 59.000 abitanti)
• Lugo (il cui territorio comunale conta circa 32.500 abitanti)
• San Marino (il cui territorio conta circa 33.000 abitanti)
Nello specifico le provincie hanno la seguente popolazione:
• Forlì-Cesena (il cui territorio provinciale conta circa 396.000 abitanti)
• Ravenna (il cui territorio provinciale conta circa 392.000 abitanti)
• Rimini (il cui territorio provinciale conta circa 335.000 abitanti)
Se aggiungiamo il territorio di Imola, la Repubblica di San Marino e i comuni della Valconca in territorio urbinate, che vanno a formare la Romagna storica, arriviamo ad una popolazione complessiva di poco meno di 1.250.000 abitanti (circa il 2,09% della popolazione italiana) e una superficie di 6.380 kmq. (circa il 2,12% del territorio nazionale).
Ma guardiamo ora la situazione degli sport di squadra delle società romagnole nel panorama nazionale, cercando di fare una distinzione per disciplina e tra settore maschile e femminile.
CALCIO
A livello maschile chi decisamente sta meglio è il Cesena seppur retrocesso quest'anno in serie B. E' senza dubbio la squadra romagnola con maggior gloria calcistica, pur essendo la più giovane (1940) e l'unica ad aver disputato una coppa europea, esattamente la Coppa Uefa con il Magdeburgo, dopo aver raggiunto il 6° posto in campionato nella stagione 1975/76. Ha disputato ben 13 campionati in serie A e 28 in serie B.
A seguire come posizione nei campionati e come glorie calcistiche direi che troviamo il Rimini, neo promossa in Lega Pro, che nella stagione 1975/76 raggiunse per la prima volta la serie B e la mantenne per 3 anni. Poi vi ritornò nel 1980/81 e vi rimase per due anni, centrando anche il 9° posto in campionato, e l'ultima volta ritornò in B nella stagione 2005/2006 dove rimase per 4 anni, disputando quindi complessivamente 9 campionati di serie B. Fondato un anno prima dell'US Ravenna, nel 1912, come Polisportiva Libertas, ha disputato anche 59 campionati in serie C. Nella sua storia è fallito una prima volta nel 1994, ed è stato liquidato per problemi economici una seconda volta nel 2010.
La terza squadra di Romagna non è uno degli altri capoluoghi di provincia, bensì il Sant'Arcangelo, che ha chiuso il campionato di Lega Pro con un bottino di 44 punti che gli ha permesso di evitare, per un punto, i playout. Fondata nel 1926 è stato il primo caso di squadra sostenuta direttamente dai tifosi che ne hanno acquistato un pacchetto del 10%. da quattro anni disputa il campionato di Lega Pro, e da quest'anno milita nella Lega Pro riunificata, raggiungendo quindi il massimo traguardo della sua storia calcistica.
Veniamo ora alle squadre della serie D, e lo facciamo in base ai meriti sportivi nel corso della loro vita.
In vetta troviamo il Ravenna. Fondata nel 1913 ha disputato 7 campionati di serie B raggiungendo l'8° posto nella stagione 1996/1997 e conoscendo nel 2001 l'onta del fallimento, oltre a 48 campionati in serie C. Si ripartì, diversamente poi da come succederà per altre squadre tra cui la Fiorentina, dall'eccellenza regionale, e con un percorso non certo privo di ostacoli riuscì a tornare nel 2007 in serie B, pur rimandendoci solo un anno. Nel 2011 viene escluso dal campionato di Prima Divisione, sia per problemi finanziari che per problemi legati al calcioscommesse. Alla fine dell'anno successiva viene dichiarato fallito. Rinasce con la denominazione di Ravenna Sport 2019, poi cambiato in Ravenna FC. Riparte dalla promozione e da quest'anno è stato promosso in serie D.
Quinta squadra romagnola è ora il Forlì, neoretrocesso in serie D, poi escluso anche dalla serie D, poi riammesso, e alla fine ripescato in Lega Pro per retrocessione di altre squadre per la giustizia sportiva, e poi riretrocesso dopo il processo di 2° grado che ha riammesso in Lega Pro le squadre prima retrocesse.
Non c'è che dire, l'estate del 2015 per i tifosi dei galletti forlivesi è stata sicuramente movimentata.
La sua data di nascita risale al 1919, e nel suo palmares vanta un campionato di serie B nella lontana stagione 1946-1947, da dove però retrocesse prontamente. Vanta inoltre 41 campionati di serie C. Nel 2006 è fallito, poi ha disputato una stagione in 3° categoria, e dopo essersi trasformata in Forlì F.C. ha acquisito il diritto sportivo dello Sporting Forlì ed è ripartita dalla Promozione.
Ancora in serie D troviamo l'Imolese, Nata nel 1919 ha subito nella sua vita ben 3 fallimenti, uno nel 1990, una nel 2005 e un'altra nel 2008. Nella sua storia ha disputato 16 campionati di serie C. Ora sta tentando di risorgere dall'ultimo fallimento e ritrovare platee più consone.
Neoretrocessa quest'anno troviamo in serie D anche il San Marino, fondato nel 1959. Ha disputato complessivamente 16 campionati di serie C. Ha raggiunto il suo miglior risultato nella stagione 2012-2013 arrivando al 9° posto in Prima Divisione. In un primo momento è stato escluso dalla serie D, e di fatto cancellato dai campionati di calcio, poi ha presentato ricorso, e l'ha vinto.
Altra squadra che negli ultimi anni ha vissuto stagioni migliori è il Bellaria, fondato nel lontano 1912. Dopo aver disputato ben 11 campionati consecutivi di serie C, nella stagione 2013-2014 viene retrocesso in serie D.
A Martorano, nel cesenate, ha sede la società del Romagna Centro. Fondata nel 1974, ha percorso tutta la trafila dei campionati minori, crescendo gradualmente e consolidandosi, fino ad approdare nella stagione 2013/2014 alla serie D, ottenendone la salvezza anche in questo campionato.
La Ribelle è invece l'unica squadra a rappresentare una frazione del comune di Ravenna: Castiglione. A dire il vero Castiglione è divisa tra Castiglione di Ravenna e Castiglione di Cervia, e come spesso accade, vi è un certo campanilismo, salvo ritrovarsi tutti a tifare la domenica per la Ribelle. Fondata nel lontano 1927 è solo negli ultimi anni che riesce ad affacciarsi a palcoscenici più importanti, e dopo 5 anni di Eccellenza, nello scorso campionato, dopo uno spareggio è riuscite ad essere promossa in serie D, salvandosi con un girone di ritorno decisamente migliore del girone di andata.
Ultima squadra del lotto della serie D è la Sammaurese, che già nello scorso campionato contese a lungo il primato al Ravenna. Formazione di San Mauro Pascoli, risalente al 1935, dopo diversi anni passati tra Prima Categoria e Eccellenza, quest'anno, per la prima volta nella sua storia, è approdata alla serie D.
Tra le nobili decadute del calcio romagnolo abbiamo il Baracca Lugo, 22 campionati di serie C, e ora tristemente in Seconda Categoria, il Riccione, che ha disputato 14 campionati di serie C, oltre a innumerevoli campionati di serie D, e ancor più tristemente in Terza Categoria, il Faenza, che ha disputato 7 campionati in serie C, ed ora in Eccellenza, il Cattolica, che ha disputato 5 campionati di serie C e 15 di serie D, e ora in Eccellenza, il Cesenatico, che ha disputato 4 campionati di serie C e 10 di serie D e ora pare definitivamente sciolto, il Russi, attualmente in Promozione regionale, che ha disputato nella stagione 2000-2001 un campionato di serie C, oltre a uno nel dopoguerra, e 34 campionati di serie D.
A livello femminile (www.calciodonne.it) (www.calcioinrosa.it) invece è la provincia di Ravenna a farla da padrona con ben due squadre nelle serie più importanti, e precisamente il San Zaccaria (www.usdsanzaccaria.it), che si è salvato in serie A, alla sua prima stagione, in modo quasi rocambolesco con lo spareggio salvezza contro l'altra squadra ravennate, e cioè il Riviera di Romagna (www.rivieradiromagnacalcio.it), che retrocesso sul campo è stato poi ripescato in serie A per la rinuncia della neopromossa Acese. In serie B invece, come unica rappresentante avremo l'Imolese Femminile (www.imoleseacf.it), che quest'anno ha conquistato una tranquilla salvezza.
[Modificato da attimofuggente. 12/10/2015 14:22]