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Zoosafari Ravenna

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    Kyuss-RA
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    00 04/01/2006 11:34
    - L’Enpa ringrazia il Consorzio di bonifica della Romagna centrale per essere intervenuto nella ormai annosa questione dello zoo safari, progetto che ogni volta torna a essere presentato, nonostante sia palese la sua inadeguatezza, oltre alle gravi implicazioni in contrasto con la tutela degli animali che vi sarebbero ospitati e, nell’ultima versione, anche a danno delle acque chiare della campagna circostante. La battaglia dell’Enpa contro la realizzazione di uno zoo safari nei dintorni di Ravenna continua, nonostante la società Alfa 3000 abbia ripresentato il progetto per creare un parco faunistico con animali esotici nei pressi di Mirabilandia.
    Il Consorzio di bonifica della Romagna centrale è sceso infatti in campo in questi giorni per bloccare il nuovo progetto, che anche questa volta non sembra rispettare i requisiti per l’approvazione. Era stata inviata proprio negli ultimi giorni di dicembre al direttore del Consorzio, Ettore Maria De Cupis, una lettera aperta dal capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale, Maria Grazia Beggio, con la quale si chiedeva un intervento urgente a difesa delle canalizzazioni che insistono sul territorio che il progetto dello zoo safari prevede di utilizzare. Questo sistema è infatti protetto da vincoli paesaggistici inseriti nel Piano territoriale paesistico della Regione e dal Piano territoriale di coordinamento provinciale, posti appositamente per difendere le opere realizzate nel corso della bonifica della campagna ravennate.
    “Si tratta di un progetto poco chiaro”, ha dichiarato De Cupis in un’intervista a un quotidiano locale, ponendo l’accento sul fatto che “nella bozza presentata ci sono opere di sbarramento, passaggi di acqua da un bacino all’altro assolutamente vietati, che pongono seri problemi alla sicurezza idraulica della zona”.
    L’Enpa ribadisce fortemente la propria opposizione a tale realizzazione, non solo per la tutela degli animali, ma anche per la conservazione del patrimonio naturale della zona, già messo a dura prova da decenni per una sempre maggiore industrializzazione, che ha condotto a un livello di inquinamento che, lungi dal diminuire, sarebbe incrementato dal parco faunistico; l’immissione delle acque di scarico del parco non dovrebbe per questioni igieniche entrare in contatto con le canalizzazioni realizzate per irrigare i campi. A riprova della correttezza della posizione della Protezione Animali, da anni schierata contro questo progetto, i cui limiti emergono ad ogni nuova versione in modo più evidente, si è aggiunto anche il parere di alcuni tecnici del settore, che hanno posto un veto alla Alfa 3000 che dovrebbe ripercuotersi anche sulla Valutazione di Impatto Ambientale.
    Il progetto potrà ancora - se bocciato - essere modificato e ripresentato, come già avvenuto in passato, proponendo ogni volta tagli, aggiunte o adattamenti, fino a cambiare la definizione dell’oggetto stesso, che da zoo safari oggi si propone come parco faunistico; ma l’Enpa continua ad percepire questo progetto come un grande investimento di denaro destinato a sfruttare gli animali senza concretizzare i tanto sbandierati “fini didattici” in qualcosa che vada oltre l’esposizione di animali in cambio di un biglietto. (2 gennaio)

    attraverso le asperità alle stelle
  • red koker
    00 05/01/2006 01:51
    u.o.p.
    a partire dal fatto che non ho letto l'articolo vorrei solo dire una cosa .......
    MI PIACEREBBE VEDERE L'OPINIONE DELLE PERSONE CHE RIPORTANO GLI ARTICOLI ALTRUI CHE KUESTI ULTIMI SENZA COMMENTI
    RIPETOOOOO U,O,P,
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    Kyuss-RA
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    00 05/01/2006 09:00
    Re:

    Scritto da: red koker 05/01/2006 1.51
    u.o.p.
    a partire dal fatto che non ho letto l'articolo vorrei solo dire una cosa .......
    MI PIACEREBBE VEDERE L'OPINIONE DELLE PERSONE CHE RIPORTANO GLI ARTICOLI ALTRUI CHE KUESTI ULTIMI SENZA COMMENTI
    RIPETOOOOO U,O,P,



    In generale sono fermamente convinto che ogni specie o razza animale (anche razze umane) in questo mondo abbia un suo naturale habitat che andrebbe preservato. Uno zoo, un acquario, un circo anche se fanno deliziare i palati di bambini e genitori vanno inevitabilmente a stravolgere e a pregiudicare tutto quanto in particolare la vita di questi esseri.
    Per quanto riguarda questo progetto quindi non sono d'accordo anche perchè a Ravenna ci sono ben altre esigenze (rete ferroviare, rete stradarie, subsidenza) un pelo più prioritarie piuttosto quella di mettere su un zoo safari.

    Red perchè non lo leggi l'articolo?! [SM=x374893]




    attraverso le asperità alle stelle
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    Kyuss-RA
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    00 19/03/2008 14:30
    19 marzo 2008 | 10:30

    Il primo grado dà ragione al Comune di Ravenna nella causa contro Alfa 3000



    E' stata depositata ieri, martedì 18 marzo, la sentenza del Tribunale di Ravenna chiamato a pronunciarsi nella causa intentata dalla Società Alfa 3000 Srl contro il Comune per il risarcimento di danni quantificati in cinque milioni di euro, conseguenti a ritardi nel rilascio della valutazione di impatto ambientale sul progetto del Parco faunistico. Il giudizio di primo grado si è concluso con la pronuncia del difetto di giurisdizione e la condanna della Società Alfa 3000 al pagamento delle spese di lite a favore del Comune, liquidate in oltre 13.000 euro.
    Quanto alle osservazioni avanzate dai Verdi e dall’Enpa di Ravenna, secondo cui si dovrebbe negare il permesso alla realizzazione del Parco faunistico in quanto il contratto col quale si concesse il diritto di superficie sul terreno prevedeva la realizzazione di un progetto diverso e precisamente di un parco acquatico, si precisa quanto segue.
    A seguito di asta pubblica, il Comune aggiudicò il diritto di superficie all’unico concorrente che in sede di gara aveva proposto un parco tematico denominato “Mare d’inverno”, che è stato poi recepito nell’atto di costituzione del diritto di superficie. Il diverso progetto, quello del Parco faunistico, successivamente presentato da Alfa 3000, indusse l’Amministrazione comunale all’approfondimento di diverse tematiche per verificarne l’effettiva realizzabilità.
    La complessa procedura ha consentito di verificare che il progetto di Parco faunistico risponde alle caratteristiche tecnico-qualitative previste nel bando con cui fu indetta l’asta pubblica, è compatibile con le destinazioni d’uso dell’area ed è ambientalmente sostenibile, fermo restando le prescrizioni previste nella delibera di VIA e la necessità di acquisire le apposite autorizzazioni ministeriali.
    Attualmente è in corso l’istruttoria urbanistica del progetto unitario relativo al comparto in cui si deve realizzare il progetto, e a conclusione dello stesso, il consiglio comunale assumerà le definitive determinazioni sia di carattere tecnico urbanistico che di carattere formale.

    attraverso le asperità alle stelle
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    BlackBulldogs
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    00 20/03/2008 19:53
    NO ALLO ZOO!!!

    se non vivi per qualcosa...morirai per niente..
  • Poker d Assi
    00 20/03/2008 20:18
    Da buon ambientalista e animalista convinto,mi aggiungo al coro dei,

    NO ALLO ZOO...


  • red koker
    00 17/06/2009 19:14
    Completato l'iter per il bioparco alla Standiana

    mercoledì 17 giugno 2009
    E' stato completato oggi l'iter amministrativo del progetto urbanistico relativo al bio-parco nell'area della Standiana. Questa mattina è stata depositata all'ufficio protocollo del Comune l'ultima parte della documentazione tecnico-amministrativa, firmata dalle due società proponenti, Parco della Standiana srl e Alfa3000 srl.


    Il progetto - al centro nei mesi scorsi di roventi polemiche - verrà sottoposto per la deliberazione al Consiglio Comunale in una prossima seduta.
    Il progetto prevede di ospitare 168 esemplari tra erbivori europei e africani e uccelli. Si tratta di 30 fra cervi, daini e mufloni, 6 cinghiali; poi 15 antilopi, 9 bovini, 26 fra cammelli e dromedari, 10 lama e 10 zebre, infine 10 struzzi, 10 ibis, 10 emù, 10 nandù, 14 anatidi e 8 fenicotteri. E poi prevista la presenza di altre trenta esemplari di animali feriti, sequestrati o 'ricoverati' perché in via di estinzione.
    La previsione di spesa è di 11 milioni di euro, compresa l'acquisizione dei terreni che hanno un'estensione di quasi 34 ettari.



    [SM=x374907]


    [SM=x374941]
  • red koker
    00 20/06/2009 02:02
    Zoo alla Standiana/ Enpa: "Modificato il contratto di cessione dei terreni. Alfa 3000 cambia idea"

    venerdì 19 giugno 2009
    Ennesima puntata nella vicenda riguardante la costruzione dello zoo sui terreni della Standiana. "Dopo il rinvio chiesto ad aprile si legge in una nota dell'Enpa - la società Alfa 3000 è tornata sui suoi passi e, nei giorni scorsi, ha annunciato il via libera alla costruzione dello zoo. Il ripensamento della società segue di pochi giorni l'atto con cui il comune di Ravenna ha modificato la stipula notarile con cui i terreni della Standiana erano stati ceduti esclusivamente per la realizzazione del progetto alberghiero del Mare d'Inverno.


    "A seguito delle nostre ripetute prese di posizione con cui abbiamo ribadito che la destinazione d'uso dei terreni della Standiana riguardava esclusivamente la costruzione del complesso alberghiero Mare d'Inverno - spiega l'Enpa - il Comune di Ravenna, consultato qualche studio legale, ha dato mandato al Dirigente del Servizio Patrimonio di modificare il contratto sottoscritto il 27 settembre 2002. Nella sua versione originale, questo stabiliva che qualsiasi cambiamento della destinazione d'uso avrebbe comportato la nullità dell'atto nonché il pagamento di una penale in caso di gravi inadempienze".

    "Tutti questi particolari - dichiara Giovanni Guadagna, responsabile dell'ufficio cattività Enpa - non sono stati resi noti dal Comune; è stata la nostra associazione a renderli di pubblico dominio". "A questo punto - prosegue Guadagna - ci chiediamo quale altra storia curiosa dobbiamo sentirci raccontare dal Comune; noi comunque non demordiamo".

    "Il contratto di cessione non è l'unico impedimento alla costruzione dello zoo", spiega Carlo Locatelli, coordinatore regionale dell'Enpa per l'Emilia Romagna. "Come già abbiamo avuto modo di evidenziare nella diffida inviata ai Consiglieri Comunali - aggiunge Locatelli - la stipula notarile del 27 settembre 2002 faceva riferimento all'Asta Pubblica del 1999 che aveva assegnato i diritti d'uso dei terreni, previa valutazione qualitativa dello specifico progetto, ossia il Mare d'Inverno". "Se adesso il Comune intende procedere con la costruzione dello zoo - aggiunge Locatelli - deve indire una nuova Asta; qualora ciò non accadesse faremo valere la diffida a suo tempo inviata a tutti i Consiglieri Comunali".


    "L'Asta Pubblica del 14 dicembre 1999 - ricorda l'Enpa - ha aggiudicato i terreni, con una variazione della base d'asta inferiore all'uno per cento, all'unico partecipante, ossia a Mirabilandia, il proprietario dei terreni antistanti le aree interessate dal futuro zoo. Alfa 3000, invece, è entrata in gioco tramite successivi passaggi societari che hanno condotto all'attuale situazione paradossale".
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    shane13.
    Post: 97
    Registrato il: 17/08/2008
    Città: VERUCCHIO
    Sesso: Maschile
    00 20/06/2009 23:55
    NO allo ZOO. [SM=x374916]

    "Pauci Sed Semper Immites"
  • red koker
    00 29/06/2009 20:21
    Frassineti: "Perchè sono contrario al parco faunistico"

    lunedì 29 giugno 2009
    "L'iter della pratica in merito allo zoo safari/parco faunistico nei pressi di Mirabilandia, sull'Adriatica, in discussione nel Consiglio Comunale di questa sera - dichiara il consigliere comunale Giancarlo Frassineti - si espone a obiezioni di carattere giuridico, politico ed etico.

    Sotto l'aspetto giuridico, l'Atto di Costituzione di diritto di superficie alla Società Parco della Standiana (Mirabilandia), nel 2002, prevedeva un progetto "Mare d'inverno", un parco acquatico, una struttura ricettiva, piscine, giochi d'acqua, termarium, punti di ristoro, con eventuale decadenza della concessione, senza oneri per l'Amministrazione, in caso di inadempimento, come in effetti è stato. Tale progetto è stato cambiato in corso d'opera col progetto parco faunistico "Le Dune del Delta", nel gennaio 2003, della società Alfa 3000, alla quale nel frattempo la società Parco della Standiana aveva ceduto il diritto d'uso, che prevede tutt'altro rispetto al progetto originario, con l'esposizione di 168 esemplari animali, dagli antilopi agli anatidi, dai dromedari ai cervi, daini, struzzi, lama, zebre, con un'area di parcheggio per 1000 posti auto, 48 pullman, biglietteria, auditorium, aule didattiche, souvenir shop, uffici, bar, palazzina della scienza, palazzina veterinaria, laboratori di ricerca, magazzini. Non c'è coincidenza tra i due progetti: quindi occorreva predisporre un altro bando, effettuare un'altra gara, con un nuovo studio di fattibilità, assumendo in via preventiva il parere del Ministero dell'Ambiente. Appare opinabile l'obiezione su questo punto posta dalla Giunta del Comune di Ravenna che il contratto era modificabile dopo le opportune modifiche, che la recessione era solo facoltativa per l'Amministrazione e che il progetto del parco è compatibile con le destinazioni d'uso dell'area.
    Dal punto di vista politico, il Consiglio comunale si esprime questa sera sul rilascio dell'autorizzazione del parco, dopo essere stato esautorato nel corso degli anni dalla possibilità di esprimersi. La precedente Giunta comunale, che incoraggiò l'iniziativa tramite l'allora suo primo cittadino, e l'attuale Giunta, che ha ereditato la spinosa questione, non si sono mai confrontate col Consiglio comunale e coi cittadini, gestendo l'intero iter procedurale del progetto presentato, stabilendone il percorso: questo è politicamente inaccettabile.
    Dal punto di vista etico, ambientale ed educativo, Ravenna, città d'arte e di cultura, non merita la fama di una città che ospita un luogo di oppressione di animali, prevedendo una struttura destinata a fare business con animali in cattività.
    Sul piano pedagogico, formativo, psicologico, i luoghi in cui gli animali sono privati della libertà, mantenuti in contesti innaturali e in condizioni non rispettose dei loro bisogni, sono diseducativi, un veicolo al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza. Per non parlare degli adiacenti SIC (Siti di Interesse Comunitario) ambientali e ZPS (Zona Protezione Speciale). E' pienamente giustificato il forte dissenso delle associazioni ambientaliste ed animaliste. E' doveroso chiedere rispetto per la sensibilità civile della nostra città".
  • red koker
    00 30/06/2009 13:12
    Spadoni: "Destino segnato per lo zoo in zona Standiana"

    martedì 30 giugno 2009
    "Il Consiglio comunale è stato chiamato a votare l'annosa questione relativa i destini di quello che doveva essere inizialmente il progetto "mare d'inverno", trasformatosi poi, con un intricato percorso ai limiti della correttezza formale, in parco faunistico. La validità della concessione originaria - ricorda il consigliere comunale Gianfranco Spadoni - era subordinata alla realizzazione di quel tipo di scelta e non di uno alternativo, come, invece, è sostanzialmente accaduto.


    Purtroppo non si tratta di un caso isolato, e basterebbe citare, al riguardo, le tortuose vicissitudini legate al Pala Piano, gravi sotto il profilo amministrativo ma non così gravi da compromettere l'etica, il rispetto dell'ambiente e degli animali, come nella situazione in oggetto.

    L'odissea di questa scelta di cui stiamo discutendo, mi pare faccia emergere un dato inconfutabile: le amministrazioni che si sono succedute, hanno dimostrato un comune denominatore, vale a dire una buona dose di superficialità unitamente ad una serie di atti amministrativi molti dei quali gravi, per quanto attiene il percorso e la trasparenza amministrativa oltre all'aspetto formale, senza, poi, dimenticare i motivi etici e di rispetto della fauna e dell'ambiente.

    Spesso si fa notare, per molti aspetti giustamente, come l'economia locale ed in particolare il turismo ha bisogno di sostegno e di promozione, e in questo caso, esprimere contrarietà e forti riserve sulla scelta in discussione possono influire su tale comparto economico.

    Ritengo si tratti di un falso problema, poiché si potevano valorizzare le zone di pregio ambientale attraverso un progetto organico assieme al Parco del Delta proprio sui vari siti d'importanza comunitaria e di protezione speciale; questi, invece, subiranno un serio aggravamento ambientale sino a snaturare la specificità di quei luoghi.

    Sarebbe pretestuoso e scorretto, quindi, mischiare la realizzazione di un parco faunistico attribuendo presunti vantaggi al turismo, quando in realtà il settore ha bisogno di progetti innovativi e di scelte di qualità, e non di formule ibride ed arcaiche come quelle proposte.

    Oltretutto si tenta di mascherare lo scopo affaristico della società aggiudicatrice con pseudo contenuti didattici - scientifici e, addirittura, spacciando l'iniziativa come valore aggiunto rispetto ad un' economia turistica bisognosa invece di diversificazione del prodotto da offrire, in grado di valorizzare l'ambiente, la natura, l'ecologia e l'immenso patrimonio costituito dalle pinete e dalle numerose zone di pregio ambientale.

    Troppe le incongruenze e le questioni che non hanno ottenuto adeguate risposte e non possono in alcun modo fornire assicurazioni a questo Consiglio e a questa città. Basterebbe pensare alle tante osservazioni presentate per dare la dimensione della forte contrarietà rispetto alla scelta individuata; infatti, sono numerose le osservazioni cui è stata fornita una risposta inadeguata ed insufficiente. Ancora. E' palesemente ostentato il progetto scientifico, quando in realtà è utilizzato come lasciapassare per giustificare la presenza di animali, non offrendo contenuti e garanzie sufficienti sui programmi, sulle finalità e sulla valenza scientifica e didattica.

    E' certamente più corretto ammettere come per una società con meri scopi di lucro il primo obiettivo di fondo è rappresentato dalla strategia per rientrare economicamente dal un forte investimento di denaro, peraltro rallentato dal nostro ente per un tortuoso e non sempre chiaro percorso burocratico e amministrativo fatto in buona parte sopra la testa del consiglio comunale.

    Come si giustifica un investimento di tale portata per la realizzazione di uno zoo di questo tipo, e come si fa a far finta di non capire che il conto economico assolutamente non torna proprio perché non vi può essere rispondenza fra gli impegni di spesa per investimenti ed il ritorno economico che la società pretende, ovviamente di ricevere?

    Tra l'altro il lungo percorso costituito da accordi verbali, promesse che hanno impegnato formalmente l'ente senza un preliminare confronto politico strategico, intese mai perfezionate e cambi continui degli assetti societari dei contraenti, - come si evince dalle visure camerali, - stravolgimento delle idee progettuali e delle destinazioni d'uso, procedimenti bordeline, inadempimenti di varia natura sino alla richiesta di risarcimento danni da parte della società Alfa, ed altre storture o irregolarità da una parte, ma estremamente pericolose per forma e sostanza dall'altra, inducono ciascun consigliere comunale ad una riflessione attenta e responsabile.

    L'atto che si andrà ad adottare coinvolge in modo diretto ogni consigliere comunale, per decisioni ed assunzioni d' impegno la cui competenza e responsabilità non possono che essere imputabile esclusivamente all' esecutivo precedente.

    Di qui il forte imbarazzo per l'espressione di un voto teso a dirimere una vecchia questione dai contorni intricati ed assolutamente poco chiari, e oltretutto con il pericolo di avallare una scelta ed una serie di atti amministrativi dei quali gli organi competenti potrebbero chiedere conto a ciascun consigliere attualmente in carica.

    Di qui anche l'invito a soprassedere tenuto conto, peraltro, della scarsa convinzione sulle scelte e sulle procedure, anche da parte di colleghi di maggioranza e di amministratori, oltre alle note posizioni della minoranza, della totalità delle associazioni interessate e di moltissimi cittadini che ancora una volta confidano su un livello di politica più vicina e più aderente alle loro indicazioni.

    Il giudizio, dunque, resta negativo proprio per le numerose ombre presenti rispetto alle offuscate luci, in uno scenario dai contorni pieni di interrogativi e di incertezze, in cui non mancano, tra l'altro, come ho già detto, enormi perplessità riguardanti l'aspetto etico ed ambientale, sacrificato sull'altare di operazioni commerciali e finanziarie condotte a scopo di lucro".
  • red koker
    00 30/06/2009 13:12
    Via libera al parco faunistico della Standiana

    lunedì 29 giugno 2009
    Via libera dal Consiglio comunale al progetto di parco faunistico alla Standiana.
    Il sindaco, nel suo intervento conclusivo, ha aperto un dialogo proprio con le associazioni ambientaliste (presenti con una trentina di manifestanti) comunicando che nominerà un controllore del progetto: l'ex portavoce dei Verdi, Marco Ferrari.
    "Si tratta — ha spiegato Matteucci — di una persona contraria allo zoo che gode di tutta la mia stima. Naturalmente 'controllo' significa concentrarsi sul 'come' e non più sul 'se' realizzare lo zoo".
    Marco Ferrari al momento ha accettato l'incarico con riserva: la scioglierà solo dopo un'incontro che farà nei prossimi giorni, insieme al sindaco, con le associazioni ambientaliste.
    "Dopo anni di discussione - ha commentato Fabrizio Matteucci — il consiglio comunale ha dato il via libera alla realizzazione dello zoo per quanto di propria competenza. Adesso l'impresa potrà realizzare l'intervento. Sarà il ministero dell'ambiente a valutare gli aspetti etici del benessere degli animali che saranno ospitati nella struttura. Alla fine degli anni Ottanta dai banchi del consiglio comunale fui convintamente favorevole alla nascita di Mirabilandia. Devo dire che non sono animato dalla stessa convinzione sullo zoo. Ma questa mia opinione non interferisce, e non può e non deve interferire, con un punto essenziale per un amministratore pubblico: lungo l'iter autorizzativo l'impresa ha acquisito dei diritti sostanziali di cui sarebbe da irresponsabili non tenere in conto. Rispetto molto le obiezioni del fronte contrario, il che non vuole dire condividerle".
    Matteucci ha poi annunciato di voler elaborare, in accordo con il mondo della scuola, un programma educativo per il benessere degli animali rivolto agli studenti.
  • red koker
    00 06/07/2009 14:17
    "Zoosafari, associazioni indisponibili. Un'occasione persa"

    lunedì 06 luglio 2009
    "La proposta che ho fatto a Marco Ferrari - afferma il Sindaco Fabrizio Matteucci - è molto chiara: lavorare con il Sindaco per monitorare la realizzazione dello zoo. Senza che Marco dovesse rinunciare alla sua netta e confermata contrarietà al progetto.

    Ferrari aveva subordinato la sua disponibilità ad un'analoga disponibilità delle Associazioni.
    Il comunicato delle Associazioni è evidentemente contradditorio.
    Rifiutano Ferrari e il modo in cui l'ho indicato. Ma rifiutano anche qualsiasi confronto.
    Ne prendo atto. E' davvero un'occasione persa. Se qualcuno non è d'accordo o ci ripensa si faccia sentire.
    Voglio rispondere anche ad una domanda che mi è stata rivolta da molti cittadini.
    Mi hanno chiesto cosa vuol dire che l'ultimo voto favorevole del Consiglio comunale era, a questo punto, un atto dovuto.
    Neanche il Sindaco e i Consiglieri comunali sono al di sopra della legge.
    Un voto contrario del Consiglio avrebbe esposto i Consiglieri ad una richiesta di risarcimento milionario da parte di Alfa 3000.
    Richiesta che poteva avere una fondatezza più consistente della causa già avviata dalla società, questa sì - conclude Matteucci - priva di fondamento".

    Fonte ranenna notizie
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    alcappone
    Post: 13.982
    Registrato il: 30/09/2006
    Sesso: Maschile
    Utente Promiscuità
    00 13/07/2011 14:20
    Una manifestazione contro lo zoosafari
    L'associazione Ravenna Punto a Capo ha organizzato, domenica 17 luglio (alle 18.30), una manifestazione contro lo zoo a Ravenna davanti ai cancelli di Mirabilandia.

    "Sulla diseducatività dello zoo si sono già espressi moltissimi Paesi, e nella maggior parte hanno optato per la loro chiusura. Imprigionare animali per esibirli (anche in stagione invernale a temperature sotto lo zero) per lucrare sulla loro pelle non può essere etica, nemmeno se lo chiamate 'bio-parco' cambiate la sostanza. Gli animali non saranno mai liberi di mangiare quando e quello che vogliono, di correre dove vogliono, di accoppiarsi quando vogliono. In poche parole, una fotografia della 'galera'. Non parrebbe divertente".

    Secondo Ravenna Punto a Capo il progetto non avrebbe ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie(in particolare la Vinca, valutazione d'incidenza ambientale).

    "Discutibile anche l’assegnazione in gara d’appalto che aveva visto assegnatario Società Parco della Standiana per punteggio, ma il progetto era un altro. Il complesso zoo non ha mai visto nessun punteggio. Ma per una società che pensa al profitto da sempre, quale famiglia circense è, tutto è lecito, anche la mancanza di etica e di documenti amministrativi".

    ravenna24ore
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    alcappone
    Post: 13.983
    Registrato il: 30/09/2006
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    Utente Promiscuità
    00 13/07/2011 14:22
    Babbi e mamme non portate i vostri bambini ad assistere ad un tale scempio.
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