Spadoni: "Destino segnato per lo zoo in zona Standiana"
martedì 30 giugno 2009
"Il Consiglio comunale è stato chiamato a votare l'annosa questione relativa i destini di quello che doveva essere inizialmente il progetto "mare d'inverno", trasformatosi poi, con un intricato percorso ai limiti della correttezza formale, in parco faunistico. La validità della concessione originaria - ricorda il consigliere comunale Gianfranco Spadoni - era subordinata alla realizzazione di quel tipo di scelta e non di uno alternativo, come, invece, è sostanzialmente accaduto.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato, e basterebbe citare, al riguardo, le tortuose vicissitudini legate al Pala Piano, gravi sotto il profilo amministrativo ma non così gravi da compromettere l'etica, il rispetto dell'ambiente e degli animali, come nella situazione in oggetto.
L'odissea di questa scelta di cui stiamo discutendo, mi pare faccia emergere un dato inconfutabile: le amministrazioni che si sono succedute, hanno dimostrato un comune denominatore, vale a dire una buona dose di superficialità unitamente ad una serie di atti amministrativi molti dei quali gravi, per quanto attiene il percorso e la trasparenza amministrativa oltre all'aspetto formale, senza, poi, dimenticare i motivi etici e di rispetto della fauna e dell'ambiente.
Spesso si fa notare, per molti aspetti giustamente, come l'economia locale ed in particolare il turismo ha bisogno di sostegno e di promozione, e in questo caso, esprimere contrarietà e forti riserve sulla scelta in discussione possono influire su tale comparto economico.
Ritengo si tratti di un falso problema, poiché si potevano valorizzare le zone di pregio ambientale attraverso un progetto organico assieme al Parco del Delta proprio sui vari siti d'importanza comunitaria e di protezione speciale; questi, invece, subiranno un serio aggravamento ambientale sino a snaturare la specificità di quei luoghi.
Sarebbe pretestuoso e scorretto, quindi, mischiare la realizzazione di un parco faunistico attribuendo presunti vantaggi al turismo, quando in realtà il settore ha bisogno di progetti innovativi e di scelte di qualità, e non di formule ibride ed arcaiche come quelle proposte.
Oltretutto si tenta di mascherare lo scopo affaristico della società aggiudicatrice con pseudo contenuti didattici - scientifici e, addirittura, spacciando l'iniziativa come valore aggiunto rispetto ad un' economia turistica bisognosa invece di diversificazione del prodotto da offrire, in grado di valorizzare l'ambiente, la natura, l'ecologia e l'immenso patrimonio costituito dalle pinete e dalle numerose zone di pregio ambientale.
Troppe le incongruenze e le questioni che non hanno ottenuto adeguate risposte e non possono in alcun modo fornire assicurazioni a questo Consiglio e a questa città. Basterebbe pensare alle tante osservazioni presentate per dare la dimensione della forte contrarietà rispetto alla scelta individuata; infatti, sono numerose le osservazioni cui è stata fornita una risposta inadeguata ed insufficiente. Ancora. E' palesemente ostentato il progetto scientifico, quando in realtà è utilizzato come lasciapassare per giustificare la presenza di animali, non offrendo contenuti e garanzie sufficienti sui programmi, sulle finalità e sulla valenza scientifica e didattica.
E' certamente più corretto ammettere come per una società con meri scopi di lucro il primo obiettivo di fondo è rappresentato dalla strategia per rientrare economicamente dal un forte investimento di denaro, peraltro rallentato dal nostro ente per un tortuoso e non sempre chiaro percorso burocratico e amministrativo fatto in buona parte sopra la testa del consiglio comunale.
Come si giustifica un investimento di tale portata per la realizzazione di uno zoo di questo tipo, e come si fa a far finta di non capire che il conto economico assolutamente non torna proprio perché non vi può essere rispondenza fra gli impegni di spesa per investimenti ed il ritorno economico che la società pretende, ovviamente di ricevere?
Tra l'altro il lungo percorso costituito da accordi verbali, promesse che hanno impegnato formalmente l'ente senza un preliminare confronto politico strategico, intese mai perfezionate e cambi continui degli assetti societari dei contraenti, - come si evince dalle visure camerali, - stravolgimento delle idee progettuali e delle destinazioni d'uso, procedimenti bordeline, inadempimenti di varia natura sino alla richiesta di risarcimento danni da parte della società Alfa, ed altre storture o irregolarità da una parte, ma estremamente pericolose per forma e sostanza dall'altra, inducono ciascun consigliere comunale ad una riflessione attenta e responsabile.
L'atto che si andrà ad adottare coinvolge in modo diretto ogni consigliere comunale, per decisioni ed assunzioni d' impegno la cui competenza e responsabilità non possono che essere imputabile esclusivamente all' esecutivo precedente.
Di qui il forte imbarazzo per l'espressione di un voto teso a dirimere una vecchia questione dai contorni intricati ed assolutamente poco chiari, e oltretutto con il pericolo di avallare una scelta ed una serie di atti amministrativi dei quali gli organi competenti potrebbero chiedere conto a ciascun consigliere attualmente in carica.
Di qui anche l'invito a soprassedere tenuto conto, peraltro, della scarsa convinzione sulle scelte e sulle procedure, anche da parte di colleghi di maggioranza e di amministratori, oltre alle note posizioni della minoranza, della totalità delle associazioni interessate e di moltissimi cittadini che ancora una volta confidano su un livello di politica più vicina e più aderente alle loro indicazioni.
Il giudizio, dunque, resta negativo proprio per le numerose ombre presenti rispetto alle offuscate luci, in uno scenario dai contorni pieni di interrogativi e di incertezze, in cui non mancano, tra l'altro, come ho già detto, enormi perplessità riguardanti l'aspetto etico ed ambientale, sacrificato sull'altare di operazioni commerciali e finanziarie condotte a scopo di lucro".