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Due giovani ricercatori torinesi scoprono un inibitore del cancro ai polmoni
Collaborazione tra il Piemonte e New York, la sperimentazione potrebbe giovare anche a chi ha tumori al colon-retto e al pancreas

di OTTAVIA GIUSTETTI
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14 luglio 2020
Due giovani ricercatori torinesi scoprono un inibitore del cancro ai polmoni
Due giovani ricercatori tra Torino e New York per una scoperta molto importante per la cura del cancro, appena pubblicata dalla prestigiosa rivista Cancer Discovery. Sandra Misale, dottorata dell'Università di Torino, e attualmente ricercatrice associata al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, e Vito Amodio, dottorando dell'Università di Torino, insieme a un'altra scienziata torinese, Pamela Arcella, firmano la scoperta di un inibitore del Kras, uno dei geni mutati più comuni nei tumori umani, come il cancro ai polmoni, al colon-retto e al pancreas. Questo gene è stato considerato incurabile per decenni, fino al recente sviluppo di una nuova classe di inibitori covalenti, tra cui appunto il promettente Amg510, capace di inibire una delle versioni mutanti del Kras, la G12c. Questa mutazione è presente in gruppi di pazienti affetti da cancro ai polmoni e al colon-retto. E l'uso dell'inibitore Amg510 del gene, seppur in una fase ancora sperimentale, ha mostrato risultati promettenti sui pazienti colpiti da cancro ai polmoni.

"In questo lavoro, abbiamo cercato di comprendere i meccanismi alla base delle differenze di lignaggio nelle cellule del cancro ai polmoni e del cancro al colon-retto", spiega Sandra Misale. "I dati ci dicono che, nonostante ospitino la stessa mutazione, ci sono differenze intrinseche nel manifestarsi tra i due tipi di cancro, che si traduce in sensibilità diverse dell'inibizione del gene Kras G12c. Queste scoperte hanno una rilevanza immediata per i pazienti affetti da cancro al colon-retto, un tumore causato dalla mutazione del gene Kras G12c". Lo studio dal titolo "Egfr blockade reverts resistance to KrasgG12C inhibition in colorectal cancer" è condotto dal team internazionale di esperti e guidato da Alberto Bardelli, direttore del laboratorio di Oncologia Molecolare all'Irccs Candiolo e docente del dipartimento di Oncologia dell'Università di Torino.




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