feed
top
crea forum
cerca
feed
forum
supporto
discussione
cerca
la piazza della poesia
è l'agorà in cui tutti coloro che amano la poesia e la scrittura possono ritrovarsi per pubblicare i propri lavori, commentare quelli altrui e confrontarsi
Cerca
GUERRE
Accedi
Strage di bimbi in Iraq. Gli americani pronti ad aprire un’inchiesta.
Messaggi
OFF
LINE
vanni-merlin
Post: 9.978
Registrato il: 09/08/2004
Utente Master
0
0
14/10/2007
00:00
Strage di bimbi in Iraq Gli americani pronti ad aprire un’inchiesta
DI LUCA GERONICO
C i doveva essere una riunione di colonnelli di al Qaeda nella regione del lago Tharthar, un centinaio di chilometri a nord-ovest di Baghdad, nascosta dai banchetti e dai tamburi per la festa di Eid al-Fitr. Almeno così avevano segnalato i servizi segreti per giovedì sera, la prima di fine Ramadan.
Un’operazione “chirurgica” scappata di mano, ma contro dei terroristi: «Diciannove presunti insorti, oltre che sei donne e nove bambini sono stati uccisi in una operazione », ha dichiarato un portavoce. «Rincrescimento» del comando Usa e l’apertura di un’inchiesta in «collaborazione con le autorità locali e i capi tribali» per ricostruire i fatti. Questa la reazione il giorno dopo la strage di mamme e bambini, una delle peggiori contro civili in questi quattro anni di dopoguerra. L’ammissione di responsabilità, raramente avvenuta in passato, non poteva essere più chiara. Ecco la ricostruzione ufficiale: quattro guerriglieri sono stati uccisi durante un primo raid, mentre un gruppetto di complici si è rifugiato in un’altra postazione e ha risposto al fuoco. A quel punto un secondo raid aereo ha colpito il luogo da dove proveniva il fuoco nemico. Quando i soldati americani sono giunti sul terreno «hanno constatato la morte di altri 15 terroristi». Altri due guerriglieri sono stati feriti assieme a una donna e tre bambini, mentre solo un guerrigliero è stato arrestato. Non si ferma intantro la violenza dei terroristi: un kamikaze si è fatto esplodere in mezzo alla folla a Tuz, provocando almeno due vittime, ma la polemica ormai è tutta sulla modalità della presenza americana.
L’ammissione di ieri è molto significativa dato che sinora erano state rare le ammissioni di responsabilità delle forze americane in Iraq: a fine settembre un portavoce aveva espresso rincrescimento per le 19 vittime civili provocate da due raid contro al-Qaeda. Una settimana fa, il 5 ottobre, il comando americano aveva ammesso di aver ucciso 25 «criminali » in un’operazione al nord di Baghdad, ma per le autorità irachene erano dei civili inermi. Dichiarazioni che certo non hanno calmato l’insofferenza crescente della popolazione civile per la presenza americana, aggravata dalla recente presa di posizione dell’Onu che ha chiesto alla Casa Bianca di garantire un effettivo procedimento penale contro le uccisioni immotivate per mano dei contractors.
Una situazione che ha meritato la durissima presa di posizione del portavoce dell’ayatollah Ali al-Sistani, leader degli sciiti moderati solitamente poco propenso a dichiarazioni pubbliche: «Queste compagnie straniere che lavorano in Iraq disprezzano i cittadini iracheni innocenti». Per questo il portavoce Abdoud Mahdi al-Kerbalai ha chiesto leggi che proteggano gli iracheni ed ha aggiunto: «Le forze d’occupazione hanno fatto la stessa cosa se non peggio in certe operazioni contro gli estremisti sunniti». La tensione continua a crescere.
«Era un raid contro al-Qaeda: uccisi 19 terroristi assieme ai civili»
da:
81.208.40.196/ee/avvenire/default.php?pSetup=avvenire&curDate=2007101...
vanni
Registrati
Accedi
GUERRE
Accedi
IL MIO PROFILO
LE MIE DISCUSSIONI
FORUM CHE SEGUI
LA MIA FORUM-CARD
MODIFICA FORUM-CARD
FAQ
TRADUCI
LOGOUT
Accedi
Registrati
FAQ
TRADUCI
Scatta o carica foto
Allega file
Inserisci link da url (card)
Incorpora url (YouTube/Twitter/...)
ACCETTA
RIFIUTA
Anteprima