Polemica per il bagno nella Fontana di Trevi. Lo spagnolo si era spogliato anche agli Uffizi e al Louvre
di ALESSANDRA PAOLINI e FLAMINIA SAVELLI
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24 aprile 2017
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Roma, l'esibizionista dell'arte: "Il mio nudo è solo un inno alla bellezza"
Adriàn Pino Olivera, 29 anni, durante la sua performance nella Fontana di Trevi
ROMA - Si aspettava un'accoglienza più colta quando venerdì pomeriggio, in un ventoso e assolato pomeriggio romano, è uscito dalla Fontana di Trevi come mamma l'ha fatto. Nudo. Fradicio. Con un mazzetto di lillà in mano. E quando da quel girone dantesco di turisti che ogni giorno si accalca estasiato davanti al capolavoro barocco, si è alzato il grido in perfetto slang romanesco: "A bello! Il bagno fallo a casa tua", lui, Adriàn Pino Olivera, catalano quasi trentenne, non si è scomposto. Perché, ha spiegato trascinando il peplo zuppo con cui era entrato inizialmente nelle acque come la Venere di Milo: "Non avete capito questo è el poder poético y politico del cuerpo desnudo ". Incipit, per spiegare che lui è un performer e che la sua voleva solo essere un'opera d'arte. Olivera, infatti si è messo senza veli davanti a mirabili quadri e famosissime sculture. Come nel 2014, quando ha pregato nudo di fronte alla Venere del Botticelli negli Uffizi di Firenze. E così lo scorso marzo a Parigi. Museo del Louvre: nudo davanti alla Nike di Samotracia.
Che era uno sbaglio e che non voleva offendere nessuno lo ha detto alla vigilessa che lo ha trascinato fuori dalla fontana. E ripetuto più e più volte agli agenti del commissariato Trevi, a due passi dal luogo del misfatto, che comunque, arte o non arte, gli hanno fatto la multa: 450 euro. Ma, sia il casco bianco che i poliziotti, per tanta audacia non si sono sorpresi.
Avete presente la storia del marziano a Roma di Ennio Flaiano? Quel "Che noia... ancora con questo marziano?". Ecco, le gesta di Adriàn Pino Olivera, nella città eterna è purtroppo roba già vista. Il catalano è stato il secondo "adamitico nuotatore" a finire nella fontana di Trevi - tra l'altro da poco restaurata - in pochi giorni. Un certo Manolo, il 12 aprile tra i gorgoglii dell'acqua Vergine, si era cimentato in un impeccabile stile rana. Tra gli applausi, le risate, lo stupore e i telefonini alzati dei turisti. Del resto, la lista delle entrate alla Anita Ekberg o dei meno cinematografici pediluvi è lunghissima. Molto meno lunga quella delle multe: 17 verbali dall'inizio dell'anno. Cinque, da Pasqua ad oggi. Prima di Manolo, ecco tre ragazzi californiani sguazzare a Fontana di Trevi. Infischiandosene degli agenti e dei fischietti. Mentre nel pomeriggio, ecco la Barcaccia del Bernini in piazza di Spagna diventare il luogo ideale per trovare un po' di pace ai piedi gonfi di un altro cittadino a stelle e strisce.
"Ma non mi confondete con questi qua...", dice stizzito Adriàn Pino Olivera in un misto di inglese, catalano e italiano che, dopo la sua esibizione, è ancora nella capitale. E ci tiene a prendere le distanze. "Io non sono un pagliaccio come quel Manolo, tra l'altro la sua bravata l'ho vista su Youtube in Spagna. Ma non l'ho certo copiato... il mio è un progetto e dopo Firenze e Parigi avevo voglia di omaggiare Roma". E via con la spiegazione: "La fontana è fonte di vita, la Fuente madre. Roma è anche la madre della nostra cultura e tutti noi ricordiamo la Dolce Vita di Fellini. Il mio nudo artistico è solo un inno alla bellezza femminile. Qualcosa di molto spirituale. Da contrapporre al mondo capitalista governato da uomini. Non c'era nulla di pornografico, di sporco. Questi sono tabù che ci arrivano dal cristianesimo mentre io mi rifaccio alla bellezza del corpo umano esaltata con gli dei pagani". Nessuna contraddizione, però, quando gli si chiede, scusi ma lei cosa c'entra con le donne, lei mostra la sua parte maschile? Neanche per sogno. "Quando mi esibisco nascondo sempre il pene tra le gambe. Anche questi giorni sono stato invitato alla QbQ gallery di via Panico al quartiere Monti. Mi sono spogliato, ma tra le cosce ho stretto un mazzetto di fiori". E l'esibizione ha avuto successo? "Credo di sì. La performance è stata molto provocatoria, il pubblico ha dovuto annusare i fiori...". Nuda cronaca di una performance. Ma avverte: "Io la multa comunque non la pago. Per avere i soldi vengano a Barcellona".
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