Aumentano i furti in casa. A Roma i banditi smurano le grate di sicurezza e minacciano gli inquilini

Il triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul generale livello di vita, aumentando il disagio e l'incertezza economica sulle fasce non solo basse, ma anche medie della nostra compagine sociale. Il pesante fenomeno dell'immigrazione e della disoccupazione sono fattori che incrementano in modo esponenziale la piccola criminalità, e in tale scenario sono sempre più in aumento i furti negli appartamenti.

Secondo una recente analisi elaborata da Confabitare - associazione proprietari immobiliari - e riferita all'anno 2013 a confronto con l'anno 2012, Bologna è al top della classifica con un balzo del 37,3 % seguita da Torino con il 34%, Milano col 32,5 e Roma col 30,2%. Fanalino di coda Bari con un 15% in più. Per i furti negli appartamenti è un trend in continuo aumento anche a livello nazionale con un incremento sul 2012 del + 32 per cento.
Il maggiore incremento ovviamente nelle grandi città e nello specifico possiamo parlare di un furto ogni due minuti con la media a livello nazionale di novanta abitazioni su mille, e di ben 30 furti in casa ogni giorno in ogni grande città. La maggiore causa va ricercata nella generale situazione di crisi economica, mentre il 37% delle denuncie per reato è da attribuirsi a stranieri senza permesso di soggiorno. Per questa ragione, Confabitare ha approntato un decalogo di consigli che, se attuati, possono contribuire a ridurre il rischio di cadere vittima di "visite indesiderate".

1 - Innanzitutto, durante l'assenza non lasciare mai in casa oggetti di valore, gioielli e, ovviamente denaro sonante: qualora il quantitativo di preziosi fosse ingente, si consiglia il noleggio di una cassetta di sicurezza messa a disposizione da una banca.
2 - Potrebbe risultare molto utile fotografare gli oggetti di valore che potrebbero essere oggetto di furto: ciò potrebbe servire ai fini di una eventuale ricerca e auspicabile recupero della refurtiva.
3 - Ricordiamoci di chiudere bene la porta di ingresso e tutti gli altri possibili accessi, in particolare le finestre, i cortili interni e le terrazze attivando, qualora fossero presenti, i sistemi di antifurto elettronico.
4 - Facebook e Twitter possono risultare un'arma a doppio taglio e spargere ai quattro venti la notizia della propria assenza da casa potrebbe avere brutti risvolti: mai comunicare ad estranei il periodo di assenza da casa, assicurarsi sempre che i propri figli non divulghino tale informazione attraverso chat e social network.
5 - Intrattenere buoni rapporti con chi ci abita accanto: buona idea sensibilizzare i propri vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell'appartamento. Nel caso, non esitare a chiamare il 113 o il 112
6 - Può essere utile lasciare le chiavi di casa ad una persona di fiducia che effettui visite regolari all'interno dell'abitazione;
7 -Un vecchio espediente utilizzato dai topi d'appartamento è quello di telefonare al numero fisso dell'abitazione presa di mira e verificare la risposta: quindi, mai lasciare messaggi registrati sulla segreteria telefonica fornendo informazioni sul periodo di assenza.
8 -Se l'assenza è breve, conviene lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione, simulando così la presenza di qualcuno in casa.
9- Non accumulare posta nella cassetta delle lettere perché è indicatore di lunga assenza. Chiedete ai vicini o al portiere di ritirarla
10 - Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall'interno, non entrare perché potrebbe scatenare la reazione istintiva del ladro che viene colto sul fatto e non si sa mai cosa potrebbe succedere. Meglio non rischiare e chiamare subito il 113 o il 112.


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Roma, raffica di rapine in casa negli ultimi sei mesi: i banditi smurano le grate di sicurezza e minacciano gli inquilini
diRinaldo Frignani
Colpi messi a segno quasi sempre in quartieri periferici o anche oltre il Raccordo anulare. Fra le vittime soprattutto persone anziane, bottini non ingenti, ma i malviventi non si fermano più nemmeno se in casa c'è qualcuno

Roma, raffica di rapine in abitazione negli ultimi sei mesi: i banditi smurano le grate di sicurezza e minacciano gli inquilini
Via Gasparino Caputo, a Colli Aniene: qui è stato portato a termine l'ultimo assalto in casa dei rapinatori (Barsoum/Lapresse)

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Decine di colpi messi a segno dal novembre dello scorso anno a oggi. Pochi in centro, molti di più in periferia. In zone dove il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, anche per la vastità delle zone da pattugliare, è meno pressante. In alcuni casi furti con scasso che si sono trasformati in rapine, con anziani inquilini (ci sono stati tuttavia anche casi di persone più giovani, e donne sole), di 73 e 72 anni, svegliati di soprassalto, oppure sorpresi mentre guardano la tv, minacciati e costretti a consegnare tutto quello che avevano. Non proprio assalti in villa con bottini quasi milionari, ma comunque aggressioni dopo l’ora di cena che confermano come i banditi non abbiano più timore di entrare in azione in orari nei quali corrono il rischio di essere sorpresi in flagrante.
La mappa delle rapine
L’ultimo colpo da Arancia meccanica nella sera di sabato a Colli Aniene dove una coppia di anziani coniugi è stata presa di mira poco dopo essersi messa a letto a dormire, ma prima ancora - con modalità analoghe - i malviventi hanno agito nei sei mesi scorsi a Cecchina, Appio Latino, Esquilino, Centocelle, Casal Lumbroso, Prato Fiorito, Grotte Celoni, Torrenova, Castro Pretorio, Prenestino, Isola Sacra, Laurentino, Ostia e Casal de’ Pazzi, oltre che a Pomezia, San Vittorino, Frascati, Castel Gandolfo e Lariano.
Le indagini di polizia e carabinieri, coordinati dalla Procura, per identificare i responsabili di queste rapine a domicilio hanno portato in qualche caso alla cattura dei responsabili, ma sono ancora tanti quelli tuttora ricercati, come coloro che, almeno in sette, hanno assalito la villa di un imprenditore in zona Aurelio, a ridosso del Raccordo anulare, tenendolo in ostaggio con moglie e figli.

L'ultimo colpo da Arancia meccanica
Un po’ quello che è successo sabato in via Gasparino Caputo, dove marito e moglie sono stati aggrediti nella loro abitazione da una coppia di banditi incappucciati che li hanno costretti ad aprire la cassaforte. Bottino di cinquemila euro in oggetti di valore e orologi. A dare l’allarme sono state le stesse vittime che hanno chiamato il 112: la polizia ha effettuato una battuta nella zona ma dei rapinatori per ora non è stata trovata traccia. I banditi sono entrati in azione poco prima delle 23 dopo aver divelto la grata di una finestra al pianterreno usando un piede di porco. Un copione già visto più volte negli ultimi mesi e che conferma la spregiudicatezza delle gang criminali. Una volta all’interno dell’immobile i balordi si sono imbattuti nella padrona di casa che è stata minacciata insieme con il marito che si trovava in camera da letto. Li hanno costretti a rivelare il nascondiglio della cassaforte e quindi ad aprirla. Sono stati momenti drammatici: non si esclude che i rapinatori sapessero in anticipo della presenza in casa del contenitore blindato sulla base di informazioni fornite da qualcuno ancora da identificare. Prima di allontanarsi, i rapinatori hanno costretto le vittime a sdraiarsi a terra sotto la minaccia di un cacciavite in modo da non vedere da che parte i banditi sarebbero fuggiti. Non si esclude che la coppia di malavitosi sia responsabile di altri assalti in abitazione portati a termine nelle ultime settimane in varie zone di Roma.


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