00 13/01/2013 14:58
ROMA - "È sempre con noi, quando siamo sul palco sappiamo esattamente dove sarebbe stato in quel momento". Un tributo a Michael e alla musica che lo ha reso unico. Con questo spirito Jackie Jackson racconta "Unity Tour", lo show che dopo aver girato gli Usa l'estate scorsa, a febbraio arriverà in Italia, prima tappa del tour europeo. Jackie, Jermaine, Marlon e Tito Jackson si esibiranno l'11 febbraio all'Atlantico di Roma e il giorno successivo all'Alcatraz di Milano.

Un'occasione per rivedere sul palco i classici del repertorio dei Jackson 5 (I want you back, Abc, I'll be there) e i successi della seconda metà degli anni Settanta e Ottanta firmati The Jacksons (Blame it on the boogie, Shake your body, Can you feel it). Ma soprattutto, sottolinea Jackie, lo show intende essere un omaggio al "grande assente" e alle sue canzoni. "Tutto lo spettacolo ruota intorno a Michael" spiega il fratello maggiore, 61 anni. "Per questo stiamo lavorando duramente cercando di dare il 110%, perché è come lo avrebbe fatto lui".

The Jacksons tornano quasi trenta anni dopo la loro ultima tournée per l'uscita di Victory. Era il 1984 e "lui" c'era. Fu un trionfo, come testimoniano i numerosi video su YouTube che ripropongono interi concerti. La scaletta ha ancora lo stesso sapore, se si esclude il tributo a Michael e alle sue canzoni, sottolineato dalle immagini proiettate sul megaschermo (fallita invece l'idea di farlo apparire in ologramma, come era stato ipotizzato prima del tour estivo). "E' un momento dolce - prosegue Jackie - può capitare che il pubblico si metta a piangere. Ma può anche essere un momento di gioia, perché siamo felici di esibirci e non vediamo l'ora di arrivare in Italia per mostrarvelo".

Subito dopo il tour negli Usa, i quattro fratelli sono tornati anche in studio per registrare l'album che da tempo volevano realizzare e che segna il ritorno sul mercato discografico dai tempi di 2300 Jackson Street (1989). Una prova per dimostrare che la famiglia unita ha ancora molto da dare, anche per questo si è scelto di chiamarlo "Unity Tour". "Vogliamo far stare la gente insieme, unita. Lo abbiamo sempre voluto come famiglia e come gruppo - spiega Jackie Jackson - ma anche perché crediamo che ci sia bisogno di sentirsi uniti, così come abbiamo bisogno di armonia e di pace nel mondo".

L'unione, nel caso di Jackie, Jermaine, Marlon e Tito, è sempre nel nome di Michael. Jackie in particolare si occupa delle iniziative umanitarie del fratello scomparso. "Continuiamo a portare avanti i suoi progetti - conclude - perché Michael oltre a essere un grande artista sul palco era anche un uomo che dava molto".

Dopo le due date italiane il tour proseguirà in Francia, Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna , Belgio e Olanda, per poi trasferirsi, a metà marzo, in Australia e Nuova Zelanda.

(13 gennaio 2013)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/01/08/news/i_fratelli_jacksons_in_italia_con_il_concerto-tributo_a_michael-50025207/?ref...
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