Felide di abitudini notturne, largamente cacciato per la preziosa pelliccia si sta lentamente avviando all'estinzione.
Vive nelle regioni erbose e nei boschetti spinosi dell'America, dall'Arizona all'Argentina.
Il suo pelame è più scuro negli esemplari che vivono nella foresta che in quelli che abitano nella savana.
In Messico è soprannominato tigrillo, cioè "piccola tigre".
E' un carnivoro lungo centotrentacinque centimetri compresi quaranta di coda ed è alto cinquanta. Il suo corpo appare robusto con la testa grossa, assomiglia ad una lince.
Ha gli occhi di colore grigio azzurro con pupilla ovale allungata; il pelo è fitto e morbido con disegni simili a quelli della tigre.
Non ha una dimora fissa: di giorno dorme nelle zone più scure della foresta o tra le rocce; va a caccia all'alba ed al crepuscolo, cacciando piccoli caprioli, ratti, topi o animali domestici.
Arrampicandosi sugli alberi riesce a catturare uccelli di ogni dimensione.
E' un animale che conduce vita solitaria: non ha solidarietà di razza, se un maschio o una femmina sono attaccati vengono abbandonati dal compagno.
Il periodo degli amori dura da ottobre a gennaio, è raro che nascano due piccoli per volta.
La madre alleva da sola i piccoli che nasconde nel cavo di un albero o in una fitta macchia.
Il periodo di allattamento è breve: presto la dieta sarà costituita da piccoli mammiferi e uccelli.
L'ocellotto teme moltissimo l'uomo e si avvicina agli insediamenti umani solo di notte, teme l'aggressione dei cani, se fiuta la loro presenza si arrampica velocemente sugli alberi per nascondersi.
Se ferito diventa aggressivo e pericoloso con i suoi artigli tanto da attaccare anche l'uomo