oltre la nebbia
Bene,grazie.Ho gia portato i miei cavalli ad abbeverarsi nelle redazioni dell'eco di Bergamo e della Prealpina di Varese. Un po'come fecero i nonni che, partiti alla conquista di Roma, iniziarono dal pieno centro di Milano, io, che ho lo stesso obbiettivo, parto dal cuore della salubre Padania.
Ma non divaghiamo.
Tu mi parli di Coppa Italia, che io a fatica ricordo e solo per la rima baciata Maldera-Braglia, artefici di un memore successo in finale tanti anni fa, contro chi non mi ricordo.
Per il resto, nella fredda sgambata di ieri sera solo indicazioni positive.
Il nuovo numero 76, benchè impacciato dall essere lanciato da Ronaldinho e non da Lampard, dimostra da avere ancora un sinistro fulminante e piazza il 13° in carriera alla Lazio. E' solo ad un passo dal battere il suo rcord personale. 14 reti ad una sola squadra, quale non me la ricordo.
Dida dopo sedute sfiancanti di acido ialuronico è finalmente regredito nel tempo, tanto che gli sono spuntati pure i capelli, ed è tornato quello di 4 anni fa. Pure le smorfie da film dell'orrore quando lo impalano sul penalty sono conferme deja vu. Rigorucolo
che rivisto, mi sembra proprio il gentile diniego di un gigolò annoiato al prossimo giro di danza.
"Scusi, desidera un'altra seratina a meno 5 contro Torino o Fiorentina?
No grazie, ho un leggero mal di testa, adesso vado a casa. E tiro giù uno a scelta giusto come si fa con l'ultimo prosecchino al bar.
Senderos una roccia, Antonini una freccia, 23 anni a capoccia.
Rifondo in metrica incrociata.
Il ragazino Uruguagio ha le coordinate appropriate del picchiatore sudamericano e, di sicuro, non ha paura di tirare un calcio di rigore.
Un affare, anche se continuo a pensare che sia figlio dell'ultima perfida imitazione del Teocoli più che del suo originale. Ma mi sbaglierò...
Insomma, caro amico, continuo a volare alto verso il sole.
E tra un po preparati, in arrivo i cross dal fondo più trendy e profumati della storia.
Oh, Adriano, meno male che ci sei.