amnesty international

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
bb2004
00lunedì 2 maggio 2005 11:32




Nel mondo in cui viviamo, sono in circolazione quasi 700 milioni di armi e altri otto milioni vengono prodotte ogni anno. Ci sono aziende che le fabbricano, intermediari che le mettono in commercio, governi e privati che le acquistano e le vendono e, all’ultimo anello di questa incontrollata catena, persone che le utilizzano contro altre persone.

In questo stesso mondo, con queste stesse armi, ogni anno almeno 500.000 esseri umani vengono ammazzati, 300.000 bambini soldato sono costretti a imbracciarle e usarle in guerra come se fossero giocattoli, decine di conflitti vengono sostenuti e alimentati dal traffico incontrollato dei prodotti dell’industria militare. Milioni di persone pagano a caro prezzo le scelte sbagliate dei rispettivi governi, che preferiscono investire risorse e ingigantire il loro debito estero nella corsa agli armamenti piuttosto che sostenere programmi virtuosi, e spesso meno costosi, di sviluppo economico e lotta alla povertà.

Uscire da questo cortocircuito non è impossibile, ma richiede una mobilitazione costante e coordinata da parte di tutti noi, attivisti per i diritti umani. Le soluzioni concrete esistono e sono da tempo alla portata dei governi e della comunità internazionale: rafforzare i meccanismi di controllo nazionali, regionali e a livello globale sui trasferimenti irresponsabili di armi ed attrezzature militari, di sicurezza e di polizia; impedirne in ogni caso il commercio verso paesi in stato di conflitto o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani; adottare quanto prima un sistema globale di identificazione e tracciatura che consenta di risalire ai paesi che gestiscono la produzione e l’intermediazione illecita di armi.

Attraverso la campagna Control Arms, Amnesty International si è impegnata a disinnescare le conseguenze drammatiche del traffico incontrollato di armi nel mondo. Per ottenere risultati concreti abbiamo bisogno del tuo sostegno economico e della tua disponibilità a “metterci la faccia”, ad aggiungere il tuo volto all’iniziativa Million Faces (link a controlarms.org).

Prendendo in prestito il titolo di un bel libro di Hemingway, diciamo “Addio alle armi”, almeno a quelle – tante, troppe – che finiscono nelle mani sbagliate.




ADERISCI ALLA CAMPAGNA, METTICI LA FACCIA! VAI SU CONTROLARMS.ORG E AGGIUNGI IL TUO VOLTO ALLA FOTO-PETIZIONE!




lenzuola
00lunedì 2 maggio 2005 13:29
e ancora

"La violenza sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa ed occulta nel mondo".
Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International
edorian
00giovedì 5 maggio 2005 10:38
SOS animali
non volevo aprire una discussione a posta per segnalarvi questa cosa..quindi vogliate scusarmi se uso uno spazio un pò improprio...ma la violenza è sempre violenza..

vi preso di voler visionare questo video..(io nn ce l'ho fatta d arrivare in fondo!!)

video

e se volete di firmare qui..petizione



(ele)anna82
00giovedì 5 maggio 2005 10:47
I primi 20 secondi sono stati sufficienti...
..kiara
00giovedì 5 maggio 2005 10:54
Io sono arrivata a 30 secondi.. osceno e scandaloso.. divulgherò il più possibile.
bb2004
00giovedì 5 maggio 2005 11:17
grazie Edorian !!! non è mai abbastanza, se ne parla poco
divulghiamo ...

il video non l'avevo mai visto (qs)
ogni volta mi incazzo rabbiosa

alla scena degli occhi son corsa in bagno a vomitare
e sia ! il bastardo che amputa arti con i bestioli ancora
vivi spero non dormala notte, che chiudendo gli occhi
riveda il tutto ... ma sicuro, dorme tranquillo sto stronzo ...

(scusate)

..kiara
00giovedì 5 maggio 2005 11:31
E non si vedono mai i volti si sti carnefici..
Bb.. l'hai visto tutto il filmato?? Io non ce l'ho fatta, da quello che dici credo sia uno dei più cruenti che abbia mai visto.. non ho il coraggio..
bb2004
00giovedì 5 maggio 2005 11:34
no solo finchè ho visto gli occhi del bestiolo ...
..kiara
00giovedì 5 maggio 2005 13:07
ok, non guardo più..
edorian
00giovedì 5 maggio 2005 13:35
..sono tanti i filmati che mi arrivano in questi giorni..
in genere nn li posto perchè troppo crudi...

vorrei solo..che la gente capisse...
compresa la mia mamma amante delle pellicce..
ci sono molti modi di coprirsi..e se vogliamo fare le chic..anche molti modi di lusso...ma le pellicce ...nooo!!!


vorrei anch'io che sti bastardi capissero..
vorrei che provassero anche loro il dolore che danno a quelle piccole bestiole...lo so nn è molto umano augurare del male alle persone...ma queste nn sono persone..nn sono animali..nn sono bestie..sono molto molto meno
bb2004
00giovedì 5 maggio 2005 22:32
Ogni anno nel mondo sono 15 milioni gli animali selvatici e 29 milioni quelli d’allevamento ancora uccisi, con metodi crudeli, per la produzione di pellicce, e l’Europa è responsabile del 70% della produzione mondiale. Cifre sempre agghiaccianti ma che grazie alle campagne di sensibilizzazione delle associazioni animaliste, nell’ultimo decennio si sono ridotte, facendo registrare al settore della pellicceria un vertiginoso calo delle vendite, pari ad oltre il 30% su scala mondiale.

Un’inversione di tendenza per questo settore specializzato in capi ad alto indice di crudeltà, che in Italia vede la progressiva scomparsa degli allevamenti di animali "da pelliccia", passati dai 170 del 1988 ai 50 (di cui 35 di visoni) del 2002, ovvero meno dell’1% di quelli presenti sul territorio europeo che ne conta circa 6.000. Nonostante questo però, nei primi otto mesi del 2003 l’esportazione di pelli "grezze" (incluse teste, code, zampe, cascami e ritagli) dal nostro Paese nel resto del mondo ha registrato un preoccupante incremento: 144.000 kg rispetto ai 70.697 kg del 2002 e ai 1.747 del 2001 (fonte: ISTAT), che unito alla crescita del fatturato per l’anno 2002 (2.563 milioni di euro: + 11,3% rispetto al 2001. Fonte ANSA), evidenzia un settore che ha acquisito la capacità di diversificare la propria produzione riducendo quella relativa al classico cappotto di pelliccia (sempre meno richiesto) a favore dei capi rifiniti con pelliccia.

"Il settore della pellicceria sollecita i consumatori attraverso il minor prezzo di un capo bordato di pelliccia, a cui si aggiunge la frequente assenza di un’esplicita etichettatura che indichi l’animale e il Paese d’origine e che potrebbe rappresentare un importante disincentivo all’acquisto – dichiara Simona Cariati, responsabile nazionale LAV settore pellicce – Senza questa fondamentale fonte di informazione che è l’etichetta di un prodotto, un diritto che dovrebbe essere garantito ai cittadini per qualsiasi oggetto in vendita, i consumatori spesso non sono consapevoli di ciò che acquistano: spesso ritengono sintetiche alcune rifiniture in pelliccia oppure credono che gli inserti consistano in "avanzi" della produzione delle pellicce classiche. In realtà anche gli inserti appartengono ad animali appositamente uccisi per rubarne la pelliccia".

"La necessità di nuove norme che garantiscano un’esplicita etichettatura dei capi confezionati con pelliccia, nasce anche da un’esigenza di trasparenza per i consumatori, importante quanto quella garantita per altri prodotti che dividono l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari – prosegue Simona Cariati – Ecco allora che in mancanza di una chiara etichettatura circa l’origine di un capo confezionato sacrificando, per pura vanità, la vita di milioni di animali, la pubblicità alle pellicce pone coloro che tirano i fili di questo mercato di morte in una posizione di forza rispetto ad un prodotto eticamente detestabile. Per queste ragioni la LAV chiede il divieto di effettuare pubblicità a pellicce o a capi con inserti di pelliccia e il divieto di presentare o illustrare capi interi o contenenti inserti di pelliccia in maniera da favorire la vendita e l’acquisto del prodotto in pubblicazioni stampa, trasmissioni radiotelevisive o altri messaggi non a carattere pubblicitario comunque diffusi al pubblico".



DottorSkizzo
00lunedì 9 maggio 2005 22:10
beh, io ho cercato di guardarlo più a lungo possibile distaccando ogni emotività, al fine di assumerne il contenuto come documento, mo nn so bene quanto ne ho visto (arrivato a un visone appeso e scuoiato abncora gemente) ma ho staccato respirando lentamente e a fondo... m'è venuta in mente il noto messaggio promozionale della MAC & GREGORY'S (o come cavolo è)... " le migliori pelliccie: volpi, VISONI,...
non so come esprimere l'orrore mio nè al momento il parere (quoto quanto riportato da bb2004) , vado a firmare... cioè ora mi sento allucinato...
bb2004
00mercoledì 8 giugno 2005 21:56
CS72-2005: 1/06/2005

Amnesty International risponde al presdente Bush

Ancora una volta il presidente Bush non ha voluto prendere in considerazione le perduranti preoccupazioni relative alle politiche e alle procedure di detenzione nel contesto della “guerra al terrore”.

Commentando il Rapporto annuale di Amnesty International nel corso di un briefing alla Casa Bianca, il presidente Bush ha affermato: “Sono a conoscenza del rapporto di Amnesty International ed è assurdo. (…) Gli Usa sono un paese che promuove la libertà nel mondo. Quando vengono formulate accuse riguardanti determinati comportamenti da parte nostra, vengono indagate pienamente e in modo trasparente…”.

A Guantánamo, gli Usa dirigono un campo di prigionia isolato in cui i detenuti sono trattenuti in modo arbitrario, virtualmente in isolamento, senza accusa, processo o accesso a una procedura equa. Neanche uno tra i detenuti di Guantánamo ha ottenuto la revisione della legalità della propria detenzione a opera di un tribunale, nonostante una sentenza in questo senso della Corte suprema del giugno 2004.

“Guantánamo è solo la parte visibile di questa storia. Continua a emergere un numero sempre crescente di prove secondo cui gli Usa gestiscono un sistema di centri di detenzione in cui le persone sono trattenute in segreto e al di fuori di ogni adeguato contesto legale, in Afghanistan, in Iraq e altrove” – ha dichiarato un portavoce di Amnesty International.

Le politiche e le procedure di interrogatorio e detenzione nel corso della “guerra al terrore” violano deliberatamente e sistematicamente la proibizione assoluta della tortura e dei maltrattamenti. Persone trattenute in custodia statunitense sono state trasferite per essere interrogate in paesi in cui si pratica la tortura.

“Se il presidente Bush e la sua amministrazione sono seri quando parlano di libertà e dignità umana, allora devono impegnarsi a rispettare il primato della legge e dei diritti umani” – ha aggiunto il portavoce di Amnesty International.

Amnesty International continua a chiedere all’amministrazione Usa di: - porre fine a tutte le detenzioni segrete e in isolamento; - garantire al Comitato internazionale della Croce Rossa pieno accesso a tutti i detenuti, compresi quelli che si trovano in località segrete; - assicurare che tutti i detenuti possano accedere ai ricorsi legali; - istituire una commissione d’inchiesta indipendente su tutte le denunce di tortura, maltrattamenti, detenzioni arbitrarie e “sparizioni”; - portare di fronte alla giustizia chiunque sia responsabile di aver autorizzato o commesso violazioni dei diritti umani.

FINE DEL COMUNICATO Roma, 1 giugno 2005


monos.84
00giovedì 9 giugno 2005 10:15
Ho visto il video solo ora. Che dire? Non ci sono parole.
Solo mi chiedevo: "come diavolo fanno? come fanno a svolgere il loro compitino con tale disinvoltura? con la stessa disinvoltura con la quale un pizzaiolo fa una pizza? come?"
Un quarto d'ora di domande e dolore[SM=g27834]
pescetrombetta
00giovedì 9 giugno 2005 10:27
Ho firmato la petizione. Ma il video non l'ho nemmeno iniziato. Non è per mettere la testa sotto la sabbia, ma dopo la visione di un filmato simile, alcuni anni fa, non ce la faccio proprio. Ben vengano, comunque, queste iniziative!
edorian
00giovedì 9 giugno 2005 11:55
grazie BB..molto interessante!!!!
lemiemanisudite2.
00venerdì 19 ottobre 2007 11:05



lemiemanisudite2.
00venerdì 19 ottobre 2007 11:09
"Signature", Amnesty International



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com