Santoro:Servizio Pubblico in onda anche su Cielo e ADESSO Santoro sarà ospite da Fazio

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angelico
00lunedì 24 ottobre 2011 20:30
Santoro, il programma si chiamerà Servizio Pubblico. Ecco dove potrete vederlo Il giornalista comunica il cambio di nome della sua nuova trasmissione, ma aggiunge: "In onore di Pasolini e dei suoi comizi d'amore faremo qualcosa". Prima puntata il 3 novembre, in onda sul web e moltissimi canali tv Ormai è ufficiale: la nuova trasmissione di Michele Santoro, la cui prima puntata andrà in onda giovedì 3 novembre, si chiamerà “Servizio Pubblico“. A dichiararlo è stato lo stesso giornalista che lo ha ribadito questa mattina intervenendo nel programma “24 Mattino” su Radio 24.

“La decisione – ha spiegato Santoro – deriva anche dal grande successo ottenuto dal sito di Servizio Pubblico, attivato per raccogliere fondi tra i cittadini. Resta ferma, però, anche la volontà di fare un omaggio a Pasolini, in onore del quale si era inizialmente pensato di intitolare il programma Comizi d’Amore“. L’ex conduttore Rai ha infatti annunciato: “Qualcosa faremo”. Poi è tornato a parlare della tv in Italia, a cominciare dalla Rai. Ha definito “una maledizione” l’ipotesi di non tornare più in Viale Mazzini e ha spiegato: “Ciò che stiamo facendo è anche un atto d’amore nei confronti del servizio pubblico. L’ho detto e lo confermo, io sono della Rai ma non potevo continuare a lavorare contro la volontà del mio editore”. Il giornalista ha ricordato che nella televisione pubblica si trovava “non solo a dover lavorare e fare profitti” ma anche a difendersi “con i miei soldi dalle aggressioni che l’azienda mi faceva, usando i soldi che noi stessi avevamo portato nelle loro casse”. Una situazione che Santoro ha considerato “un paradosso insopportabile” oltre che “uno stress psicologico enorme”.


E sulla situazione della libertà di stampa nel Paese ha detto: “Solo in Italia si considera la politica arbitro dell’informazione. Finché noi giornalisti non ci indigneremo per questo vuol dire che saremo in una condizione di semilibertà”. L’argomento è legato anche al mancato accordo con La7, dove in un primo momento si era pensato che Santoro potesse approdare (fortemente voluto, tra l’altro, anche dal collega e direttore del telegiornale Enrico Mentana): “Era emersa una richiesta di poter sottoporre ogni nostra azione della trasmissione a verifiche del loro ufficio legale. Questo in violazione dei contratti che tutelano l’autonomia dei giornalisti”, ha spiegato l’ex conduttore di Annozero. Parlando dei suoi colleghi della Rai Santoro ha ammesso anche che la sua è una posizione in qualche modo privilegiata: “Io posso permettermi di ribellarmi a condizionamenti che tutti i giornalisti subiscono in Italia. Io mi posso permettere grazie alla mia popolarità e alla mia età di affrontare un’avventura diversa. Io ci provo a forzare una situazione che tutti conoscono, che non ci lascia esprimere liberamente. Lo faccio anche per gli altri, anche coloro che accettano questa situazione”. Quanto a Berlusconi, che ha definito “porno cronisti” quei giornalisti che hanno raccontato le feste a Palazzo Grazioli, ha replicato: “Le intercettazioni sono sputtanamento? Dopo aver visto la Merkel e Sarkozy che sghignazzavano stiamo ancora a parlare di sputtanamenti? Mi sembra che siamo abbastanza sputtanati a livello mondiale”.

Al di là delle ultime incertezze sul programma di Santoro, una cosa è certa: sarà una trasmissione intermediale. La si potrà infatti vedere in diretta sul web (sul nostro sito e su quelli di Repubblica e Corriere della Sera), sul canale 504 di Sky, mentre sul digitale terrestre la diretta sarà ripresa da moltissime televisioni locali in ogni Regione: da Telelombardia ad Antenna Sicilia, dall’altoatesina Rttr alla sarda Tcs, dalla veneta Antenna3 a Telecapri, dalla pugliese Telenorba a Videocalabria, alla ligure Primocanale. E poi ancora la piemontese Telecupole, la friulana Free channel, la toscana Rtv. In centro Italia il programma sarà trasmesso su Umbria tv, Rete8 e Teleroma. In Emilia Romagna il la diretta andrà su Nuovarete, Telereggio, Telesanterno e Telemodena.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/24/santoro-il-programma-si-chiamera-servizio-pubblico-tutto-pronto-alla-diretta-multicanale...




www.youtube.com/watch?v=iVd6PFreSz8&feature=player_embedded
angelico
00venerdì 28 ottobre 2011 22:36
Silvio presenta Santoro.

Lo spot di Vauro per Servizio Pubblico

Berlusconi alla sua prova più difficile, presentare il programma dell’odiato Michele Santoro, in onda dal prossimo 3 novembre. Guarda il nuovo spot disegnato da Vauro

www.youtube.com/watch?v=LKw4eSh4Pu0&feature=player_embedded


angelico
00sabato 29 ottobre 2011 23:41
Sandro Ruotolo lascia la Rai per ‘Servizio pubblico’Anche Sandro Ruotolo lascia la Rai e partecipa a Servizio pubblico, la nuova avventura di Michele Santoro, al debutto giovedì 3 novembre su una multipiattaforma tv e web. “Il 31 ottobre si conclude il mio rapporto di lavoro con la Rai”, annuncia Ruotolo in un video pubblicato oggi sul sito del nuovo programma di Santoro, spiegando di essere pronto a sposare la “nuova avventura” con Marco Travaglio e Vauro. ”Michele, Travaglio, Vauro, volevate partire senza di me?”, esordisce Ruotolo nel video. “Mica mi potevo perdere questa nuova avventura?”. “Quanti ricordi”, continua il giornalista. “Libero Grassi con la sua battaglia contro la mafia, le guerre, i minatori del Sulcis, gli operai della Fincantieri, le nostre battaglie per la libertà di informazione. Noi abbiamo sempre detto che solo il pubblico è il nostro padrone, invece in Rai sono i partiti che decidono la vita e la morte di un programma, l’avvenire di un comico, di un giornalista o di un autore. L’informazione – spiega ancora Ruotolo – è diventata un bene comune e milioni e milioni di persone pensano che questo bene venga loro sottratto sempre di più, un pezzo alla volta. Come si spiega altrimenti che più di 90 mila persone decidano donare 10 euro per vedere un programma, mentre farebbero volentieri a meno di pagare il canone della Rai”.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/29/sandro-ruotolo-lascia-la-rai-per-servizio-pubblico...


www.youtube.com/watch?v=PBRyBrL66rI&feature=player_embedded

angelico
00lunedì 31 ottobre 2011 14:57
Michele Santoro lancia Servizio Pubblico
“Faremo una tv scomoda al potere”
Giovedì in prima serata debutta in televisione il nuovo progetto dell'ex squadra di Annozero.


Come annunciato sarà trasmesso in multipiattaforma sul digitale terrestre, satellite e Internet “Il programma che ci riporterà in onda a partire da giovedì prossimo non sarà la versione povera di Annozero”. Michele Santoro, durante la conferenza stampa di lancio del nuovo settimanale Servizio Pubblico, ci tiene a precisare che ,anche dal punto di vista stilistico, il suo sarà un grande rientro. “Non avrà l’aspetto di un programma minore. C’è grande entusiasmo fra le maestranze degli studios di Cinecittà da dove irradieremo il nostro segnale – aggiunge Santoro – E questo è il segno che Roma, oltre a essere la capitale della politica, è anche il punto nevralgico della produzione di contenuti audiovisivi. Un’energia creativa che, come in Rai, rischia di essere soffocata dal peso e dall’invadenza dei partiti”.

L’istantanea che l’ex conduttore di Rai Due utilizza per raccontare il nuovo studio è una gru, simbolo dei diritti negati e della protesta più estrema, quella che mette a rischio l’incolumità stessa di chi decide di salirci sopra per dare visibilità alla propria battaglia: “In questi ultimi anni tanti italiani e migranti sono dovuti salire sulle gru per riaffermare diritti violati. Ora ci saliamo anche noi perché come loro, la nostra televisione è senza cittadinanza”.

Come annunciato, il segnale di Servizio Pubblico sarà trasmesso in multipiattaforma: sul digitale terrestre con una cordata di emittenti regionali, sul satellite grazie a Sky Tg24 e su Internet sui portali del Fatto Quotidiano, Repubblica e Corriere della Sera. Una scelta crossmediale che il giornalista, citando i casi di Raiperunanotte e di Tuttiinpiedi!, rivendica con orgoglio. L’unico metodo in grado di intercettare lo “sciopero del consumatore televisivo. Che è un fatto”. Secondo Santoro, “ormai anche lo spettatore più pigro usa il telecomando come si usa Internet”, ovvero sceglie cosa guardare e quando farlo. “Un atteggiamento completamente diverso da quando, sonnecchiando sul divano, ci sciroppavamo un palinsesto già scritto dal decisore di turno”.
Al contrario, la tv di Santoro sarà programmaticamente “scomoda al potere”, perché non esiste “servizio pubblico se non è al servizio dei cittadini”. E soprattutto sarà la voce di tutti quelli che pensano che la televisione italiana “faccia schifo”.

Il titolo della puntata del debutto sarà “Scassare la Casta”, fra gli ospiti in studio ci saranno fra gli altri Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, l’imprenditore Daniele Della Valle e il faccendiere latitante Valter Lavitola in collegamento dal Sud America. Gli interventi degli ospiti in studio saranno accompagnati dai servizi e inchieste filmati che hanno reso celebri i programmi di Santoro più una serie di rubriche: dalla “Balla della settimana” di Marco Travaglio, alle tante sorprese che ha in serbo Vauro, fino all’apporto di Giulia Innocenzi che, attraverso Facebook e i social media, darà vita a una serie di sondaggi per sondare le opinioni del popolo di Internet sulle tante questioni che sollevate durante la diretta.

In attesa che giovedì si accendano le telecamere per capire forza e qualità del prodotto di Santoro e company, si può già stilare un bilancio provvisorio dei mesi di gestazione del progetto. Da quando alla festa del Fatto Quotidiano, il giornalista lanciò la sua sfida alla Rai. I video caricati sul sito serviziopubblico.it hanno avuto in poche settimane un milione di visualizzazioni sul sito più un altro mezzo milione su You Tube, ma soprattutto 93mila persone hanno già contribuito alla campagna online versando 10 euro a sostegno del programma.
“Il fatto di aver raccolto quasi un milione di euro di sottoscrizione popolare è il segno che la gente premia quelle iniziative editoriali che non hanno un padrone politico o imprenditoriale”, spiega Cinzia Monteverdi, presidente del Cda di Servizio Pubblico che sottolinea come il modello adottato sia stato quello del Fatto Quotidiano, un organo stampa che ha fatto dell’indipendenza dai potentati la sua cifra stilistica ed editoriale.

“Non solo saremo indipendenti e scomodi – assicura Santoro – Saremo anche l’anello di congiunzione fra le tante piazze in movimento e il Palazzo fermo nella sua autorefernzialità”. Appuntamento giovedì prossimo alle 21.00.

www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/31/michele-santoro-lancia-servizio-pubblico-faremo-una-tv-scomoda-al-potere...
angelico
00lunedì 31 ottobre 2011 21:27
Santoro "scassa la casta"
"La rivolta del pubblico è cominciata"
Il giornalista ha presentato "Servizio pubblico", in onda dal 3 novembre su una multipiattaforma fatta di tv, radio e web. "Sarà una tv che sale sulla gru, una schiaffo al potere che vuole costruire una televisione a sua immagine e somiglianza". Primi ospiti De Magistris e Della Valle. In studio Vauro e Travaglio
Michele Santoro e Sandro Ruotolo (ansa)
ROMA - "Scassare la casta". E' una dichiarazione programmatica il titolo della prima puntata di Servizio pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro 1 che andrà in onda dal 3 novembre su una multipiattaforma fatta di tv, radio e web. Lo ha annunciato il giornalista che ha presentato ufficialmente il talk, aggiungendo che gli ospiti del primo appuntamento saranno l'imprenditore Diego Della Valle e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris "a rappresentare punti di vista diversi su come uscire dalla crisi". "I politici? Se verranno è per cogliere l'opportunità di parlare con un pubblico inconsueto per gli altri talk show". In apertura "una sorpresa di Vauro" e poi Marco Travaglio "racconterà la balla della settimana". Novità del programma, il contatto del pubblico attraverso Facebook. L'attacco al presidente della Rai, Paolo Garimberti: "La smetta di dire fesserie, piuttosto affronti il problema della televisione".

VIDEO L'appello: "Dieci euro per servizio pubblico" 2

VIDEO La Dandini e la censura 3

"Una tv che sale sulla gru". "Quella di Servizio Pubblico è una tv che sale sulla gru. Dal 3 novembre il giovedì sarà una giornata di sciopero contro la tv che ci fa schifo". Così Santoro davanti al pubblico che seguiva la presentazione nell'affollata Sede della federazione nazionale della stampa, a Roma. Al suo fianco, Sandro Ruotolo. "Il tempo delle scelte di palinsesto che cadevano verticalmente sugli spettatori è finito", la trasmissione è "uno schiaffo al potere che vuole costruire una tv a sua immagine e somiglianza, una scelta di disordine culturale. E il destinatario di questo messaggio non è solo il premier ma la politica nel suo insieme. Sono convinto che molti, che erano abituati a subire le scelte di palinsesto in poltrona, stanno già usando il telecomando come si usa internet. Se avremo successo saremo di fronte a un colossale sciopero dei telespettatori italiani, uno sciopero perché la tv che c'è ci fa schifo".

"Giocheremo nel Maracanà". Questa l'immagine scelta da Santoro per annunciare che "sono già più di 93 mila le persone che si sono messe in fila per versare 10 euro" e hanno aderito quindi all'iniziativa lanciata con il sito che porta il nome del programma 4. "Questo ci dà una spinta straordinaria e un grande senso di responsabilità", dice il giornalista, precisando che la sottoscrizione è quindi "vicina al milione di euro".

"Non sono una vittima ma in Italia la censura c'è". Santoro ribadisce di non voler fare "la vittima: sto al centro del ring, ma in Italia la censura c'è". E basta con il dire che il servizio pubblico è uno ed indivisibile: "Il servizio pubblico non può essere esclusivo. E una cosa più divisa della Rai ancora non l'ho vista. Questo presidente della Rai - attacca Paolo Garimberti - dovrebbe smetterla di dire fesserie". E poi "si può perdere Santoro, si può perdere anche la Dandini, ma devi sapere che cosa mandare in onda al posto loro. Se vai in onda con gli animali e lo fai per ragioni extra-aziendali vuol dire che stai subendo delle censure".

Viale Mazzini e gli "epurati". Quanto alla separazione da viale Mazzini, Santoro si è detto convinto che "un'editore sia liberissimo di cacciare Michele Santoro e Serena Dandini a patto però di avere un'alternativa valida da mandare in onda. Non gli annali. La Rai è una delle poche aziende ancora importanti di questo Paese ma se non cambia finirà nella m...". Poi, gli "epurati": "Bisogna avere il coraggio di chiedere perché Celentano e Luttazzi non abbiano diritto di fare tv in Italia. E' una vergogna nazionale che non ci sia scandalo per questi veti. Che credibilità ha la Rai senza satira? Va bene Checco Zalone, ma dobbiamo vedere solo Checco Zalone?".
(31 ottobre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/10/31/news/santoro-2...
angelico
00mercoledì 2 novembre 2011 20:16
Servizio pubblico, domani il debutto
di Santoro sul fattoquotidiano.it Titolo della prima puntata "Azzerare la casta". Gli ospiti in studio, fra cui Luigi De Magistris, Diego della Valle e Paolo Mieli, saranno accolti da una grande scenografia dove l'elemento principale sono le gru. "Dove lavoratori e migranti sono dovuti salire per riaffermare diritti violati", dice il conduttore Il palco di Tuttinpiedi! Domani sera alle 21.00 il fattoquotidiano.it trasmetterà in diretta streaming il debutto di Servizio pubblico, il format televisivo che riporterà in onda Michele Santoro e l’ex squadra di Annozero.

Sarà il primo atto della “rivolta del telecomando”, così come annunciato in conferenza stampa martedì scorso? Per il momento non lo sappiamo, ma le avvisaglie ci sono tutte. A partire dai 100mila telespettatori che si sono autotassati di 10 euro per sostenere la sottoscrizione popolare lanciata dall’ex conduttore Rai. Una raccolta fondi che ha superato ogni più rosea aspettativa. Confermando quello che Santoro dice da tempo, almeno da quando, due anni fa, organizzò a Bologna Raiperunanotte. E cioè che ormai i telespettatori “utilizzano il telecomando come se fosse il mouse del computer”, operando una scelta minuziosa su quali informazioni e prodotti fruire. Come su Internet, appunto. E’ anche per questo che il ritorno sugli schermi della “banda Santoro” sarà rigorosamente in multi-piattaforma: un metodo innovativo di irradiare il proprio segnale che debuttò proprio con l’evento bolognese di due anni fa, trovando, l’anno dopo, la sua consacrazione con Tuttinpiedi!, la trasmissione-kermesse organizzata assieme alle tute blu della Fiom.

Oltre che sul fattoquotidiano.it, il talk sarà trasmesso anche dai portali di Repubblica e Corriere della Sera. E fuori dalla rete, andrà in onda sul satellite con Sky Tg24, in modulazione di frequenza con Radio Capital e sul digitale terrestre grazie a un network di televisioni regionali, capitanate dalla milanese Telelombardia di Sandro Parenzo.

Titolo della prima puntata sarà Azzerare la casta (non Scassare la Casta come annunciato in precedenza) e parteciperanno in studio Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, il patron di Tod’s Diego Della Valle. Assieme a loro un ricco parterre di giornalisti: Mario Mieli, direttore di Rcs Libri, Luisella Costamagna e Franco Bechis. A Mieli sarà affidata l’analisi della situazione, ora “che il tappo è saltato” (come disse a proposito di Berlusconi in una delle ultime puntate di Annozero), mentre i due cronisti avranno il compito di tenere sulla graticola con domande difficili gli ospiti principali. E se si parla di casta, non potevano certo mancare Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, autori dell’omonimo best-seller, che racconteranno tutte le promesse non mantenute dai parlamentari sui tagli alla politica. Presenti anche i giovani indignados, protagonisti delle proteste davanti alla sede della Banca d’Italia, e il faccendiere latitante Valter Lavitola che interverrà in collegamento dal suo buen retiro.

Tuttavia, a fianco degli ospiti, la trasmissione la faranno i pezzi da novanta dell’ex squadra di Annozero: Marco Travaglio, che introdurrà il programma con una striscia intitolata “La balla della settimana” e Vauro con le sue vignette. E poi Giulia Innocenzi, il volto di generazione zero, che quest’anno sarà la testa di ponte fra lo schermo televisivo, Internet e i social network. Non solo con ospiti che provengono dal mondo del web, come Marco Savari, animatore della pagina Facebook “Licenziamo la casta”, ma con veri e propri sondaggi lanciati sul social network che diventeranno argomento di discussione per gli ospiti in studio.

La scaletta sarà arricchita anche da servizi e inchieste filmate che sono sempre stati uno dei punti cardine dei programmi firmati da Santoro. Per la prima puntata è in programma un’intervista a Chiara Danese, la 19enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo sulle notti bollenti nella residenza del premier a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.

Infine l’ideazione scenografica, curata come sempre da Filippo Bartolini, mutuerà l’allestimento di Tuttinpiedi!, dove, alla Villa Angeletti di Bologna, il palcoscenico era sovrastato da tre torri che all’occorrenza si trasformavano in palchi minori per gli interventi di ospiti e co-conduttori. La principale differenza sarà che al posto delle torri ci saranno delle gru. Una scelta non casuale, dato che è stato il simbolo della protesta più estrema di migranti e lavoratori per dare visibilità alle loro battaglie. “In questi ultimi anni tanti italiani e migranti sono dovuti salire sulle gru per riaffermare diritti violati. Ora ci saliamo anche noi perché come loro, la nostra è una televisione senza cittadinanza”, ha detto Santoro.

La gru sarà anche il simbolo per rappresentare in maniera iconografica la mission del nuovo progetto: “Essere l’anello di congiunzione fra le piazze in movimento e il palazzo fermo nella sua autoreferenzialità”. E sulla gru assieme a Santoro e ai suoi ospiti ci sarà anche il sito Internet del Fatto Quotidiano.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/02/servizio-pubblico-domani-il-debutto-di-santoro-sul-fattoquotidiano-it...
angelico
00giovedì 3 novembre 2011 13:53
Michele Santoro torna sullo schermo
"Noi contro la tv che fa schifo"
"Servizio pubblico" da questa sera anche su Repubblica.it. Il programma - 26 puntate più possibili eventi speciali - verrà trasmesso anche su molte reti del digitale terrestre e su tre canali Sky
di LEANDRO PALESTINI
(ansa)
ROMA - "Il giovedì daremo uno schiaffo al potere. Sarà una giornata di sciopero contro la tv che fa schifo". Michele Santoro dà la cifra del suo Servizio Pubblico. Stasera, alle 21, dagli studi di Cinecittà, si parte con un titolo forte, Azzerare la casta: "Il destinatario di questo messaggio non è soltanto Berlusconi, ma la politica nel suo insieme". Definisce "scassatori" gli ospiti Luigi De Magistris e Diego Della Valle: daranno le loro ricette per uscire dalla crisi. Paolo Mieli farà l'analisi politica. In collegamento ci sarà Valter Lavitola, in studio gli indignados. Con l'Italia a un passo dal precipizio, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo ricorderanno le promesse non mantenute dai politici sui tagli alla casta. Sarà intervistata Chiara Danese, la 19enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo sulle notti di Arcore. Interverranno Franco Bechis e Luisella Costamagna.

IL LINK PER SEGUIRE LA TRASMISSIONE SU REPUBBLICA.IT 1

"Bisogna cominciare a usare il telecomando come internet", avverte Michele Santoro, ricordando che il programma poggia su un'ampia piattaforma: la rete di tv territoriali, il satellite (il canale 504 di Sky e tasto active dei canali 500 e 100) e il web. Oltre al sito serviziopubblico.it ci sono quelli di Repubblica, Corriere e il Fatto quotidiano. E, in esclusiva radiofonica, Radio Capital.

"In cassa c'è già un milione di euro". Santoro ha convinto centomila cittadini italiani ad aderire al suo appello "10 euro per Servizio pubblico". Dietro la scenografia fatta di tubi innocenti, c'è una rete di tv regionali che garantirà 110 mila euro a puntata. Alle 26 serate previste si potranno aggiungere puntate speciali. Con l'arrivo del "vice" Sandro Ruotolo, che ha lasciato la Rai, la squadra del glorioso Annozero è in gran parte confermata, salvo Corrado Formigli che il giovedì fa già Piazzapulita su La7 (più in là arriverà Giuliano Ferrara su RaiDue). Ad aprire il talk ci sarà una "sorpresa" di Vauro (oltre le vignette). Poi "la balla della settimana" di Marco Travaglio. Servizio Pubblico andrà in diretta streaming su Facebook e gli spettatori potranno intervenire on line: il sondaggio è a cura di Giulia Innocenzi. Santoro ripete che "la Rai è alla deriva", che "la censura c'è", che Servizio Pubblico mira alla "rivolta" dei telespettatori. E minaccia: "Se vinceremo la scommessa, con il nostro pubblico, ci saranno dei cambiamenti nel panorama televisivo italiano". Domani si vedrà quanti ascoltatori riesce a sottrarre Servizio Pubblico alla "tv omologata".
(03 novembre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/11/03/news/santoro-2...
angelico
00giovedì 3 novembre 2011 21:02
è iniziato!
rossijack
00giovedì 3 novembre 2011 21:32
Sto cercando di sintonizzarmi sul programma ma non riesco,poi mi farai tu un resoconto,ange,vado a nannna che non mi sento per niente bene!
rossijack
00giovedì 3 novembre 2011 21:33
Re:
angelico, 03/11/2011 21.02:

è iniziato!




ma dove?
angelico
00giovedì 3 novembre 2011 21:58
angelico
00giovedì 3 novembre 2011 22:00
La prima puntata andrà in onda domani su Sky e sul digitale terrestre, in Campania al canale 76, Telecapri.


www.salernotoday.it/eventi/santoro-servizio-pubblico-teleca...


[SM=g7349]



angelico
00venerdì 4 novembre 2011 00:36
Michele Santoro torna sullo schermo
"Noi contro la tv che fa schifo"
"Servizio pubblico" da questa sera anche su Repubblica.it. Il programma - 26 puntate più possibili eventi speciali - verrà trasmesso anche su molte reti del digitale terrestre e su tre canali Sky
di LEANDRO PALESTINI
(ansa)
ROMA - "Il giovedì daremo uno schiaffo al potere. Sarà una giornata di sciopero contro la tv che fa schifo". Michele Santoro dà la cifra del suo Servizio Pubblico. Stasera, alle 21, dagli studi di Cinecittà, si parte con un titolo forte, Azzerare la casta: "Il destinatario di questo messaggio non è soltanto Berlusconi, ma la politica nel suo insieme". Definisce "scassatori" gli ospiti Luigi De Magistris e Diego Della Valle: daranno le loro ricette per uscire dalla crisi. Paolo Mieli farà l'analisi politica. In collegamento ci sarà Valter Lavitola, in studio gli indignados. Con l'Italia a un passo dal precipizio, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo ricorderanno le promesse non mantenute dai politici sui tagli alla casta. Sarà intervistata Chiara Danese, la 19enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo sulle notti di Arcore. Interverranno Franco Bechis e Luisella Costamagna.

IL LINK PER SEGUIRE LA TRASMISSIONE SU REPUBBLICA.IT 1

"Bisogna cominciare a usare il telecomando come internet", avverte Michele Santoro, ricordando che il programma poggia su un'ampia piattaforma: la rete di tv territoriali, il satellite (il canale 504 di Sky e tasto active dei canali 500 e 100) e il web. Oltre al sito serviziopubblico.it ci sono quelli di Repubblica, Corriere e il Fatto quotidiano. E, in esclusiva radiofonica, Radio Capital.

"In cassa c'è già un milione di euro". Santoro ha convinto centomila cittadini italiani ad aderire al suo appello "10 euro per Servizio pubblico". Dietro la scenografia fatta di tubi innocenti, c'è una rete di tv regionali che garantirà 110 mila euro a puntata. Alle 26 serate previste si potranno aggiungere puntate speciali. Con l'arrivo del "vice" Sandro Ruotolo, che ha lasciato la Rai, la squadra del glorioso Annozero è in gran parte confermata, salvo Corrado Formigli che il giovedì fa già Piazzapulita su La7 (più in là arriverà Giuliano Ferrara su RaiDue). Ad aprire il talk ci sarà una "sorpresa" di Vauro (oltre le vignette). Poi "la balla della settimana" di Marco Travaglio. Servizio Pubblico andrà in diretta streaming su Facebook e gli spettatori potranno intervenire on line: il sondaggio è a cura di Giulia Innocenzi. Santoro ripete che "la Rai è alla deriva", che "la censura c'è", che Servizio Pubblico mira alla "rivolta" dei telespettatori. E minaccia: "Se vinceremo la scommessa, con il nostro pubblico, ci saranno dei cambiamenti nel panorama televisivo italiano". Domani si vedrà quanti ascoltatori riesce a sottrarre Servizio Pubblico alla "tv omologata".
(03 novembre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/11/03/news/santoro-24330525/?ref...
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 14:50
Santoro, ascolti eccezionali
in televisione share al 14%

Il dato, ancora provvisorio, relativo alle reti televisive regionali è di tre milioni di spettatori. Sul nostro sito 300 mila utenti per "Servizio pubblico". Il primo commento: "Un successone...". Il consigliere Rai Rizzo Nervoi: "Rifletta chi ha cacciato Annozero dalla tv di Stato"
(ansa)
ROMA - Boom di ascolti per la puntata di esordio di Servizio Pubblico 1, il nuovo programma di Michele Santoro andato in onda ieri in prima serata su un network di reti tv regionali, oltre che su un canale della piattaforma Sky e sul web. I primi dati parlano di uno share intorno al 14%, mentre per quanto riguarda il numero di telespettatori sintonizzati sulle reti regionali il dato è di tre milioni. Un dato ufficioso che, sottolineano dalla redazione, potrebbe salire ancora visto che stanno arrivando nuove segnalazioni delle emittenti locali. Grande successo anche sul nostro sito: 300 mila utenti hanno seguito la trasmissione attraverso Repubblica.it. L'"audience" complessiva per quanto riguarda il web, più complicata da calcolare, sarà resa nota più tardi.

C'era molta aspettativa alla vigilia di questa nuova sfida di Santoro e la risposta del pubblico è stata significativa. "Un successone...", il primo commento raccolto tra i collaboratori del giornalista. Un trionfo che riapre anche vecchie ferite all'interno dei vertici della Rai. "Tre milioni di sonori schiaffi a chi ha determinato l'uscita di Michele Santoro dalla Rai", commenta il consigliere di amministrazione della tv di Stato Nino Rizzo Nervo. "Fare il 12% di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste è un risultato eccezionale - aggiunge - ma soprattutto un grave atto d'accusa nei confronti del direttore generale della Rai che senza un voto del Cda si è arrogato il potere di rinunciare ad una risorsa strategica della Rai". "Rifletta anche - conclude Rizzo Nervo - chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico, ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari".

Valutazioni simili arrivano anche da un altro consigliere di amministrazione Rai, Giorgio Van Straten. "Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro - dice - vada al di là delle più ottimistiche aspettative. Quel clamoroso 12% dimostra due cose: la prima è che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda è che la Rai ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro".

Sulla stessa lunghezza d'onda il commento del deputato dell'Udc e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Enzo Carra. "Il successo di 'Servizio pubblico' - afferma -
determina un calo di ascolti delle reti Rai. Il che dimostra quanto sia stata miope ed autolesionista un'azienda che si è privata di una trasmissione così importante".

Soddisfatti del risultato di Santoro i parlamentari Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto), portavoce dell'associazione Articolo21, e Vincenzo Vita (Pd). "Per una volta - affermano in una nota congiunta - ha vinto davvero il 'Servizio Pubblico', si tratta di un risultato senza precedenti, pari al doppio degli ascolti, per fare un solo esempio, raggiunti dal telefilm trasmesso alla stessa ora, su Rai2 in quello spazio che un tempo era occupato proprio da 'Annozero'. Chi ha ideato, prodotto, scelto di partecipare a questo coraggioso esperimento, ha contribuito a scrivere una nuova pagina della tv, anche dal punto di vista industriale, e ha ribadito un sonoro no ad ogni forma di censura e di bavaglio".
(04 novembre 2011)

www.repubblica.it/politica/2011/11/04/news/santoro_giorno_dopo-2...
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 14:54


Santoro fa "Piazzapulita" e batte Formigli su share e audience
Tre milioni di spettatori tv e 500mila sul web. Il nuovo programma del conduttore di Annozero batte La7 che perde 4 punti di share


Roma, 4 nov. (TMNews) - Michele Santoro ha battuto Corrado Formigli. Il programma del "maestro" ha superato per numeri e contatti quello da poco inaugurato dall'"allievo" e anzi, ha sottratto a La7 non pochi punti di share. Sale infatti al 14% il dato di ascolti, ancora provvisorio, totalizzato da Servizio pubblico, il nuovo programma multi piattaforma di Santoro andato in onda ieri sera su emittenti locali e web. Sarebbero tre milioni i telespettatori che hanno seguito il programma in tv. Boom anche su internet, si viaggia verso quota 500 mila contatti unici: solo stamani risultavano 300 mila sul sito di Repubblica, 108 mila su quello del Corriere. Un dato ufficioso che, sottolineano dalla redazione, potrebbe salire ancora visto che stanno arrivando nuove segnalazioni delle emittenti locali.

E' andata peggio del solito per La7 e per il programma Piazzapulita, condotto il giovedì in prima serata da Corrado Formigli, che, seppur abituato a numeri significativi, si è dovuto accontentare di 1.080.000 telespettatori, con il 4,74% share. E pensare che, il 27 ottobre, giovedì scorso, il settimo appuntamento con la trasmissione di approfondimento politico de La7 aveva fatto registrare l'8,32% di share medio, 1,8 milioni di telespettatori e quasi 7,6 milioni di contatti, totalizzando il suo secondo miglior risultato. Giovedì scorso, il programma aveva toccato picchi di 2,4 milioni di telespettatori alle 21.44 e del 14,39% di share (alle 23.51). Per 5 minuti, La7 si era agiudicata il titolo di seconda rete più vista in assoluto. Ma giovedì scorso Santoro non c'era ancora.

Mdr-Cer


www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20111104_133852.shtml
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 15:01
Keep the faith
00venerdì 4 novembre 2011 15:52
Buon pomeriggio a tutti......
ci sono pure io eh.....
anche qui RE dell'OT [SM=g7346]
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 20:12
Re:
Keep the faith, 04/11/2011 15.52:

Buon pomeriggio a tutti......
ci sono pure io eh.....
anche qui RE dell'OT [SM=g7346]




benvenuto ^_^....


questo forum si riempie sempre di piu di pezzi da 90....



.....questo è il polo delle libertà..... [SM=g7483]
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 20:29
Michele Santoro pronto ad Azzerare la casta, questo il titolo definitivo della prima puntata di Servizio pubblico che comincerà questa sera, 3 novembre 2011, alle 21, in streaming e su un network di tv e canali che trovate dopo il salto.
Il programma è in diretta da Cinecittà a Roma e si tratta, senza alcun dubbio, di un evento senza precedenti nella storia della televisione italiana (forse mondiale), preceduto dai due esperimenti Raiperunanotte e Tuttiinpiedi. Un evento senza precedenti non tanto per i suoi protagonisti quanto per le modalità di messa in onda e per la fiducia che Michele Santoro ha saputo raccogliere da parte di quel pubblico cui il Servizio pubblico si rivolge.
Naturalmente, lo seguiremo in liveblogging qui su TvBlog, aperti ai vostri commenti e ad un confronto serrato per capire se Santoro riuscirà nell’impresa non da poco di proporre anche un contenuto senza precedenti (almeno negli ultimi dieci anni di televisione italiana)





Digitale terrestre
A seconda della regione, troverete Servizio Pubblico su
Lombardia - Telelombardia (Ch10)
Piemonte e Val d’Aosta - Telecupole (Ch15) e Videogruppo (Ch18)
Liguria - Primocanale (Ch10)
Trentino Alto Adige - Rttr (Ch10)
Veneto - Telenuovo (Ch11) e Antenna 3 Nordest (Ch13)
Friuli Venezia Giulia - Free (Ch17
Emilia Romagna - Nuovarete s.m. (Ch 73) - Telereggio (Ch 14) - Di.tv (Ch 90) - Telesanterno (Ch18) - Telemodena (Ch15)
Toscana - Rtv (Ch38)
Marche - Tv centro marche (Ch10)
Umbria - Umbria tv (Ch10)
Lazio - Teleroma56 (Ch15) - T9 (Ch13) - Extra Tv (Ch94)
Abruzzo - Rete8 (Ch 10)
Campania - Telecapri (Ch 76)
Molise, Puglia e Basilicata - Telenorba (Ch 10)
Sardegna - Tcs (Ch 13)
Calabria - Videocalabria (Ch10)
Sicilia - Antenna Sicilia (Ch10)


www.tvblog.it/post/29251/servizio-pubblico-ospiti-diretta
rossijack
00venerdì 4 novembre 2011 22:19
Danno anche la replica della prima puntata su qualche canale?
angelico
00venerdì 4 novembre 2011 22:31
Re:
rossijack, 04/11/2011 22.19:

Danno anche la replica della prima puntata su qualche canale?




no solo sul web.....


Servizio Pubblico. “Licenziare la casta”
Riguardate la prima puntata integrale
La replica della prima puntata di Servizio Pubblico del 3 Novembre intitolata “Azzerare la casta”. Ospiti in studio: Luigi De Magistris, Diego Della Valle, mentre il latitante Valter Lavitola parlerà in collegamento dal Sud America, e poi l’intervento di Marco Travaglio e le vignette di Vauro.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/04/servizio-pubblico-azzerare-la-casta-replica...
angelico
00sabato 5 novembre 2011 20:26
Boom Santoro, Freccero: “Lo spettatore paga e comanda e le Santanchè vanno in soffitta” Il direttore di Rai4: "Unico assente a Servizio Pubblico è il berlusconismo. E i politici su sedie di legno sono segno di trattamenti scomodi al potere"Carlo Freccero, direttore di Rai 4, s’incazza soltanto una volta: “Ah, voi non capite una mazza. La sigla, benedetta”.

Che significa?

Michele Santoro e i centomila presentano Servizio Pubblico. Mettiamoci un bel punto, spazziamo il vecchio. Andiamo oltre il nemico, il contraddittorio, il pesetto di maggioranza. Non c’è bisogno di avere la Santanchè o Ghedini. Questa comunità ha rivoluzionato la televisione. Stringiamoci intorno al nuovo, e smettiamola di creare teatrini e presepi con chi dice qualcosa e chi replica col contrario. Abbiamo visto una trasmissione nuova con un modo nuovo.

Senza precedenti?

No. Forse c’è una leggera somiglianza con il “pizzone” di Silvio Berlusconi, il pioniere che spediva il palinsesto per posta e metteva in onda le sue trasmissioni contemporaneamente. La differenza è che Santoro sfrutta la tecnologia, la multi-piattaforma ed è senza editori, invece il Cavaliere era senza legge”.

Cos’è la rivolta del telecomando?

Il superamento di gruppi dominanti che agiscono o con il canone di abbonamento come la Rai o con la pubblicità come Mediaset e La 7. Secondo la logica di consumare la televisione gratis con il rischio di sopportare qualsiasi cosa senza potersi ribellare. Adesso c’è il pubblico che ti chiede di tornare in video, compra un prodotto, quel che vuole, quel che cerca. In nome di chi diffonde la libertà di espressione. Paga volentieri dieci euro come se fosse il dirigente che confeziona il palinsesto. Contribuisce a creare il suo pezzo di presente, ma vuole che sia condotto verso il futuro.

Il “pizzone” ai tempi di Facebook si può allargare?

Ecco, l’interazione è fondamentale. Al gruppo di Santoro si possono aggiungere Luttazzi o la Dandini, ma resta necessario il rapporto con il pubblico, che osserva con attenzione in maniera attiva, non passiva, risponde a domande, vuole risposte. Il sondaggio in tempo reale è uno strumento di democrazia senza luoghi. Come lo studio ampio, semplicemente splendido. Saranno scomode le sedie di legno… Dimostrano il potere che deve sottoporsi a trattamenti diversi. Le gru rappresentano una sospensione, il passaggio verso terre sconosciute, ripulite dal berlusconismo e derivati. I piloni mostrano il cantiere di una società in cambiamento. La scenografia è la metafora del programma. Quel tipo di studio è fuori circuito, fuori campo. Cala un sipario.

Facile, su mister B.?

No, non ci interessa più. Nella televisione di Santoro l’unico assente è il berlusconismo. Nel senso che i suoi costumi sono finiti. Per vent’anni abbiamo raccontano la politica radunando i pro e i contro. Adesso che abbiamo lasciato la terra ferma, e siamo sospesi per capire dove atterrare, Santoro ci apre un paracadute e ci deve trovare un punto di riferimento. Questo manca un po’ a Servizio Pubblico, e deve rimediare.

I giornali vicini a B. scrivono che Santoro senza la polemica è debole.

Sono ancorati al passato. La forza di Santoro sono i centomila. Quelli che con una sottoscrizione volontaria distruggono anni di liberismo commerciale in televisione, fatto di pubblicità e canone Rai, il pedaggio più fastidioso per i cittadini. Forse senza capirlo in profondità, tutto si è modificato. Anche Santoro si è modificato perché questo primo giovedì ci consegna il futuro: i cittadini al centro, i giornalisti e la politica in mezzo e finalmente i politici ai margini perché sono impegnati a trafficare.

Da Il Fatto Quotidiano del 5 novembre 2011

Precedenti di questo articolo

www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/05/lo-spettatore-paga-e-comanda-e-le-santanch-vanno-in-soffitta...
angelico
00domenica 6 novembre 2011 21:06
ARCHIVIO CARTACEO | di Carlo Tecce 6 novembre 2011



Commenta (22)Più informazioni su: Duopolio, Enrico Mentana, Michele Santoro, Rai La7, Servizio Pubblico, Televisione Mentana: “Dopo Santoro gli editori
non sono più i padroni della televisione” Il Direttore del telegiornale di La7: "Servizio pubblico ha cambiato la storia della televisione italiana. Ora il duopolio Rai-Mediaset è davvero finito"Enrico Mentana ha risollevato La 7 con il telegiornale, cercava la spinta definitiva con Santoro: “Mi sarebbe piaciuto avere Michele fra di noi, avrebbe fatto la stessa cosa, più o meno l’ascolto di Servizio Pubblico. Mi rendo conto che, però, così entra nella storia televisiva italiana. É salito sul podio di prima serata senza dover ringraziare noi, Rai, Sky o Mediaset”.

Direttore, l’ha visto giovedì?
Certo. Non potevo mancare.

E Piazza Pulita?
Anche.

Poteri soprannaturali.
No, semplici strumenti di una redazione. Sono rimasto in ufficio per vederli insieme. Non faccio pagelle né confronti. Faccio un commento senza giudicare. Credo che in televisione ci sia posto per tutti.

Cos’è cambiato con Servizio Pubblico?
Il duopolio è in frantumi. Non è più onnipotente. Non decide chi va in onda e chi va a casa. Quando Media-set mi ha cacciato, sono stato a spasso per un anno e mezzo. L’esperienza di La 7 ha dimostrato che si può lavorare anche fuori dal circuito di viale Mazzini e del Biscione. Ma con Santoro facciamo un grosso passo avanti.

Perché?
Lui è stato costretto a lasciare la Rai, può pensare che qualcuno si sia adoperato per tenerlo fuori dai canali tradizionali, ed è riuscito comunque a organizzare una squadra e tornare in tempi brevi. Se un giorno il mercato dovesse impazzire, come a volte capita, si può sempre trovare una via di fuga: assemblare tecnologia ed emittenti regionali e creare un palinsesto che risponde a un tipo di opinione pubblica con una rapporto di fiducia che funziona per l’Auditel e per la pubblicità.

Viene prima il telespettatore e poi il programma?
Davvero Santoro ha presentato Servizio Pubblico assieme a centomila persone, che l’avranno visto, che l’avranno diffuso. I centomila sono i missionari del programma. Non importa dove versi il tuo vino, se nel bicchiere di cristallo o di plastica, ma è necessario che ci sia un gruppo di persone che chiede quel prodotto ed è consapevole che può consumarlo ovunque e in qualsiasi momento. Il particolare è prezioso, può essere sfruttato per tutti noi. Mi viene in mente un’altra similitudine…

Qualcuno dice comunità.
No, io immagino che se puoi pregare anche a casa o dove ti pare, i luoghi di culto, in questo caso Rai o Mediaset, perdono l’esclusività del messaggio. Se c’è gente che si mobilita per ottenere una trasmissione, significa che il duopolio ha perso potere. Non ha più valore il canale, al pubblico interessa la trasmissione.

I telespettatori possono costruirsi la propria televisione?
Santoro ha creato un precedente sapendo che le televisioni generaliste sono un modello superato. All’inizio c’era un canale, e ti accontentavi di qualsiasi cosa, poi arrivano sei o sette reti e allora può selezionare il menù con il telecomando. Adesso puoi chiedere e ricevere quel singolo giornalista o protagonista.

Funziona soltanto per l’informazione?
Anche Fiorello che fa varietà, e dunque si rivolge a un pubblico generalista per eccellenza, potrebbe funzionare con la multi-piattaforma. Il telespettatore può fare il palinsesto che vuole senza sopportare le decisioni di un proprietario-padroni, diventa l’editore principale.

L’interattività, i sondaggi, le opinioni in diretta le piacciono? Non credo che la televisione sia morta, per qualità resta il mezzo primario. La Rete gioca il suo ruolo, ma faccio un discorso di comodità: perché guardare per tre ore un piccolo schermo se puoi accendere un plasma? La televisione è anche condivisione di emozioni, internet è per una fruizione solitaria. Non c’è bisogno di sfoghi personali in Servizio Pubblico, conosci i ragazzi che ti seguono. La cosa più forte di Santoro non è la chiamata referendaria.

E cosa?
É una tavolozza con tanti colori potenti: lo studio, la regia, gli ospiti, i servizi. Stava bene la struttura completa, stava benissimo Santoro. Io volevo trasmettere il suo programma su La 7, gliel’ho chiesto durante il mio telegiornale, mi ha risposto che forse era troppo tardi.

dal Fatto Quotidiano del 6 novembre 2011

www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/06/mentana-dopo-santoro-gli-editori-non-sono-pi-i-padroni-della-televisione...
angelico
00giovedì 10 novembre 2011 19:59
Rubati due trasmettitori di Telelombardia Servizio Pubblico a rischio per 500mila I dubbi di Sandro Parenzo, editore dell'emittente e socio della società che trasmette il programma di Santoro: "Non mi sembra casuale che questo avvenga a poche ore dall'inizio della trasmissione"Sandro Parenzo, presidente di Telelombardia Un furto, mille sospetti. Nella notte tra ieri e oggi sono stati rubati a Roncola, in provincia di Bergamo, due trasmettitori dell’emittente Telelombardia. E fin qui è ‘solo’ cronaca. L’episodio, tuttavia, acquista contorni misteriosi per un motivo ben preciso: la tv che ha subito il danno è una di quelle che trasmettono Servizio Pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro, la cui secondo puntata (dal titolo “Un altro governo”, ospite il presidente della Camera Gianfranco Fini) andrà in onda stasera alle 21. Proprio la strana tempistica del furto è stata sottolineata da Sandro Parenzo, presidente di Telelombardia nonché socio principale della società che produce Servizio Pubblico.

“Non mi sembra casuale che questo avvenga a poche ore dall’inizio della trasmissione di Santoro” ha detto Sandro Parenzo, che al contempo ha assicurato che i tecnici di Telelombardia si stanno adoperando per ripristinare il segnale. Obiettivo? Garantire la visione del programma ai 500 mila telespettatori (da Bergamo al Sud della regione) che a causa del furto delle antenne rischiano di non poter vedere la seconda puntata di Servizio Pubblico.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/10/rubati-trasmettitori-telelombardia-servizio-pubblico-rischio-500mila...
angelico
00giovedì 10 novembre 2011 22:33


angelico
00venerdì 11 novembre 2011 15:17
Santoro, seconda puntata
oltre due milioni di spettatori
"Servizio pubblico" in onda in multipiattaforma registra audience simili al primo appuntamento, con un lieve calo. I dati Auditel arrivano im ritardo, polemica in vigilanza Rai
(ansa)
ROMA - La seconda puntata di 'Servizio pubblico' di Michele Santoro è stata vista da 2.633.00 con il 10.42% di share. Quindi rispetto alla prima puntata che era stata vista da 2.838.000 spettatori con il 12,03% di share si registra quindi un calo dell'1,6%, dovuto probabilmente all'incidente con i ripetitori di Telelombardia.

Rao: "Ritardo Auditel inaccettabile". il Capogruppo dell'Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao, si scaglia contro il sistema Auditel: "Non è la prima volta che senza apparente motivazione si registrano problemi e gravi ritardi nella pubblicazione dei dati d'ascolto tv".
"E' anomalo che i soci di maggioranza del consorzio Auditel, Rai, Mediaset e le altre televisioni private - prosegue Rao -, non si chiedano il perchè di un ritardo quanto mai sospetto in una giornata come quella di oggi, in cui c'è grande attesa per il risultato della seconda puntata del programma di Santoro, andata in onda in multipiattaforma. Un sistema che vuole essere attendibile, affidabile e realmente terzo non può causare disservizi di questa entità, senza fornire alcuna spiegazione. Ormai è chiaro che il sistema, che peraltro non si è adeguato alle novità delle piattaforme televisive, è datato e va cambiato per non alimentare legittimi sospetti".
(11 novembre 2011)

www.repubblica.it/politica/2011/11/11/news/santoro_seconda_puntata_oltre_due_milioni_di_spettatori-2...
angelico
00giovedì 17 novembre 2011 14:57
Trento, attentato ai ripetitori tv di Rttr
Emittente che trasmette ‘Servizio pubblico’ Sul Monte Calisio un ordigno incendiario ha danneggiato anche i tralicci tv che permettevano ad una parte della città di Trento e provincia di seguire la trasmissione di Michele Santoro. La Digos indaga sull'area anarco insurrezionalista. Il direttore della tv locale al Fatto.it: "Un grave danno per noi, stavamo facendo ascolti record grazie al programma del giornalista salernitano"I ripetitori radio sul Monte Calisio Attentato incendiario ieri notte sul Monte Calisio (a nord di Trento) ai danni di alcuni ripetitori per telecomunicazioni. Una centralina è andata distrutta. Si tratta di apparecchiature che trasmettono anche il segnale dell’emittente regionale trentina Rttr. Rttr è l’emittente tv che trasmette ‘Servizio Pubblico’, il programma condotto da Michele Santoro. “Sono stati ritrovati due ordigni incendiari, uno di questi è stato disinnescato” dichiara a ilfattoquotidiano.it il direttore generale di Rttr, Valerio Gallorini. Che aggiunge: “Visti i danni ingenti, non potremo garantire la visione del programma di Santoro per una parte della città di Trento e della provincia”. La polizia scientifica e la Digos sono al lavoro, si indaga sull’area anarco insurrezionalista visto che su un box sotto il ripetitore è stata trovata la scritta: “Solidarietà agli arrestati di Roma”, il riferimento è agli incidenti del 15 ottobre scorso nella capitale.

“Negli ultimi 20 anni – continua Gallorini – non è mai accaduto nulla del genere, spero che gli inquirenti facciano luce al più presto sull’attentato”. Rttr ha realizzato ascolti record come emittente regionale, ascolti che sono sono addirittura saliti con l’ultima puntata di Santoro. “Siamo saliti dal 14,71 % della prima puntata – afferma Gallorini – al 16,47% della seconda che per noi è uno share incredibile che mai ci saremmo aspettati, oggi – conclude – con questo danno rischiamo di scendere di qualche punto”.

La scorsa settimana era toccato – ancora una volta a poche ore dalla trasmissione della puntata di ‘Servizio Pubblico’ – ai ripetitori di Roncola Alta nel Comune di Almenno San Bartolomeo (provincia di Bergamo). In quel caso la centralina del box che conteneva la strumentazione tecnlogica era stata danneggiata ed era stata portata via una parte essenziale delle apparecchiature, rubate. Telelombardia è l’emittente con minuto medio più alto nelle prime due puntate di ‘Servizio Pubblico’. Il presidente di Telelombardia, l’editore Sandro Parenzo, aveva dichiarato alla stampa: “Non mi sembra casuale che questo sia avvenuto a poche ore dall’inizio della trasmissione di Santoro” e aveva aggiunto “sono stati lasciati senza segnale tv 500mila potenziali telespettatori della rete locale” e ancora “un danno economico pesante per noi, costituito più dalla mancata visione del programma da parte di un grande numero di utenti, più che dal furto del materiale. I dati Auditel – aveva concluso Parenzo – sono stati falsati da questo fatto, con conseguenze anche dal punto di vista pubblicitario”.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/17/trento-attentato-incendiario-ripetitori-rttr-emittente-trasmette-servizio-pubblico...
angelico
00sabato 19 novembre 2011 14:48
Santoro-Sortino, guerra sugli «attentati»
L'inviato di «Piazzapulita» accusa: «La panzana dei ripetitori usata per pubblicità a scapito dei concorrenti»


Michele Santoro e Alessandro Sortino
MILANO - Quando l'allievo attacca il maestro. E il maestro si prepara a querelarlo. È scontro - e non solo di audience - tra Servizio pubblico, la trasmissione di Michele Santoro diffusa via web e attraverso un network di piccole emittenti sparse su tutto il territorio nazionale; e Piazzapulita, il programma de La7 condotto da Corrado Formigli, uno dei «Santoro boys» ai tempi di Moby Dick, Raggio Verde e Sciuscià. Formigli, in realtà, in questa vicenda è un po' ai margini perché ad aprire le ostilità contro l'ex giornalista Rai non è stato lui, bensì il suo inviato di punta, Alessandro Sortino, ex volto delle Iene, che lasciò la trasmissione di Mediaset dopo le polemiche per un servizio su Mastella. L'oggetto del contendere sono i presunti attentati che avrebbero minacciato la messa in onda del programma di Santoro, in particolare quello ai ripetitori sabotati in Trentino che, per alcune ore, si era pensato fossero un tentativo di boicottaggio del giornalista Rai. E contro il quale lo stesso Santoro aveva preso duramente posizione. Le indagini dei carabinieri hanno poi evidenziato che non si era trattato di un'azione contro il programma. Una «panzana», secondo Sortino, che «è servita a fare pubblicità a Servizio Pubblico a scapito dei concorrenti».
LE ACCUSE E LO SHARE - Sortino le sue recriminazioni le ha affidate alla propria pagina Facebook, dove viene riportato che «per la seconda settimana Piazzapulita subisce un attentato di carattere pubblicitario a poche ore dalla trasmissione». E l'attentato mediatico, nella fattispecie, sarebbe stata proprio la notizia degli attacchi ai ripetitori - poi rivelatasi un'azione dimostrativa degli anarco-insurezionalisti in solidarietà ai black block fermati dopo gli scontri del 15 ottobre a Roma. Notizia, questa, citata anche dalle agenzie e riportata da Sortino. Che, appunto, ci ha poi aggiunto il suo carico personale bollando come «panzana» la notizia che però era servita a Servizio pubblico per lanciare un tam tam mediatico che aveva di fatto acceso i riflettori su Santoro e distolto l'attenzione dal programma della 7. Una situazione, questa, confermata anche dall'audience: nonostante un calo degli ascolti, Santoro avrebbe comunque raccolto 2.380.000 spettatori e circa il 12% di share, a fronte di un 5% della trasmissione concorrente. Ma per l'ex Iena si è trattato di un clamore ingiustificato e la notizia degli attentati ai ripetitori sarebbe di fatto servita come promo per Servizio pubblico dopo quella della settimana precedente del furto di due antenne di Telelombardia, una delle emittenti che rilancia il programma.

LA REPLICA DI SANTORO - Le parole di Sortino, rilanciate da diversi blog e siti Internet, non sono piaciute a Santoro che ieri in serata ha fatto sapere appunto di essere pronto a sporgere querela. E che tramite un legale, l'avv. Paola Rizzo, ha spiegato su Dagospia (uno dei siti che aveva diffuso la notizia riportando un articolo di Gq) che la sua redazione aveva semplicemente commentato a caldo un episodio che suonava anomalo proprio perché associabile a quello della settimana precedente. Resta ora da vedere se dopo il botta e risposta via web la vicenda finirà davvero in un'aula di tribunale.

Redazione Online
19 novembre 2011 | 13:17


www.corriere.it/spettacoli/11_novembre_19/santoro-sortino-scontro-ripetitori_ef4dfa40-12a6-11e1-b297-12e8887ffe...
angelico
00giovedì 24 novembre 2011 20:50
Rubati ricevitori e ponti radio delle tv locali
Ma il boicottaggio di Servizio Pubblico fallisce Rientrato il problema tecnico per Telecentro, Telesanterno e di Telestense, che almeno fino al tardo pomeriggio di oggi non potevano essere visti. Santoro andrà regolarmente in onda e potrà essere seguito anche dagli emiliano romagnoli alle 21Colpite alcune delle televisioni che in Emilia Romagna trasmettono “Servizio pubblico”, il programma di Michele Santoro in onda sul digitale terrestre e via Internet, che questa sera alle 21 tornerà con una puntata intitolata “Punire i corrotti”. Erano da poco passate le 3 e mezza della scorsa notte quando una serie di emittenti regionali ha smesso di essere ricevuta. Si tratta di Telecentro, Telesanterno e di Telestense, che almeno fino al tardo pomeriggio di oggi non si sono potute vedere. Con loro problemi anche per Canale 24. Dai primi accertamenti, risulta che siano stati rubati un ponte radio e i ricevitori delle emittenti, che si trovano in provincia di Modena, a Monfestino, nel comune di Serramazzoni.

La conferma di Flavio Bighinati, a capo del gruppo Telesanterno-Telecentro, è arrivata subito: “Sì, la notizia è vera. Hanno colpito i nostri ricevitori, ma abbiamo ripristinato il servizio”. I responsabili dei canali coinvolti stanno inoltre andando in queste ore dai carabinieri per sporgere una denuncia. Di certo coloro che hanno colpito nel corso della notte sono andati a colpo sicuro: a Monfestino c’è una fitta concentrazione di ripetitori televisivi, ma non solo. Ci sono anche i ponti radio di vigili del fuoco e del 118, che non risultano però danneggiati.

Sulle motivazioni che possano aver portato all’azione non ci sono ancora ipotesi ufficiali. Ma il sospetto è che la trasmissione di Santoro possa avere a che fare con quanto avvenuto, dato che l’incursione di Monfestino si accoda a un’altra avvenuta alla vigilia del battesimo del “terzo canale” del giornalista che, lasciata la Rai e rifiutata la proposta di La7, ha optato per un’informazione self-made sfruttando la rete e i circuiti delle televisioni locali che trasmettono sul digitale terrestre.

Era accaduto il 10 novembre, quando erano stati rubati a Roncola, in provincia di Bergamo, due trasmettitori di una televisione milanese. E in proposito aveva detto Sandro Parenzo, presidente del Telelombardia, l’emittente che, con i suoi 500 mila telespettatori, fa parte del network che trasmettere Santoro ed è socio della realtà aziendale che produce “Servizio pubblico”: “Non mi sembra casuale che questo avvenga a poche ore dall’inizio della trasmissione di Santoro”. Una settimana più tardi, il 17 novembre, si è temuto il bis in Trentino Alto Adige, per quanto verifiche più approfondite abbiano poi evidenziato che a essere colpite erano state frequenze di emittenti che con Santoro non c’entravano.

Vista l’esistenza di un precedente, è ancora presto per ipotizzare un sabotaggio seriale alla trasmissione, ma rimane il fatto che i bersagli lombardi ed emiliani sono accomunati in parte da “Servizio pubblico”. Saranno gli inquirenti a dire, non appena avranno elementi, se questa prospettiva può essere fondata. Fonti interne ai carabinieri, però, avvertono anche del rischio ricettazione perché materiale del genere può essere rivenduto all’estero, soprattutto nei Balcani e in altre zone dell’est europeo, dove c’è richiesta di infrastrutture per le trasmissioni televisive.

Ospiti della puntata di stasera di Servizio Pubblico saranno Maurizio Landini della Fiom Cgil, l’onorevole Santo Versace, il giuslavorista Michele Tiraboschi e i giornalisti Marco Lillo del Fatto quotidiano e Massimo Mucchetti del Corriere della Sera. Corruzione politica, appunto, come argomento portante, con la questione Finmeccanica, Enav e Selex in primo piano. E il tentativo dello staff di Santoro sarà quello di ripetere il risultato della settimana scorsa, con 2,4 milioni di telespettatori e uno share del 10%. Partita con il 14% della prima puntata e con il 12 della seconda, si sta infatti assestando su un pubblico stabile, depurato dall’effetto novità del debutto.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/24/rubate-antenne-telesanterno-telecentro-rischio-servizio-pubblico-santoro...
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