Padre Fedele è impotente

Ma una rumena lo accusa di violenza
Dopo le numerose deposizioni di donne molestate da Padre Fedele Bisceglia, l'ultima quella di una rumena a "Striscia la notizia", la difesa passa al contrattacco. L'avvocato del francescano ha dichiarato che il suo assistito è impotente, per una patologia alla prostata che lo affligge da tempo. Un particolare che potrebbe smontare clamorosamente l'accusa di violenza sessuale ai danni di una suora.


"In realtà - ha affermato l' avvocato Tommaso Sorrentino - non può avere rapporti sessuali perché impotente. Devono proprio spiegarmi, quindi, la fondatezza dell'accusa che gli viene contestata". Un'accusa pesante, di violenze sessuali singole e di gruppo, compiute ripetutamente, in complicità con il suo segretario, Antonio Gaudio, su una religiosa che per circa un anno ha lavorato nell'Oasi francescana, struttura fondata da padre Fedele che ha ospitato centinaia di immigrati e poveri senza fissa dimora.

Tra le donne accolte dal centro, alcune hanno rilasciato testimonianze choc. Come Lucika, una rumena che al tg satirico di Mediaset ha raccontato: "L'ho conosciuto come un bravo sacerdote, mi ha ospitato, però aveva una strana attitudine: voleva baciarmi, mi voleva toccare. Quando gli ho detto che volevo andare via ha chiuso la stanza e mi ha violentato."

Ma il legale di Padre Fedele si dice pronto a dimostrare la fondatezza delle sue affermazioni esibendo al sostituto procuratore della Repubblica, Claudio Curreli, il magistrato che coordina l' inchiesta, un certificato del medico che attesta la disfunzione sessuale. Inoltre Sorrentino, insieme a Eugenio Bisceglia, altro difensore nonché nipote del frate, sta anche verificando un'ipotesi di complotto.

Secondo ila difesa, qualcuno avrebbe potuto inventarsi tutto per mettere fuori gioco padre Bisceglia e impossessarsi dell'Oasi francescana, con l'allettante giro d'affari che essa catalizza. Si tratterebbe di cifre rilevanti. Per accertare queste supposizioni hanno assunto uno dei più noti criminologi italiani, Francesco Bruno.

La scabrosa vicenda del frate, che ora ha lasciato il carcere per gli arresti domiciliari al convento di Belvedere Marittimo, tende quindi ad assumere sempre più i contorni di un giallo.

i soliti preti