Montezemolo: “Noi forse al voto nel 2013. No ad alleanze gattopardesche”

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angelico
00venerdì 20 aprile 2012 20:26
Intesa Berlusconi-Montezemolo. Nasce il partito Pdl-Italia Futura
Venerdì, 20 aprile 2012 - 16:14:00

L'annuncio è roboante. Ma solo tra 17 giorni sapremo la verità. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha infatti dichiarato che dopo le elezioni amministrative annuncerà insieme all'ex premier Silvio Berlusconi "la più grossa novità della politica italiana, che ne cambierà il corso nei prossimi anni". Nel Palazzo tutti si chiedono a che cosa si riferisca l'ex ministro della Giustizia. Affaritaliani.it, dopo aver parlato con fonti qualificate del Centrodestra, è in grado di anticipare che la "grossa novità" annunciata da Alfano è la creazione di una nuova formazione politica tra il Cavaliere e Luca Cordero di Montezemolo. In sostanza, si tratta di una fusione tra il Popolo della Libertà e la fondazione 'Italia Futura'.

Il presidente della Ferrari si è avvicinato a Berlusconi nelle ultime settimane, dopo l'addio dell'ex premier alla Lega e la sua scelta di sostenere pienamente e convintamente il governo dei tecnici guidato da Mario Monti. Qualche giorno dopo Pasqua c'è stato anche un incontro segreto tra il Cav e LCdM a Roma e i due ormai si sentono costantemente al telefono. Ma non tutti nel Pdl gradiscono la svolta di Alfano. Gli ex Alleanza Nazionale, già sul piede di guerra per l'appoggio incondizionato al Professore, sono pronti ad abbandonare Berlusconi nel momento in cui ci sarà l'alleanza con il numero uno della Rossa. La Russa, Gasparri, Matteoli, Corsaro, la Mussolini e molti altri se ne andranno sbattendo la porta, con l'obiettivo di ricostituire una forza di destra nazionale che si rifaccia all'esperienza di An.

affaritaliani.libero.it/politica/berlusconi-montezemolo200412.html?re...

angelico
00mercoledì 23 maggio 2012 13:11
“Se Italiafutura deciderà di presentarsi alle elezioni 2013, lo farà rispettando i propri valori e le aspettative di autentico rinnovamento di chi vi ha preso parte. Non siamo interessati ad alleanza gattopardesche”. Lo scrive il presidente di Italiafutura, Luca Cordero di Montezemolo, in una lettera al Corriere della Sera, rispondendo all’invito del quotidiano di via Solferino di chiarire la posizione dell’associazione rispetto allo scenario politico. “Italiafutura -spiega- non è un partito, bensì un’associazione che interviene nel dibattito politico con analisi e proposte. Dare spazio e diritto di tribuna a idee e persone nuove: questo è dal primo giorno e ancora oggi il nostro obiettivo e il cuore della nostra attività”.

Poi aggiunge che Italiafutura “potrebbe anche diventare nei prossimi mesi un movimento politico a tutti gli effetti e presentarsi alle elezioni del 2013. Questa svolta la discuteremo insieme alle tante persone che sono parte attiva dell’associazione e che dovrebbero fare la scelta, non facile, di mettersi in gioco intraprendendo un nuovo percorso di vita. In quella sede discuteremo anche di leadership”. “Su questo punto -rimarca- voglio essere ancora una volta molto chiaro: non ho mai pensato che un mio eventuale ingresso in politica possa fare alcuna significativa differenza per il Paese. La situazione dell’Italia è tale da richiedere il passo in avanti di una nuova classe dirigente e forse di una nuova generazione (visto il disastro combinato dalla nostra), non di questo o di quel presunto superuomo”.

Montezemolo ribadisce poi di non essere interessato “ad alleanze gattopardesche nè a fare da paravento a operazioni di finto rinnovamento che siano ispirate alla filosofia del ‘tutto cambi affinchè niente cambì. Anche per questo -sottolinea il presidente di Italiafutura- nei giorni scorsi, abbiamo tenuto a smentire, in maniera netta e categorica, che vi siano in corso colloqui con questo o quel partito. Ciò non vuol dire mantenere ‘tutto sul vago’. Sappiamo con certezza in quale campo ideale militiamo”.

Secondo Montezemolo “la risposta alla sempre più drammatica sofferenza di tanti lavoratori e produttori si trovi aumentando le occasioni di mobilità sociale, piuttosto che ingessando ulteriormente il Paese, a scapito in particolare delle donne e dei giovani. Pensiamo che la retorica della ricchezza individuale e dei ristoranti pieni abbia danneggiato la forza persuasiva di un’agenda di crescita e sviluppo, che deve invece mettere al centro il lavoro, il merito e il dinamismo dell’iniziativa produttiva. Abbiamo insomma un’incrollabile fiducia nelle capacità individuali degli italiani, che dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter realizzare le proprie aspirazioni e capacità”. Per questo, scrive ancora il presidente dell’associazione, “indipendentemente da un nostro futuro e diretto impegno elettorale, lavoriamo per aprire un cantiere progettuale di tutte le forze sociali, culturali e politiche che si riconoscono nella stessa visione ideale. In assenza di un progetto credibile che sappia unire tutte le forze riformiste -conclude- milioni di italiani e una porzione significativa delle migliori energie del Paese rimarranno senza rappresentanza, dando spazio a populismi demagogici e distruttivi”.

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