Memorie di geisha

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Giusitta
00lunedì 19 dicembre 2005 15:05
di Rob Marshall

"...il giorno che capimmo che mia madre non sarebbe sopravvissuta,
mio padre ributtò il pesce in acqua,
quel giorno soffrimmo la fame,
per farci capire cos'è la mancanza, ci disse..."

magico, incantevole, misterioso...

..kiara
00lunedì 19 dicembre 2005 15:23
Re:

Scritto da: Giusitta 19/12/2005 15.05
di Rob Marshall

"...il giorno che capimmo che mia madre non sarebbe sopravvissuta,
mio padre ributtò il pesce in acqua,
quel giorno soffrimmo la fame,
per farci capire cos'è la mancanza, ci disse..."

magico, incantevole, misterioso...



Io tempo fa lessi il libro che era meravigliso...
e in genere ho sempre timore di vederne il film perchè perde sempre molto.. lo consigli comunque?
Giusitta
00lunedì 19 dicembre 2005 15:27
io purtroppo il libro non l'ho letto,
in genere anche io ho sempre lo stesso timore,
quindi non mi sento di spingerti ad andare a vederlo
anche se l'ho trovato incantevole...

dianne
00lunedì 19 dicembre 2005 16:33
Giusi, se hai occasione leggi il libro, è davvero formidabile.
Il film non l'ho visto ma spero di riuscire ad andare.
marco83p
00lunedì 19 dicembre 2005 16:40
sconsiglio la visione.
un'americanata nascosta dietro i colori d'oriente.

bravi attori, bella scenografia.

brutta fotografia, regia inutile.

tuttavia trovo che dal soggetto si sarebbe potuto trarre un bel film. saluti e baci
:Bacco:
00mercoledì 8 febbraio 2006 12:08
Le memorie di una (ba)geisha
Sì, è vero: il fascino e la potenza dell'estetica della
figura della geisha sono innegabili e magnifiche
Ma un film, aldilà che sia una trasposizione
bibliografica, deve raggiungere come sensibilità,
un pari livello, a mio avviso.
E questo non ce la fa.
Mentre lo vedevo mi rendevo conto che è troppo
didascalico, come una rassegna delle virtù
e del magico mistero delle geishe e del Giappone
ombroso di inizio '900, un po' decadente.
In effetti l'atmosfera era quella, i concetti e il
modo di vivere questo mondo sono quelli, però è troppo
tutto gettato sulla faida per giungere al posto di
primadonna. La scuola e la dura preparazione sanno più
di ragazzo dal kimono d'oro, che non di lanterne rosse,
per usare un'iperbole.
Non ce la fa e davvero ogni tanto sale a galla
quel troppo "americanismo" da film di hollywood.
Nonostante tutto è un film vedibile e abbastanza
avvincente, non è un "polpettone", ecco.
E' una vetrina, abbastanza becera, con riferimenti diretti
e scenette esplicatorie tipo quella del tizio che si schianta
con la bici al solo sguardo delal maiko.
Aggiungiamoci anche un po'di melassa finale,
che si potevano evitare...vabbè di sicuro
sarà meglio il libro (che estraevano a sorte
in regalo e ho mancato di un numero! [SM=g27814] )
Ulteriore appunto: le attrici sono palesemente CINESI!
E questo già di partenza è un grave errore. Senza togliere
nulla alla resa della recitazione mettere pure Ziyi Zhang
è l'errore più grosso che si poteva compiere.
La protagonista di una storia del genere dovrebbe essere
una giapponese
, non la cinese più famosa del momento al mondo,
senza contare che fa la sua bella differenza fisicamente e
poi sinceramente questa ha rotto di comparire in ogni film
asiatico che approda dalle nostre parti. Sembra che oramai
ogni produzione dell'est la debba associare alla sua faccia.
Un momento emozionante è la danza nel teatro.
Le scenografie belle, ma il più delle volte troppo pompate
e al limite dello stucchevole.
Dialoghi e comportamenti troppo occidentalizzati.

[Modificato da :Bacco: 08/02/2006 12.09]

bb2004
00mercoledì 8 febbraio 2006 13:49
io mi son lasciata trasportare dalle immagini
e ha avuto su di me un effetto rilassante

sentivo gli odori, avrei voluto accarezzare tutto [SM=g27819]

(del resto i kimoni e i bagni rituali sono tra le mie fissazioni)
bb2004
00mercoledì 8 febbraio 2006 14:08
Re: Le memorie di una (ba)geisha

Scritto da: :Bacco: 08/02/2006 12.08
Sì, è vero: il fascino e la potenza dell'estetica della
figura della geisha sono innegabili e magnifiche
Ma un film, aldilà che sia una trasposizione
bibliografica, deve raggiungere come sensibilità,
un pari livello, a mio avviso.
E questo non ce la fa.
Mentre lo vedevo mi rendevo conto che è troppo
didascalico, come una rassegna delle virtù
e del magico mistero delle geishe e del Giappone
ombroso di inizio '900, un po' decadente.
In effetti l'atmosfera era quella, i concetti e il
modo di vivere questo mondo sono quelli, però è troppo
tutto gettato sulla faida per giungere al posto di
primadonna. La scuola e la dura preparazione sanno più
di ragazzo dal kimono d'oro, che non di lanterne rosse,
per usare un'iperbole.
Non ce la fa e davvero ogni tanto sale a galla
quel troppo "americanismo" da film di hollywood.
Nonostante tutto è un film vedibile e abbastanza
avvincente, non è un "polpettone", ecco.
E' una vetrina, abbastanza becera, con riferimenti diretti
e scenette esplicatorie tipo quella del tizio che si schianta
con la bici al solo sguardo delal maiko.
Aggiungiamoci anche un po'di melassa finale,
che si potevano evitare...vabbè di sicuro
sarà meglio il libro (che estraevano a sorte
in regalo e ho mancato di un numero! [SM=g27814] )
Ulteriore appunto: le attrici sono palesemente CINESI!
E questo già di partenza è un grave errore. Senza togliere
nulla alla resa della recitazione mettere pure Ziyi Zhang
è l'errore più grosso che si poteva compiere.
La protagonista di una storia del genere dovrebbe essere
una giapponese
, non la cinese più famosa del momento al mondo,
senza contare che fa la sua bella differenza fisicamente e
poi sinceramente questa ha rotto di comparire in ogni film
asiatico che approda dalle nostre parti. Sembra che oramai
ogni produzione dell'est la debba associare alla sua faccia.
Un momento emozionante è la danza nel teatro.
Le scenografie belle, ma il più delle volte troppo pompate
e al limite dello stucchevole.
Dialoghi e comportamenti troppo occidentalizzati.

[Modificato da :Bacco: 08/02/2006 12.09]





[SM=g27823] bacco azz potresti fare il critico cinematografico
io non sono obbiettiva me ne rendo conto
resto sempre affascinata dalla grazia, dalla delicatezza
(di qs ce n'era, per me)

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