Lino Banfi torna nonno Libero ''Anche Napolitano è un fan''

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angelico
00venerdì 18 novembre 2011 22:56
Lino Banfi torna nonno Libero
''Anche Napolitano è un fan''
Intervista con l'attore per i suoi 50 anni di carriera. Da Totò alle commedie sexy, dal suo centesimo film al Medico in famiglia. ''Tornerò in qualche puntata, me l'ha chiesto anche il presidente della Repubblica''
di CHIARA UGOLINI
Lino Banfi

ROMA - Nel suo studio non c'è più posto. Sotto le locandine (Ricchi, ricchissimi praticamente in mutande, Pappa e ciccia, Al bar dello sport) ci sono quattro Telegatti, il premio Gay Village (a cui tiene molto), le fotografie con i Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, uno scatto con Totti all'epoca dell'Allenatore del Pallone 2 e persino una sua immagine vestito da Papa ("era per una fiction ma poi hanno scelto un attore straniero'').

LA VIDEOINTERVISTA 1

Lino Banfi è tutto questo e molto altro ancora. Ha costruito la sua prima popolarità con le commedie sexy degli anni Settanta - molto criticate all'epoca e poi sdoganate negli ultimi anni con tanto di retrospettiva alla Mostra del Cinema di Venezia con padrino Quentin Tarantino - ed è entrato nelle case di tutti gli italiani con sei serie di Un medico in famiglia e ora, a grande richiesta, sta per tornare come Nonno Libero. "Anche il nostro caro presidente me l'ha chiesto: 'Nonno Libero non lo fa più?' Vedrò di incastrare gli altri miei impegni per esserci se non in tutte le puntate almeno nella metà".

Il "Primo Piano sull'Autore" di Assisi quest'anno è dedicato a Lino Banfi, con la proiezione di una selezione dei suoi film (L'allenatore nel pallone e Cornetti alla crema tra gli altri) e l'incontro con gli studenti dell'Università per stranieri di Perugia in occasione dei suoi 50 anni di carriera e dei 75 anni, compiuti lo scorso luglio.

Un'occasione per rivedere tutta la sua carriera, da quando lasciò il seminario ad Andria per andare a Milano e iniziare la gavetta nel varietà ("anni difficili, ma importantissimi"), all'incontro con Totò ("è grazie a lui che mi chiamo Lino Banfi''), alla prima esperienza di cinema ("facevo il militare ad Arma di Taggia e tra l'affitto dello smoking e il pulman per Sanremo per fare la comparsa ci ho rimesso''), alle conduzioni televisive degli anni Ottanta fino alla consacrazione con le fiction.

"Ho diversi progetti con RaiUno, ma quest'anno arriva anche il mio centesimo film: Buona giornata dei fratelli Vanzina, un film a episodi in cui interpreto un senatore di centro destra". Sul mobile affollatissimo c'è anche un busto di Marlon Brando vestito da Padrino: "Mi piacerebbe fare ancora un ruolo da cattivissimo, come quello. Chissà se ce la farò...".
(17 novembre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/11/17/news/banfi-2...
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