Letizia Moratti(ex sindaco di Milano) rinuncia alla tessera del Pdl

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angelico
00mercoledì 23 novembre 2011 23:57
Moratti rinuncia alla tessera del Pdl
Mantovani: "Non ha riconoscenza"
L'ex sindaco ha rinunciato alla tessera. "Il coordinatore regionale del partito va giù duro
"Ci sono regole da rispettare. Forse la sua adesione era motivata solo dalla candidatura"
di ANDREA MONTANARI
Letizia Moratti e Silvio Berlusconi
Letizia Moratti lascia il Pdl. Dopo mesi di voci, accuse, segnali di fumo e prese di distanze è arrivato il punto di non ritorno. L’ex sindaco non ha rinnovato la tessera del Popolo della Libertà. I termini sono scaduti lo scorso 31 ottobre e i risultati ufficiali non ci sono ancora, ma il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, conferma: «Il nostro movimento è un’associazione e come tutti i partiti ha delle regole. Chi aderisce è tenuto a rispettarle. Chi non lo fa credo che dovrebbe almeno dimostrare un debito di riconoscenza. Mi dispiace, ma se Letizia Moratti ha deciso di non rinnovare la tessera forse l’aveva anche preannunciato costituendo un gruppo per conto suo a Palazzo Marino. L’adesione al Pdl come non è stata una precondizione per ottenere una candidatura non può esserlo nemmeno dopo. È solo una libera scelta».

Parole dure, che fanno capire che la scelta della Moratti era stata messa in conto da tempo. E oggi non viene certo giudicata come frutto di una semplice distrazione. Gelida, ma anche indifferente sembra sia stata anche la reazione di Silvio Berlusconi. Del resto, la Moratti nelle ultime settimane non aveva partecipato né alla maratona notturna in consiglio comunale per il via libera alla vendita di Sea e Serravalle e nemmeno al voto per lo stop al Pgt varato quando era lei il sindaco. Lasciata sola dal Pdl, dopo l’ultimo incontro con il segretario nazionale Angelino Alfano a fine luglio con l’impegno mai rispettato di rivedersi a settembre, la Moratti ha cercato di trovare una sponda prima nel presidente della Camera, Gianfranco Fini, poi in Luca di Montezemolo e infine nel leader udc Pierferdinando Casini. Una ridda di voci su telefonate e incontri sempre smentiti.

Nessun contatto formale, invece, né con Berlusconi e nemmeno con il coordinatore regionale del Pdl Mantovani. Anche perché la scelta dell’ex sindaco di costituire un proprio gruppo a Palazzo Marino — fanno sapere fondi vicine all’ex premier — era stata interpretata come la forma più palese di disimpegno. Per uno strano scherzo del destino, la Moratti aveva ricevuto la tessera del Pdl lo stesso giorno, il 13 dicembre 2009, dell’attentato di Massimo Tartaglia contro Berlusconi. Erano stati poi in molti nel partito, ma anche nella Lega ad attribuire all’ex sindaco molte delle responsabilità della sconfitta elettorale. Compreso il governatore Roberto Formigoni. Una diffidenza reciproca che la Moratti non ha mai nascosto. «Avverto un disagio profondo — aveva confessato in un’intervista — Il Pdl non ha senso etico». Poi è sparita. Per dedicarsi quasi esclusivamente a una vecchia passione. La comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli a San Patrignano.
(23 novembre 2011)


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