La storia si ripete come nel 2006: scandalo MPS, malore di Berlusconi, e pareggio al senato?

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angelico
00venerdì 25 gennaio 2013 20:17
Mps, Monti: "Il Pd c'entra, ha avuto influenza".
Ira di Bersani. Grilli: "Dirò tutto martedì"
Il presidente del Consiglio uscente attacca il Partito democratico sulla vicenda del Monte Paschi. Vendola: "Parole sgradevoli". Il segretario: "Il Professore per un anno è stato zitto, adesso ci critica quotidianamente"
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ROMA - E' sul caso Montepaschi che si combatte in queste ore la campagna elettorale. E ad aprire le danze è, di prima mattina, il premier dimissionario Mario Monti. "Non voglio attaccare Bersani, ma il Pd c'entra nella questione Mps. Critico piuttosto la commistione fra banche e politica", dice ospite a Radio Anch'io su Radio Uno, in merito alla vicenda della banca di Siena. E Pierluigi Bersani risponde dall'assemblea della Cgil: "Monti adesso trova un difetto al Pd tutti i giorni, mentre per un anno non ne ho mai sentiti". Il premier uscente alla radio sottolinea che "Il Partito democratico è coinvolto in questa vicenda perchè ha sempre avuto grande influenza sulla banca attraverso la sua fondazione e il rapporto storico con il territorio culturale e finanziario senese". Per Monti "il fenomeno antico della commistione tra banche e politica è una brutta bestia che va sradicata", che siano poi i partiti a puntarsi l'indice l'uno contro l'altro: "Lascio ad altri le corride elettorali", sentenzia.

Il governo non ha colpe. "Il governo non ha responsabilità - aggiunge il leader di Scelta Civica- ma deve evitare che ci siano problemi nel sistema bancario italiano e assicurare il buon funzionamento delle autorità indipendenti". I risparmiatori italiani, messi a dura prova nei loro nervi, "devono sapere che le banche italiane sono state tra le più solide durante la crisi finanziarie", sottolinea Monti.

L'Imu non è un regalo a Mps. Quanto alle polemiche sollevate da chi ha accusato il governo di aver introdotto l'Imu per salvare il Monte dei Paschi, Monti replica: "I soldi dell'Imu vanno al settore pubblico, ci vanno e ci restano. C'è una nuvola terroristica circa gli importi relativi alla questione su Mps diventati oggetti di corride politiche". Il governo, precisa il premier, "non ha fatto alcun regalo al Monte dei Paschi di Siena: si tratta di un prestito di 2 miliardi, con un interesse molto oneroso pari al 9 per cento, mentre i restanti 1,9 miliardi sono rimborsi dei precedenti Tremonti bond".

E chiarisce che il prestito "è stato previsto non di iniziativa italiana ma dall'autorità bancaria europea che ha modificato i criteri per l'adeguatezza di tutte le banche in Europa e ha richiesto una maggiore capitalizzazione di Mps". L'Ue, infatti, ha delle regole che disciplinano gli aiuti di stato e i prestiti fatti dalle banche a tassi inferiori sarebbero aiuti di stato e incorrerebbero nella disciplina Ue: questo rende più oneroso il prestito e tranquillizza il contribuente, "perché non si tratta di regali - specifica il Professore - o assegnazioni a fondo perduto ma di prestiti a tassi onerosi in fondo convenienti per lo stato".

In ogni caso Monti ha "piena e totale fiducia nella Banca d'Italia e nei confronti del governatore Ignazio Visco, così come nel ministro dell'Economia Vittorio Grilli". Grilli che, dopo le tensioni delle ultime ore con Bankitalia, ora prende tempo: "Tutto quello che ho da dire lo dirò nell'audizione che martedì avrò in Parlamento in Commissione finanze". E prova a smorzare le polemiche: "L'unica cosa che mi preme dire è che ho letto interpretazioni in cui alcuni mi attribuiscono critiche sulla autorità di vigilanza. Ribadisco la mia assoluta fiducia e stima sulla Banca d'Italia di ieri e di oggi".

Le reazioni dei leader politici. Il primo a rispondere a Monti sulla questione del presunto coinvolgimento del Pd nella vicenda del Monte Paschi è Nichi Vendola. "E' sgradevole sentire che Monti dà lezioni al Pd di buona finanza", sostiene il leader di Sel all'assemblea della Cgil, e sulla questione Monte dei Paschi, "farebbe bene a tacere". Vendola ha sottolineato che per anni il centrosinistra ha denunciato i rischi "della finanza dei derivati e non ha mai avuto in Monti un interlocutore attento". Il governatore della Puglia racconta di aver scritto al Professoresollecitando una maggiore regolamentazione sui vari strumenti della finanza. "Ma - sottolinea- ogni volta che si tratta di intervenire sulla base della piramide sociale lo si fa con una grande velocità mentre quando si deve intervenire sul vertice ci sono problemi tecnici. Evidentemente la tecnica è competente sui deboli non sui più forti".

Pier Ferdinando Casini, invece, chiama in causa il 'rottamatore': "Se c'è una responsabilità politica? Sì, come ha detto Renzi, che è il sindaco di Firenze e conosce bene Siena, ci sono responsabilità evidenti della sua parte politica. Se lo dice Renzi faccio fatica a non dirlo io".

Per il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri tra Monti e Bersani si assiste a "uno scaricabarile indecoroseo", mentre Francesco Storace, segretario de La Destra, si chiede su Twitter: "Spariscono 4 miliardi di euro da una banca. Il partito di riferimento farfuglia, la magistratura sta ferma. Ma le manette non scattano?".

Il caso Monte Paschi per Giorgia Meloni è "un triste esempio dell'operato di Monti" e per Gianpiero Samorì, imprenditore e candidato alle elezioni con il Mir, lo Stato dovrebbe intervenire per togliere il controllo del Monte dei Paschi dalla Fondazione, e far diventare l'istituto una banca pubblica.

Sul blog www.rivoluzionecivile.it, Antonio Ingroia attacca frontalmente Mario Monti. "Il governo dei banchieri e la sua maggioranza - scrive - hanno aiutato le banche e bastonato gli onesti cittadini. Ormai è chiaro a tutti (...). Lo scandalo dei 3,9 miliardi di euro, che corrispondono ai soldi prelevati dalle tasche degli italiani per la prima rata dell'imu, ha fatto tante vittime: i cittadini, che con i loro soldi sono costretti a finanziare i prestiti alle banche, i piccoli risparmiatori e anche i lavoratori del monte paschi di siena, ingannati dai loro vertici. Per il resto - aggiunge Ingroia - nessuno è innocente". In particolare, "i politici della maggioranza che hanno sostenuto Monti, Pd, Pdl e Udc, hanno permesso e coperto tutto per difendere i propri interessi, non certo quelli dei soggetti deboli".

Anche Antonio Di Pietro parla di "scaricabarile", allineandosi per il resto alla posizione di Ingroia attaccando Monti e i partiti che lo hanno sostenuto in Parlamento. "Per ogni disastro combinato dal suo governo - afferma il presidente dell'Italia dei Valori -, il responsabile è sempre qualcun altro: sono tutte balle. Il governo tecnico è corresponsabile, perché ha 'prestato' 4 miliardi di euro al Mps, con l'appoggio del Pd, del Pdl e dell'Udc, prendendoli dalle tasche dei cittadini. La stessa cifra sottratta con la prima rata dell'imu agli italiani".

(25 gennaio 2013)

www.repubblica.it/politica/2013/01/25/news/mps_monti_il_pd_c_entra_ha_avuto_influenza-5...
angelico
00venerdì 25 gennaio 2013 20:17
Convention Pdl, Berlusconi parla ai giornalisti dopo il lieve mancamento: «Sto benissimo»
Cronologia articolo25 gennaio 2013Commenti (1)
IN QUESTO ARTICOLO

Argomenti: Elezioni | Silvio Berlusconi | PDL | Angelino Alfano



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Un intervento durato oltre un'ora e mezzo e alla fine, Silvio Berlusconi, ha avuto un piccolo mancamento. È accaduto al teatro Capranica, in chiusura della convention per la presentazione dei candidati alle politiche.

Subito dopo il discorso il Cavaliere ha preferito declinare l'invito del segretario del Pdl Angelino Alfano a restare sul palco per la chiusura della manifestazione, ha invece sceso le poche scale che separano il palco dalla platea ed è andato a sedersi.

Berlusconi: «Sto benissimo»
«No, assolutamente no, sto benissimo». Ha risposto così Silvio Berlusconi ai giornalisti che, all'uscita dal teatro Capranica dove si è tenuta la presentazione dei candidati del Pdl, gli chiedevano se si fosse sentito male dopo il suo discorso. Il leader del Pdl, al termine della manifestazione, si è trattenuto per qualche minuto in una stanza nel retro palco.


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