LA GALASSIA OCCULTISTA

Jon Konneri
00lunedì 27 settembre 2010 12:53
Dossier sull’occultismo tratto dalla rivista mensile “Presenza Cristiana” nr09/2008.

Un antico detto popolare recita: "Fa più rumore un albero che ca de di una foresta che cresce". E' un semplice stimolo che la redazione del Dossier GRIS vuole rivolgere al letto re per introdurlo alla impegnativa terna di saggi dedicati al tema dell'Occulti smo che caratterizzeranno questa nuo va annata di pubblicazione.

I contenuti sono già di per sé estre mamente densi e coinvolgenti, sia dal punto di vista psicologico-esistenziale che sotto il profilo della riflessione di fe de. Il problema del Male e il fascino che esso esercita, su chi se ne sente attratto come su chi ne ha timore, è antico come il mondo.

Vogliamo, quindi, guidare il paziente lettore di Presenza Cristiana in un percor so di esplorazione dei multiforme ambito dei movimenti esoterico-occultisti non per creare paure, non per destare allarmi ma per maturare come cristiani consape voli; capaci di soccorrere amorevolmente anche i fratelli più difficili, quelli 'perduti' negli antri oscuri del Male.

Jon Konneri
00lunedì 27 settembre 2010 12:54
Ammaliati dal "serpente"

Per capire l'attuale fenomeno del l'occultismo in tutta la sua portata, è necessario introdurre alcune informazioni su una corrente filosofico- spiritualistica che tanta parte ha avuto, e ha, nella lotta contro Cristo e contro la Chiesa. È la Gnosi (= "conoscenza"), i cui contenuti, proprio perché così poco no ti, nascondono una reale pericolosità, e devono perciò essere svelati.

I "MISTERI" E IL "CULTO DEL SERPENTE"

Per parlare di "Gnosi" bisogna risalire la Storia fino a ritrovare gli antichi misteri e "il culto del serpente"; cerimonie segre te, per i quali il primo dei precetti era: "Non parlare degli arcani!". Diffusi in tutto il mondo antico, i misteri raggiungeranno la loro massima fioritura nell'età ellenisti ca e in quella imperiale romana. Si tratta va di religioni di "salvezza" che si rivolge vano non alle folle ma all'individuo. Es sendo prive di una propria dogmatica, es se traevano la loro forza dal suscitare ne gli adepti intense emozioni di natura sen suale e misticheggiante. Durante il rito, la tensione emotiva degli adepti aumenta va, fase dopo fase, fino a sfociare in un pa rossismo orgiastico. Il più documen tato è quello del Tiaso, il corteo notturno praticato dalle "sette orfiche", nel culto di Dioniso. In questo corteo, le baccanti, ve stite con pelli di animali, eccitate dal vino e dal succo di edera avanzavano nei bo schi, danzando al lume delle fiaccole, in un crescendo emotivo che raggiungeva l'estasi allorché il gruppo sbranava un cerbiatto vivo, simbolo del dio.

Altri misteri celebri antichi erano quelli di Eleusi, di Cibele (la "gran madre" frigia) e di Attis, amante/figlio di Cibele; i misteri di Iside e Osiride e di Mitra.

La diffusione di questi "misteri" avrà un influsso profondo nel pensiero antico: dal neopitagorismo al neoplatonismo, e nelle correnti gnostiche ed ermetiche. Tutti movimenti che si prolungheranno attraverso i secoli, sparendo e riapparen do in molte epoche, per riemergere in Età moderna, fino ad Imporsi nell'Età contemporanea con movimenti come il New Age. Non a caso, per il New Age si parla di neo-gnosticismo.

Un simbolo ricorrente per connota re la "segretezza" e la "trasgressione" dei «mistero", era quello del serpente. Il suo culto si trova fin dall'antichità lega to a riti tenebrosi. Oltre che sui sarcofa ghi dei faraoni, spunta sulla fronte del le statue di Iside e di altre divinità del l'antico Egitto, come simbolo di potere magico. Il suo culto è testimoniato nei misteri di Mitra, delle comunità meso potaniche e cananee, di Eleusi e della Roma imperiale.

In ogni tempo ci saranno persone che apertamente, contro Dio, sceglie ranno di ricorrere al "gran seduttore del mondo abitato". Così, dai riti iniziatici egizi si passa a quelli delle sètte iniziati che ebree degli Ofiti e dei Naasseni ("ophis" in greco, e "naas" in ebraico, si gnificano "serpente"), le teorie dei quali andranno a incanalarsi, appunto, nella tradizione gnostica.

Secondo le teorie gnostiche, solo pochi eletti possono salvarsi, "diviniz zandosí", grazie appunto alla Gnosi, alla "conoscenza", per mezzo della quale l'antico serpente dell'Eden, come già a veva fatto all'orecchio del primo uomo e della prima donna, continua a sussur rare: "Sarete simili a Dio".

"Noi veneriamo il serpente - scrive va uno dei grandi iniziati gnostici citati da Couvert - perché Dio lo ha fatto la causa della Gnosi per l'umanità: egli in segna all'uomo e alla donna la completa conoscenza dei misteri di lassù".

E infatti la Gnosi fluisce attraverso i secoli dando linfa vitale a "eresie", a "sètte", a mille "correnti di pensiero", tutte orientate in senso antibiblico e anticristiano. Così, ritroviamo il serpen te a fare da emblema a molti importan ti movimenti iniziatici: a circondare la "stella a sei punte" di Salomone, il sim­bolo cabalistico dei Rosacroce, una sèt ta esoterica fondata nel XVII secolo; e lo ritroviamo nel cerchio del serpente che si morde la coda, con al centro l'oc chio onniveggente del "Gran Architet to dell'Universo" (il "G.A.D-U."), il logo delle logge della Massoneria. II motto del serpente è "Larvatus prodeo", ov vero "avanzo mascherato": un serpen te tutto impegnato a conquistare per vie traverse, sotto mille metamorfosi, le coscienze.
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