L'assassinio di Iole Tassitani

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enricotv
00lunedì 24 dicembre 2007 19:59
da www.rai.it
Roma, 24 dicembre 2007
"Cosa ho fatto, cosa ho fatto. Sono rovinato". Queste le uniche parole che ha pronunciato agli inquirenti dopo essere stato fermato e portato in caserma Michele Fusaro, accusato di aver sequestrato e fatto a pezzi Iole Tassitani. La donna, figlia 42enne di un notaio di Castelfranco Veneto (Treviso), era scomparsa 12 giorni fa nel nulla. Fusaro ha ripetuto più volte questa frase continuando a guardarsi le mani, ma non ha ammesso le sue responsabilità né sul sequestro né sull'omicidio della donna. Nel corso dell'interrogatorio anzi ha tentato di depistare gli investigatori fornendo più nomi di presunti complici che, ad un accertamento, sono risultati tutti inesistenti.
Ma il suo quadro accusatorio si è aggravato dopo che nel pomeriggio sono state trovate le sue scarpe insanguinate nell'armadietto della falegnameria dove lavorava. A dare una svolta alle indagini anche la 'soffiata' dell'ex cognato, al quale Fusaro aveva raccontato del suo progetto di rapimento.

Nel carcere di Vicenza l'uomo è guardato a vista, perché si teme che possa compiere atti di autolesionismo. Secondo gli inquirenti avrebbe problemi psichici. Al momento non c'è però ancora traccia dell'arma con cui il presunto assassino avrebbe ucciso e massacrato la figlia del notaio.

La scorsa notte invece sono stati ritrovati i resti del corpo di Iole Tassitani in alcuni sacchetti della spazzatura nel garage della sua abitazione, a Bassano del Grappa (Vicenza). L'uomo, 40 anni, che lavora come falegname oltre che come dipendente di un supermercato, era seguito costantemente dai carabineri da molti giorni. Ieri sera gli inquirenti hanno deciso di entrare in azione e fermare il sospettato, per procedere poi a una perquisizione della casa. Per evitare scontri e situazioni pericolose, Fusaro è stato fermato dagli uomini del reparto operativo di Treviso mentre camminava per strada.

L'uomo, seppure stupito e spaventato, non ha opposto resistenza e si è consegnato ai carabinieri. Poco più tardi la macabra scoperta.
Il procuratore di Venezia Vittorio Borraccetti ha frenato su ogni ricostruzione definitiva perché le indagini sono tuttora in corso. Per il momento, restano misteriosi i motivi dell'omicidio, anche se regge l'ipotesi di un sequestro a scopo di estorsione. Per qualche motivo si sarebbe concluso tragicamente e il rapitore avrebbe poi deciso di disfarsi della sua vittima.
La scomparsa della donna
Iole Tassitani era scomparsa dodici giorni fa da casa all'improvviso senza lasciare tracce. Per molti giorni non si era saputo più nulla di lei, salvo un breve messaggio sms arrivato al cellulare di un'amica in cui si leggeva vagamente la frase: "sono stata rapita". Soltanto tre giorni fa l'arrivo di una richiesta di riscatto sempre via sms. Il misterioso rapitore chiedeva circa 800 mila euro per il rilascio della donna.

Tutti questi elementi facevano pensare ad un sequestro anomalo, perfino ad una banda di balordi che aveva preso la donna e l'aveva poi ceduta ad un'altra banda. Grazie all'individuazione dei segnali del telefono cellulare da cui erano partiti i messaggi, i carabinieri di Treviso sono riusciti però a localizzare la zona dove probabilmente si trovava la rapita. Fino a ieri sera, quando è stato deciso di eseguire un blitz a Bassano del Grappa.
Mat-tv
00mercoledì 26 dicembre 2007 03:11
un'altro maiale da sopprimere
Mr.Angelo
00mercoledì 26 dicembre 2007 12:30
darghe fogo
enricotv
00mercoledì 26 dicembre 2007 19:26
da www.repubblica.it

Il falegname accusato di aver rapito e poi ucciso la donna trevigiana
resterà in carcere. Il Pm: "Interrogatorio privo di contenuti significativi"

Omicidio Tassitani, il gip
conferma arresto di Fusaro




Michele Fusaro
VICENZA - Il gip di Bassano del Grappa Massimo Morandini ha convalidato oggi il fermo per sequestro di persona a scopo di estorsione di Michele Fusaro, il falegname sospettato di aver ucciso e fatto a pezzi Iole Tassitani. L'udienza si è svolta nel carcere di Vicenza dove l'uomo è detenuto ed è durata poco meno di un'ora. Il gip disporrà con tutta probabilità nelle prossime ore la conferma della custodia cautelare in carcere.

"L'interrogatorio - ha affermato il procuratore di Venezia e capo della Dda del Veneto Vittorio Borraccetti - si è rivelato privo di contenuti significativi". "Penso che valuteremo nei prossimi giorni - ha aggiunto - se sottoporre Fusaro ad un interrogatorio da parte del pm Giovanni Parolin".

Per domani è previsto che vengano ultimati alcuni esiti dell'autopsia della donna, ritenuti particolarmente importanti da parte degli investigatori. Gli esami dovrebbero chiarire, in particolare, quando e come Iole Tassitani sia stata uccisa dal suo rapitore. Gli esami a cui sono stati sottoposti nei giorni scorsi i resti della vittima non avrebbero infatti chiarito per ora, secondo il legale della famiglia Tassitani, Roberto Quintavalle, il momento preciso della morte.

Sempre domani sera alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria della Pieve di Castelfranco, frequentata dalla famiglia Tassitani, sarà recitato un rosario in memoria della donna uccisa.

(26 dicembre 2007)
Piero992tv
00domenica 30 dicembre 2007 21:37
dio bono che faccia da desperà che ga sto qua chissà che lo cope presto!!
wendy.tv
00mercoledì 3 giugno 2009 12:42
Treviso. Fusaro, niente ergastolo:
30 anni per l'omicidio di Iole Tassitani
Rapì e uccise e la figlia di un notaio. Le sorelle della vittima:
«Questa non è giustizia». Il pm aveva chiesto il carcere a vita

VENEZIA (1 giugno) - Una sentenza che lascia l'amaro in bocca a chi ha sofferto e continua a soffrire: Michele Fusaro, il falegname di Bassano del Grappa reo confesso del sequestro ed omicidio di Iole Tassitani, dovrà scontare 30 anni di carcere non l'ergastolo che il pm e i familiari della donna si aspettavano. È quanto ha deciso oggi il gup di Venezia Giulina Galasso. Iole Tassitani, figlia di un notaio di Castelfranco Veneto, venne sequestrata ed uccisa nel dicembre del 2007 in un maldestro tentativo di estorcere denaro ai suoi familiari. Il suo corpo, fatto a pezzi, fu trovato dai carabinieri all'atto dell'arresto dell'uomo, in alcuni sacchi nascosti in un garage.

Per quel delitto efferato, confessato poi dal falegname bassanese di 42 anni, il pm Roberto Terzo, al quale si erano associati i familiari di Iole con i legali Roberto Quintavalle e Fabio Pavone, aveva chiesto il carcere a vita.

La sentenza di 30 anni ha gettato nello sconforto le sorelle di Iole, Luisa e Rosa Maria, che pur mantenendo un'atteggiamento irreprensibile hanno espresso tutta la loro amarezza. «Non siamo affatto soddisfatti, questa non è giustizia - ha detto Luisa -; l'ergastolo avrebbe significato che Fusaro stava in carcere a vita, così avrebbe scontato effettivamente la pena». «Trent'anni - ha sottolineato - significa che tra 12, 13 anni sarà libero, nuovamente in giro; è stato come essere al mercato: uno sconto di pena e via».
Dura anche Rosa Maria: «l'ergastolo sarebbe stata l'unica condanna per lenire il nostro dolore, ma evidentemente in Italia è più tutelato chi commette un reato piuttosto chi lo subisce». Parole dette dopo che era stata convinta a desistere dal tentativo di parlare immediatamente con il giudice Galasso.

Per il pubblico ministero Roberto Terzo «è stato fatto un uso aritmetico del codice; evidentemente - ha detto - il giudice non ha valutato superiori ai cinque anni i reati contestati oltre al sequestro con conseguente morte del sequestrato».

Piero Longo e Chiara Balbinot, legali di Fusaro, hanno osservato che «è stata accolta» la loro tesi, in «un caso umanamente difficile - ha detto Balbinot - ma non giuridicamente». «Seppure raggiunto il nostro obiettivo - ha proseguito Longo - non ci sono state riconosciute, come chiesto, le attenuanti generiche». Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni. L'avvocato Longo ha manifestato l'intenzione di ricorrere in Appello.

www.gazzettino.it
wendy.tv
00mercoledì 3 giugno 2009 12:43
Io farei a pezzi i giudici!!! Ma come si fa a non dare il massimo della pena??? COsa deve fare uno per avere l'ergastolo? Ormai non basta più uccidere e torturare una persona.... schifo schifo schifo! [SM=x397175]
TV DOSSON
00giovedì 4 giugno 2009 07:46
per me galera e lavori forzati a vita poi verso la fine ,una bella sedia elettrica ,pero' alla fine, prima deve morire di lavoro.
vergogna giustizia italiana [SM=x397141]
enricotv
00sabato 11 giugno 2011 17:10
da www.ilgazzettino.it

Treviso. Fece a pezzi la figlia del notaio:
la Cassazione gli cancella l'ergastolo


Pena ridotta a 30 anni per l'autore del rapimento e omicidio
della donna. L'avvocato commenta: «Alla faccia della giustizia»



TREVISO - La Corte di Cassazione ha ridotto dall'ergastolo a trent'anni la pena per Michele Fusaro, condannato per l'omicidio e la soppressione di cadavere di una giovane donna trevigiana, Iole Tassitani, rapita il 12 dicembre 2007 a Castelfranco (Treviso) e trovata morta, a pezzi, nel garage dell'uomo il 24 dicembre a Bassano del Grappa. Lo ha reso noto il legale della famiglia avvocato Roberto Quintavalle, spiegando che la Corte «ha accolto parzialmente il ricorso e ha ridotto la pena, annullando la sentenza di appello».

«Sono ancora scioccato - ha detto il legale - devo ancora comunicarlo alla famiglia». «Alla faccia della giustizia!», ha aggiunto.

Venerdì 10 Giugno 2011 - 21:00 Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Giugno - 11:01
Il custode della cripta
00domenica 12 giugno 2011 01:13
Premesso che per giudicare bene dovrei trovarmi in tali situazioni, volendo dare un giudizio personale io penso che 30 anni siano giusti. 30 anni sono TANTISSIMI, il problema semmai è che l'assassino li sconti.

Però, nonostante spesso sia facile cadere nella tentazione del giustizialismo (soprattutto dopo i servizi in stile Studio Aperto), sono contrario sia alla pena di morte che, per certi versi, all'ergastolo. Ripeto: 30 anni sono tantissimi, bastano, basta farli però.
TV DOSSON
00domenica 12 giugno 2011 14:17
Che schifo queste sentenze,!
Pena di morte ci vuole!
zonastadio
00domenica 12 giugno 2011 21:19
bhe si 30 anni sono tantissimi, il problema è che tra sconti di pena e uscite premio ne verranno sconti molti molti meno
magnani75
00mercoledì 15 giugno 2011 14:35
Re:
zonastadio, 12/06/2011 21.19:

bhe si 30 anni sono tantissimi, il problema è che tra sconti di pena e uscite premio ne verranno sconti molti molti meno




io sono dell avviso che per un omicidio volontario e l aggravante di quello che ha fatto dopo (l operazione di taglio) non mi porrei nemmeno il dubbio se 30 anni sono tanti o pochi.....direttamente ergastolo, che corrisponde ad una pena di morte se fatto bene, una persona deve pensarci 100000 di volte prima di fare qualcosa del genere, e visto che la natura e la indole non si possono correggere almeno che sia di lezione la pena severa!!! Per quanto mi riguarda poi resto dell idea, che la giustizia italiana fa cagare.....troppi vincoli, troppe possibilità per un giudice di decidere come gli pare, cmq sia tribunale, cassazione o parlmento, mi piacerebbe che succedesse la stessa cosa a chi ha firmato la cancellazione dell ergastolo, in modo da capire la gravità e il dolore che può avere comportato un gesto del genere!!!
Mat-tv
00mercoledì 15 giugno 2011 18:38
se non è da ergastolo questo, non vedo proprio quale altro caso possa esserlo
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