Juve channel: Chiellini a ruota libera

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Barone 57
00giovedì 1 marzo 2007 23:53
Juventus: Chiellini'Inter piu' forte grazie a noi'

Gio 01 Mar, 6:08 PM

In attesa del Piacenza, la Juventus guarda anche alla Serie A, e all’Inter capolista. E, attraverso Giorgio Chiellini, lancia un paio di frecciate ai nerazzurri: ”La nostra priorita' e' tornare in Serie A” sottolinea il difensore bianconero a Juventus Channel, ”e siamo convinti che gia' dal prossimo anno potremo essere competitivi” .

Riguardo al suo futuro: ”Ho appena firmato il rinnovo con la Juve per altri cinque anni e per me e' un onore vestire questa maglia. Giocare nella Juventus al fianco di certi campioni e' un sogno e un traguardo” .

Sull’Inter: ”Ha una squadra fortissima, il salto di qualita' glielo abbiamo fatto fare noi cedendogli Vieira e Ibrahimovic. Magari noi nelle passate stagioni avevamo qualche avversario in piu', loro quest'anno non hanno davvero avuto rivali' .

Su 'Calciopoli': 'E' stata una vicenda gestita male. Si e' fatto un processo sommario ed era chiaro dall'inizio che si voleva punire solamente la Juventus come alla fine e' stato.
Sul campo gli scudetti li abbiamo vinti noi e io me li sento addosso. Non mi importa se un tale signor Guido Rossi me li ha tolti o se sull'almanacco non c'e' scritto il nome Juventus” .
Barone 57
00giovedì 1 marzo 2007 23:56
Una vecchia intervista di Chiellini lunga ma interessante,
Repubblica (31 gennaio 2007)


Il bianconero e la vita oltre il pallone: l´università, Torino, gli amici
"Sogno una casa hi-tech e la laurea in economia"

Chiellini, confessioni di uno stopper
Gli studi. Adoro la matematica e mi intriga la finanza
Lo scandalo. È stato uno schifo, l´unico obbiettivo era affossare Moggi


Giorgio Chiellini,
può convincerci che esistono anche calciatori che pensano?

«Tutto sommato non siamo neanche così rari, sapete».

Ma lei passa per secchione, è vero?

«Beh, secchione proprio no. Però la scuola mi è sempre piaciuta e giuro che mai nessuno, in squadra, mi ha preso in giro per questo».

Può esibire il curriculum, per favore?

«Cinque anni di liceo scientifico, belli e sudati. Adesso sono a Economia e commercio, ma per forza di cose ho dovuto rallentare. Ora viene prima il lavoro, anche se faccio fatica a chiamare lavoro giocare a pallone, cioè la mia passione».

Continua portarsi i libri in ritiro?

«Per forza. Ho cominciato da ragazzo, perché a 16-17 anni ero ormai stabilmente in prima squadra, nel Livorno: capitava che al lunedì avessi il compito in classe, mica mi potevo permettere un week-end di relax. Adesso, è un po´ più semplice, anche se mi spiace non poter frequentare. Per fortuna mi sono potuto iscrivere a Torino, a Pisa era un po´ più scomodo».

Perché Economia?

«Prima di tutto perché ho sempre adorato la matematica, poi perché mi intriga il mondo della finanza, del commercio».

E quindi non dissiperà le ricchezze che sta accumulando?

«Intanto, sono soltanto due o tre anni che guadagno certe cifre. E comunque non sono ancora pronto per inventarmi l´affare della vita. Per cominciare, ho investito sul mattone: ho preso casa a Livorno e adesso sto cercando una buona occasione a Torino».

Il libretto universitario com´è?

«Tre esami li ho dati, adesso ne sto preparando due. Nel giro di un paio di settimane avrò e-commerce, che non è troppo difficile anche perché il mondo di Internet lo conosco benissimo. Poi tocca a statistica: un po´ più duro, ma è il mio pane».

Ma Chiellini è un alieno?

«Ma che, scherzate? Sono soltanto uno che ha sempre pensato che non si potesse vivere di solo calcio, anche perché è da poco che ho la certezza che il mio futuro, a livello lavorativo, sarà il pallone. Ma poi sono uguale a tanti altri calciatori: sono maniaco dei videogiochi. E, soprattutto, sono un fanatico del calcio».

In che senso?

«Nel senso che vedo tutto, leggo tutto, dalla serie A alla serie C passando per i campionati stranieri. Al lunedì mi passo tutti i tabellini, conosco a memoria le formazione. E se qualche giocatore mi suona nuovo, vado subito a verificare. Faccio così da quando ero ragazzino, insieme al mio gemello Claudio che adesso gioca tra i dilettanti».

Un doppio Chiellini?

«Io sono un po´ più fortunato di lui. La cosa curiosa è che Claudio è sempre stato un stopper e adesso gli fanno fare il terzino sinistro, proprio mentre io mi sto trasformando in uno stopper: ma lui mi ha sempre consigliato di cambiare ruolo».

Altre passioni?

«L´elettronica, di qualunque tipo. Sfrutto moltissimo Internet. Sto attrezzando casa, voglio che sia il più hi-tech possibile. Molti sono spaventati dalla modernità, non io. Anzi, la considero una risorsa straordinaria. Credo moltissimo nella scienza».

Chiellini è un razionale?

«Sì, molto razionale».

Vedendola giocare non si direbbe, sa?

«Lo so, persino mia mamma mi dice che certe volte non mi riconosce perché ho gli occhi fuori dalle orbite: in campo sono clamorosamente impulsivo, mi sfogo, non mi controllo, sono tutto forza e corsa ma poco cervello. Giocando da stopper, per esempio, devo essere più lucido: forse in quel ruolo riuscirò a conciliare le mie due personalità».

Perché il calciatore sembra il prototipo della persona ignorante e superficiale?

«Perché molti sono così, non lo nego, anche se non sono la maggioranza. Il fatto è che il nostro ambiente aiuta, a rimanere superficiali: a 18 anni hai tutto, ti è permesso tutto, ci sta che ti butti in questo mondo senza avere in testa altre preoccupazioni. Molto dipende dalle compagnie che frequenti».

Le sue quali sono?

«A Livorno ho gli amici di sempre, a Torino non sono riuscito ad averne di nuovi perché il nostro è un ambiente un po´ chiuso, alla fine ci frequentiamo sempre fra di noi».

Tra di voi e con qualche amico interessato?

«Sì, capita che ci sia qualcuno che ti cerca solo perché giochi nella Juve, ma penso che sia facile riconoscere l´amicizia vera da quella finta. Con le donne, invece, è molto più complicato».

Quali sono le sue ambizioni?

«Per me l´importante è stare bene dove sto. Mi spiego: preferisco un ambiente che mi gratifichi piuttosto che emigrare per inseguire la Champions League. Prima voglio vivere».

A Torino come vive?

«Bene: è una città equilibrata, quindi perfetta per me che credo molto nell´equilibrio. Sembrerà una stupidaggine, ma all´inizio mi è mancato molto il mare e quel modo di vivere della gente di mare, che tuttavia a volta diventa eccessivamente invadente».

Oltre a Torino, dove si immagina?

«Un mio vecchio pallino, fin da quando ero ragazzo, è Roma. E poi l´Inghilterra, sia per il loro stile di vita sia per il loro modo di vivere il calcio: lo spirito inglese mi fa impazzire».

E quello italiano?

«Se si riferisce agli scandali di quest´estate, dico che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose».

In che senso?

«Nel senso che è stato tutto uno schifo, hanno fatto tutto a caso e in fretta. Sono convinto che sia stato fatto uscire solo quello che faceva comodo per affossare Moggi».

Perché dice questo?

«Perché penso che quello che ha fatto Guido Rossi sia stato inaccettabile. Bastava leggere il suo curriculum, per capirlo: un conflitto di interessi clamoroso, è come se a giudicare il Milan fosse stato chiamato Galliani. Infatti appena ha potuto è andato a Telecom, togliendomi ogni dubbio».

Ma come è cambiato, il modo di vivere di Chiellini?

«Prima giocavo con più ansia, con angoscia. Adesso sono più tranquillo. Quello che è successo mi ha fatto maturare».

Che farà nella vita, Chiellini?

«Studiare studio, ma ho troppo il calcio in testa. Non vedo l´ora di giocare ogni mattina che mi sveglio. Adesso che sono infortunato sto uscendo pazzo».

A proposito, quando torna?

«Tra due settimane, a Vicenza».

La sa la formazione?

«Del Vicenza? A memoria, ovviamente».

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