Istamina nel pesce, gli intossicati salgono a 14 Altri controlli in provincia di Foggia e nella Bat. Quali precauzioni da adottare

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angelico
00lunedì 12 giugno 2023 23:48
L'intossicatazione può portare anche a conseguenze gravi. La Asl raccomanda prudenza

Istamina nel pesce, gli intossicati salgono a 14 Altri controlli in provincia di Foggia e nella Bat. Quali precauzioni da adottare
Sono 14, tra la provincia di Foggia e la Bat, le persone intossicate da istamina, conosciuta come sindrome sgombroide. L’istamina, infatti, è una molecola che si trova in alcuni prodotti ittici come risultato della decomposizione dell’istidina. Il pesce azzurro è, fra le specie ittiche, quello maggiormente coinvolto poichè contiene, per natura, elevate quantità di istidina libera nel tessuto muscolare. Una intossicazione che può portare anche gravi conseguenze alla salute umana.
Delle 14 persone intossicate sei sono di Manfredonia, 4 di Foggia e 4 di Barletta. Si tratta di intossicazione "casalinga" ossia dovuta a pesce acquistato e consumato a casa. In particolare le 4 persone di Foggia sono tutte componenti di una famiglia che aveva acquistato il pesce a Manfredonia. Le 14 persone stanno bene e per nessuna di loro è stato necessario il ricovero in ospedale. Intanto la Asl di Foggia sta continuando ad effettuare controlli in tutti gli stabilimenti che commercializzano pesce e anche alle attività di ristorazione di tutto il territorio della provincia di Foggia e della Bat.

I sintomi
I sintomi della intossicazione - prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, vomito, diarrea, cefalea, vertigini- possono presentarsi dopo pochi minuti fino a qualche ora dal consumo. Variano a seconda della quantità di tossina introdotta e della sensibilità individuale: si può arrivare sino allo shock istaminico con ipotensione e successivo collasso cardio-circolatorio.
Più esposte al rischio di intossicazione sono le persone con fragilità e insufficienza primaria di monoamino ossidasi o che assumono farmaci anti antidepressivi. La presenza di istamina non è riconoscibile immediatamente, in quanto la sua formazione è antecedente alla comparsa del tipico cattivo odore del pesce stantio.

La conservazione del pesce
La trasformazione da istidina in istamina è incrementata dallo stato di conservazione e freschezza del pesce. È di fondamentale importanza, fanno sapere dalla Asl di Foggia, una corretta conservazione per evitare la proliferazione batterica responsabile del processo di conversione e formazione dell’istamina. La presenza di istamina non è riconoscibile immediatamente, in quanto la sua formazione è antecedente alla comparsa del tipico cattivo odore del pesce stantio. La cottura, l’affumicamento o il congelamento non riescono ad eliminare l’istamina dal cibo contaminato.

Le precauzioni
Dalla Asl di Foggia fanno sapere ancora che se si acquista del tonno fresco o decongelato bisogna prestare attenzione alla modalità di conservazione, diffidando dalla sola presenza di ghiacciatura sul banco vendita ed esigendo che il prodotto sia conservato a temperature adeguate che vanno da 0 a 2 gradi.



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