Indiana Jones:i suoi trent'anni, un eroe con la faccia da schiaffi

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angelico
00domenica 23 ottobre 2011 01:59
Trent'anni di Indiana Jones
un eroe con la faccia da schiaffi
Da un'idea di George Lucas all'inizio degli anni Settanta, è diventato uno dei personaggi più popolari della storia del cinema. Con un sito tuttora aggiornato, una serie tv, fumetti e videogiochi. La storia di un cult nato grazie a un poster. E a un cane
di ARIANNA FINOS
Harrison Ford
nei panni di Indiana
TRENT'ANNI volati in un batter di frusta. Indiana Jones festeggia la terza decade cinematografica. Un compleanno che non ha il sapore dell'amarcord, perché il personaggio con la faccia da schiaffi di Harrison Ford al suo attivo vanta un sito aggiornatissimo 1, una serie televisiva, albi a fumetti e una teoria di videogiochi. Oltre a un quinto film in preparazione, figlio, ancora, della coppia Lucas-Spielberg.

VIDEO Trent'anni di "Predatori" 2

L'idea primigena del professore di archeologia con il vizio dell'avventura è venuta a George Lucas nel 1973. Mentre guardava un vecchio poster del cinema anni Trenta. Quattro anni dopo, ne parlò con l'amico Steven Spielberg. Il ruolo principale doveva andare a Tom Selleck, ma la CBS (che lo aveva sotto contratto per Magnum P.I.) oppose il veto e al suo posto, tre settimane prima dell'apertura del set, subentrò Ford.

Indiana - è il soprannome del cane di Lucas - è un eroe che ha molti tratti infantili, pieno di difetti e con non troppa fortuna in fatto di donne. Lo schiaffeggiano o lo tradiscono. Molto meglio va a Spielberg, che sul set s'innamorerà di Kate Capshow, bionda svampita che affianca Indy nell'avventura del Tempio maledetto. E che diventa la seconda moglie del regista.

Indiana entra nella storia del cinema di spalle. La prima scena di I predatori dell'arca perduta (Oscar per sonoro, scenografie, montaggio e effetti speciali) verrà citata nel quarto film, Il regno del teschio di cristallo. E' un cacciatore di tesori, ma anche uno studioso che si batte per l'appartenenza collettiva dei reperti archeologico-mitici cui dà la caccia: nel primo film è l'arca dell'Alleanza, nel secondo (in realtà prequel), il Tempio maledetto, è la pietra sacra Sivalingam, in L'ultima crociata il Sacro Graal, la città di El Dorado nel quarto film. Pittoreschi e variegati i cattivi della saga: nazisti, tugh, sovietici popolari almeno quanto la marcia composta da John Williams.

Concepita da Lucas come una trilogia fin dalla fine degli anni Settanta, la serie pareva conclusa con il terzo film. Il quarto arriverà infatti dopo una pausa di diciannove anni, e molto per l'insistenza di Harrison Ford. Con il mancato ritorno del padre di Indiana, Sean Connery, che alla fine ha detto no, la linea parentale s'è fatta discendente. All'invecchiato ma sempre affascinante e ironico Ford s'è affiancato Shia LaBeuf, figlio ribelle alla Marlon Brando. Il futuristico Indiana Jones e il regno del Tempio di cristallo, presentato in pompa magna al Festival di Cannes, ha scontentato qualche fan ma conquistato 796 milioni di dollari. E sono in tanti ad aspettare, ancora, il ritorno di Indy.
(21 ottobre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/10/21/news/indiana_jones-2...
rossijack
00domenica 30 ottobre 2011 23:34
Re:
angelico, 23/10/2011 01.59:

Trent'anni di Indiana Jones
un eroe con la faccia da schiaffi
Da un'idea di George Lucas all'inizio degli anni Settanta, è diventato uno dei personaggi più popolari della storia del cinema. Con un sito tuttora aggiornato, una serie tv, fumetti e videogiochi. La storia di un cult nato grazie a un poster. E a un cane
di ARIANNA FINOS
Harrison Ford
nei panni di Indiana
TRENT'ANNI volati in un batter di frusta. Indiana Jones festeggia la terza decade cinematografica. Un compleanno che non ha il sapore dell'amarcord, perché il personaggio con la faccia da schiaffi di Harrison Ford al suo attivo vanta un sito aggiornatissimo 1, una serie televisiva, albi a fumetti e una teoria di videogiochi. Oltre a un quinto film in preparazione, figlio, ancora, della coppia Lucas-Spielberg.

VIDEO Trent'anni di "Predatori" 2




Per me HFord ha sempre avuto tre espressioni in tutto,il personaggio,poi,non mi ha mai attratto!

L'idea primigena del professore di archeologia con il vizio dell'avventura è venuta a George Lucas nel 1973. Mentre guardava un vecchio poster del cinema anni Trenta. Quattro anni dopo, ne parlò con l'amico Steven Spielberg. Il ruolo principale doveva andare a Tom Selleck, ma la CBS (che lo aveva sotto contratto per Magnum P.I.) oppose il veto e al suo posto, tre settimane prima dell'apertura del set, subentrò Ford.

Indiana - è il soprannome del cane di Lucas - è un eroe che ha molti tratti infantili, pieno di difetti e con non troppa fortuna in fatto di donne. Lo schiaffeggiano o lo tradiscono. Molto meglio va a Spielberg, che sul set s'innamorerà di Kate Capshow, bionda svampita che affianca Indy nell'avventura del Tempio maledetto. E che diventa la seconda moglie del regista.

Indiana entra nella storia del cinema di spalle. La prima scena di I predatori dell'arca perduta (Oscar per sonoro, scenografie, montaggio e effetti speciali) verrà citata nel quarto film, Il regno del teschio di cristallo. E' un cacciatore di tesori, ma anche uno studioso che si batte per l'appartenenza collettiva dei reperti archeologico-mitici cui dà la caccia: nel primo film è l'arca dell'Alleanza, nel secondo (in realtà prequel), il Tempio maledetto, è la pietra sacra Sivalingam, in L'ultima crociata il Sacro Graal, la città di El Dorado nel quarto film. Pittoreschi e variegati i cattivi della saga: nazisti, tugh, sovietici popolari almeno quanto la marcia composta da John Williams.

Concepita da Lucas come una trilogia fin dalla fine degli anni Settanta, la serie pareva conclusa con il terzo film. Il quarto arriverà infatti dopo una pausa di diciannove anni, e molto per l'insistenza di Harrison Ford. Con il mancato ritorno del padre di Indiana, Sean Connery, che alla fine ha detto no, la linea parentale s'è fatta discendente. All'invecchiato ma sempre affascinante e ironico Ford s'è affiancato Shia LaBeuf, figlio ribelle alla Marlon Brando. Il futuristico Indiana Jones e il regno del Tempio di cristallo, presentato in pompa magna al Festival di Cannes, ha scontentato qualche fan ma conquistato 796 milioni di dollari. E sono in tanti ad aspettare, ancora, il ritorno di Indy.
(21 ottobre 2011)

www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/10/21/news/indiana_jones-2...




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