Dovuta alla particolare maniera in cui l'occhio umano analizza le immagini. «Leonardo usò 'trucchi' che oggi la scienza conosce».
LA CORUÑA (Spagna) - Ennesima spiegazione «scientifica» dell'«enigmatico» sorriso della Gioconda di Leonardo. Secondo uno studio della neurobiologa statunitense Margaret Livingstone, presentato al 28° Congresso europeo di percezione visiva a La Coruña, si tratta di «un'illusione che appare e scompare a causa della particolare maniera in cui l'occhio umano analizza le immagini».
TRUCCHI CHE ORA LA SCIENZA CONOSCE - Secondo la ricercatrice dell'università di Harvard, Leonardo creò l'illusione usando «in maniera intuitiva» alcuni trucchi che oggi la scienza è in grado di spiegare. «Gli artisti passano molto più tempo di noi neurobiologi a studiare i processi visivi». In sostanza, dice la Livingstone, «l'occhio umano ha una visione centralizzata, molto buona, per riconoscere i dettagli; e un'altra periferica, molto meno sofisticata, però più adeguata a percepire le ombre». «Leonardo dipinse il sorriso di Monna Lisa usando ombre che vediamo molto meglio con la nostra visione periferica». Per questo, per vedere sorridere Monna Lisa bisogna fissare gli occhi della donna o qualunque altra parte del quadro, in modo che le labbra cadano nel campo della visione periferica.
DIFETTI DI VISTA - Livingstone ha inoltre ricordato che molti artisti avevano problemi di vista. Rembrandt, per esempio, era strabico, il che ostacolava la sua capacità di vedere in tre dimensioni: secondo la studiosa Usa, il difetto fu in realtà un vantaggio perché «avere una scarsa percezione della profondità può essere un vantaggio in una professione in cui l'obiettivo è trasporre il mondo tridimensionale su una superficie piatta». Secondo Livingstone il suo lavoro «spiega scientificamente le tecniche che gli artisti hanno usato in maniera intuitiva per secoli».
Fonte Corriere.it