Ferie, Cicchitto: "se ci volete far stare qui fino al 13 agosto, vi trovate un altra maggioranza". Fini: "Se serve Parlamento resta aperto"

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angelico
00mercoledì 27 giugno 2012 20:24
ROMA - E' già stata soprannominata "la perla di Cicchitto". Poche parole 1, rivolte ieri dal capogruppo del Pdl alla Camera al ministro dei rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. "Io ve lo dico, se ci volete far stare qui fino al 13 agosto, sono problemi vostri...". E il problema è che, poi, "ve la dovete trovare da soli una maggioranza". Oggi però ha stemperato la polemica e fatto marcia indietro: "E' stato frainteso ciò che è stato detto scherzosamente tra Giarda e me. La mia preoccupazione fondamentale è costituita dalla sovrapposizione di un numero straripante di decreti che rischiano di intasare i lavori parlamentari in luglio, agosto e settembre. Il resto lo lasciamo ai rottamatori in servizio permanente effettivo", ha detto Cicchitto. E Giarda: "Il calendario di Montecitorio è una prerogativa della presidenza della Camera sulla base delle indicazioni dei gruppi e delle indicazioni dei governo", per poi aggiungere con un sorriso: "Stiamo negoziando. Comunque io e Cicchitto siamo amici".

Resta il fatto che il numero dei decreti e l'ammontare di lavoro accumulato è "un po' troppo alto". A dirlo è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, per il quale non c'è "scherzosamente" che tenga: "Se serve siamo pronti a lavorare anche in notturna e ad agosto. Ma Monti dovrebbe riflettere sul numero di decreti: 13, tutti in scadenza tra luglio e agosto, sono un po' troppi". Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, è andato oltre: "Altro che vacanze! Per me si può rimanere alla Camera anche a Ferragosto!", ha scritto su Twitter.

E sulla polemica è intervenuto anche Pier Luigi Bersani, che parla di un'ondata di antipolitica da parte di chi critica le ferie dei deputati: "Stiamo passando il segno, se si continua così si va al disastro", ha detto il segretario del Pd. "Qui c'è gente che non ha paura di lavorare. Ci sono dei decreti - ha aggiunto - dei provvedimenti, e lavoreremo ad agosto finché c'è da lavorare. Ma c'è un limite a tutto. Abbiamo tutti una famiglia che ha diritto di stare due giorni con il padre o la madre. Queste cose mi preoccupano perché portano il Paese al disastro".

In rete comunque il caso non è passato inosservato ed è partita anche una raccolta firme, intitolata "chiuso per ferie". "Non permettiamo che il governo italiano chiuda per ferie e vada in vacanza con tutti i suoi, deputati, ministri senatori, etc. Più responsabilità politica da parte di tutti gli schieramenti politici, tecnici e non. Risolviamo la miriade di problemi che ci sono, non rimandiamoli a settembre", è l'appello che promuove l'iniziativa. Il dibattito dei navigatori è scatenato. "Ma come, Cicchitto vuole fare le ferie ad agosto altrimenti il governo salta. Ma in che Paese siamo?".

E ancora: "Migliaia di persone che vivono in mezzo alle macerie, il lavoro che manca, la crisi economica che ormai non fa dormire più nessuno. Poi la sanità, la scuola, le pensioni. E questi pensano alle loro ferie". Ancora: "Io non so che dire: rischiamo di avere la prima crisi di governo causa ferie. Non è possibile", "Non passa giorno senza una richiesta di sacrifici, non smettono di chiedere l'impegno di tutti. E poi noi in città e loro a fare le loro vacanze dorate".

Non è mancato chi ha sottolineato: "Cicchitto e compagnia bella, le vacanze le fanno con i nostri soldi. Il loro stipendio lo paghiamo noi attraverso le tasse". C'è chi ha provato a dare consigli al sottosegretario Polillo: "A proposito di spending review, ma non è che potete tagliare Cicchitto?". Poi l'ironia, amara: "Però, forse ha ragione: lavorano tutto l'anno, sono alla Camera che difendono i nostri interessi, non smettano mai di impegnarsi per noi. Qualche giorno di mare spetta anche a loro. Sono sconcertato...".

E il flusso di post e commenti è stato inarrestabile: "Periodo di crisi, tempo di sacrifici, per molti ma non per tutti. Ecco che arriva il duro monito del capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto: nessuno tocchi le nostre ferie". Infine: "E poi dicono che l'antipolitica la fanno i cittadini. Siete il peggiore esempio di democrazia e rispetto della costituzione che il popolo italiano abbia mai avuto".
(27 giugno 2012)

www.repubblica.it/politica/2012/06/27/news/cicchitto_e_le_ferie_ad_agosto_in_rete_l_antipolitica_siete_voi-3...
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