Egitto, il venerdì «dell'ultima chance» Gli Usa: «Presto un governo civile»

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angelico
00venerdì 25 novembre 2011 20:45
Egitto, gli Usa: «Governo civile al più presto»
La Casa Bianca preme per un rapido trasferimento di poteri dalla giunta militare. Che oggi ha scelto un nuovo premier


Militari in attesa dietro i reticolati che circondano piazza Tahrir (Lapresse)
MILANO - Il «pieno trasferimento» di poteri dalla giunta militare egiziana a un governo civile deve avvenire «il più preso possibile» e «in un modo inclusivo che risponda alle legittime aspirazioni del popolo egiziano»: è l'esortazione della Casa Bianca attraverso il portavoce Jay Carney. «Noi crediamo, e questo è molto importante - ha sottolineato - che il trasferimento completo del potere a un governo civile debba aver luogo in maniera giusta e senza esclusioni, che risponda alle aspirazioni legittime del popolo egiziano, al più presto possibile». Gli Stati Uniti guardano dunque con apprensione ai nuovi moti di protesta che infiammano l'Egitto, considerato il capofila dei Paesi arabi moderati e di conseguenza un interlocutore fondamentale strategico nel quadro degli equilibri sull'area mediorientale. La situazione, meno infuocata rispetto ai giorni scorsi, resta di grande tensione: in migliaia stanno raggiungendo piazza Tahrir, al Cairo, che ancora oggi sarà teatro di una mobilitazione di massa. E continua anche a salire il bilancio ufficiale delle vittime degli scontri iniziati sabato scorso, arrivato a quota 41 secondo il conteggio del ministero della Sanità egiziana.
IN PIAZZA - Piazza Tahrir si appresta dunque a vivere una nuova mobilitazione. La manifestazione di oggi contro il governo militare è stata denominata «dell'ultima chance». Le strade che conducono al ministero dell'Interno, situato non lontano dalla piazza, che sono state teatro di violenti scontri nei giorni scorsi, sono ancora bloccate, secondo un giornalista dell'Afp sul posto. Oltre alla partenza immediata dell'esercito al potere, i manifestanti, che occupano piazza Tahrir per l'ottavo giorno consecutivo, chiedono che siano puniti i responsabili dei morti di questi giorni. «Il venerdì dell'ultima chance... la stabilità o il caos», titola oggi il quotidiano governativo Al Ahramo. «Il venerdì della svolta», titola a sua volta il quotidiano Al Akhbar, a tre giorni dalle prime elezioni legislative organizzate in Egitto dopo la caduta di Mubarak lo scorso febbraio. Tra i manifestanti si è schierato anche Mohamed El Baradei, ex presidente dell'Aiea e ora candidato alal presidenza.

LE ELEZIONI - Il Consiglio supremo delle forze armate (Scaf) ha intanto confermato ieri che non rinvierà le elezioni, e ha inoltre nominato come nuovo primo ministro Kamal Ganzouri, il quale ha accettato l'incarico. Una scelta già contestata dai dimostranti di piazza Tahrir che accusano Ganzuri di essere fortemente legato al passato regime di Hosni Mubarak e chiedono che il nuovo governo venga affidato da «un personaggio politico che sia legittimato dalla piazza». In particolare la Coalizione dei giovani rivoluzionari egiziani ha diffuso una nota nella quale ha spiegato che «la scelta di questo personaggio non risponde alle richieste del popolo, che chiede di incaricare per la formazione del governo una personalità che non abbia mai avuto a che fare con il passato regime e che non sia macchiato di corruzione».

Redazione Online
25 novembre 2011 | 11:34
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