Domenica 26 ottobre 2008

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lucky_luke
00lunedì 27 ottobre 2008 13:55

Domenica 26 ottobre 2008

Gesù ci parla dell’AMORE


"Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:

  • Maestro, qual è il più grande comandamento della legge? - Gli rispose:
  • Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
  • Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo:
  • Amerai il prossimo tuo come te stesso.
  • Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti. "

Riflessione.

Amerai il Signore Dio tuo e il prossimo tuo come te stesso.

Un dottore della legge interroga Gesù. Vuole sapere qual è il più grande comandamento delle legge. È questa l’esigenza sentita, poiché con le ricerche fatte sulle Sacre Scritture si contavano circa 643 leggi, 365 divieti e 248 comandamenti.

Gesù risponde con due soli comandamenti. Il più grande è l’AMORE per Dio, il secondo è l’Amore per il prossimo.


Signore, qual è la cosa fondamentale? Per essere cristianoi cosa dobbiamo fare?

Forse noi ci siamo posti queste domande.

Forse ci siamo pure chiesti se non era possibile riassumere ciò che dobbiamo fare in una sempli ce frase, se era prorpio necessario spendere tante parole – come a volte succede – per dire che cosa possiamo e dobbiamo fare.

Gesù ci è venuto incontro e un po’ ci ha aiutato anche quel dottore della dottore della legge ponendo questa domanda, che ci semplifica tutto il discorso dell’essere cristiani : due comandamenti che riassumono tutto.


Sembra difficile a prima vista. Ma l’Amore per Dio non è solo una frase ad effetto.

Cos’è veramente "Amore"?

Nel dizionario leggiamo: "Sentimento di affetto vivo, trasporto dell’animo verso una persona o una cosa", ed anche "volontà di vero bene per sé e per l’altra persona; dedizione; dono di sé; sacrificio per qualcosa di più grande".

Gesù ci chiede quindi di donarci a Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. Ci chiede di nutrire un "sentimento di affetto vivo" verso Dio, di sacrificarci, di dedicarci a Lui.

Ed ecco che ciò che pensavamo facile diventa assai impegnativo, una meta irraggiungibile se non ci fosse l’aiuto di Dio a sostenerci. È proprio Lui ad amarci per primo, così che il nostro amore è semplicemente una risposta.


Il secondo comandamento ha un limite: dobbiamo amare il nostro prossimo come noi stessi.

Quindi se ci amiamo poco, poco potremo amare gli altri. Ma nel contempo non dobbiamo guardare solo a noi stessi. Il nostro amore per noi deve essere bilanciato dall’amore per il prossimo.


Sembra un esercizio di equilibrismo, in cui è difficile non oscillare continuamente. Ma seguiamo bene il primo comandamento, il secondo viene quasi da sé. L’Amore per Dio non può non sfociare nell’amore per tutti coloro che Dio ama. "Il secondo è simile al primo", cioè è importante come il primo, è necessario quanto il primo, anche se non è identico

Questo incrociarsi e vivificarsi dei due comandamenti costruiscono l’essere cristiano totale e genuino.

Al centro sta l’evento sconvolgente della morte dio Cristo, sacrificio di perenne valore e totale donazione, Croce che dice AMORE salvifico e di perdono, AMORE creatore e libero.

Parroco e C.P.P.

Preghiera


No, tu non ci imponi una lunga serie di prescrizioni da osservare minuziosamente.

Per Te, gesù, tutto è fondato su due comandamenti che poi sono uno solo perché hanno un comune denominatore: L’AMORE.

Senza questo a nulla servono i mille surrogati inventati dalle persone pie e dai farisei di ogni tempo.


È tutta una questione di Amore, un Amore rivolto a Dio e al prossimo, un Amore che impegna non qualche ritaglio del nostro tempo, quello che rimane delle nostre energie, ma corpo e anima, intelligenza e volontà.


Quando uno ama veramente non c’è bisogno di fornirgli tante istruzioni, tante indicazioni. Troverà lui, da solo, con fantasia e originalità, la strada giusta.


Così con Dio, il suo Amore si farà obbedienza e abbandono, adorazione e lode, vita operosa e giusta.

E con il prossimo saprà ricorrere ai gesti e alle parole che esprimono di volta in volta: tenerezza di una madre, misericordia di un padre, la dolcezza di un amico, la solidarietà di un fratello, l’affetto esigente di un Maestro.


Rimane chiaro che i due comandamenti non possono rimanere separati:

l’AMORE a Dio ci porta ad amare il prossimo, ma non è possibile amare veramente il prossimo se non si ama totalmente Dio!

 

"Se uno mi ama, osserverà la Mia parola" dice il Signore "e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui"


"Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso (sulla Croce), offrendosi a Dio in sacrificio soave profumo (a Lui gradito).


Roberto Laurita

lucky_luke
00lunedì 27 ottobre 2008 14:00
Uff... Ho Sbagliato il titolo... mi si è ripetuto 2 volte :-(
auroraageno
00lunedì 27 ottobre 2008 16:44

Messo a posto, va bene così?

Ti ringrazio tantissimo, caro Giuliano [SM=x832000]

Un grande abbraccio

aurora

[SM=g6094]

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