www.repubblica.it/2009/02/sport/basket/caserta-paura/caserta-paura/caserta-pa...
BASKET
Eldo, incursione ultras
aggrediti i giocatori
E' successo ieri pomeriggio, una quarantina di tifosi hanno fatto irruzione nel campo di allenamento a Caserta. La denuncia del coach Frates. Ma il sindaco ridimensiona: "Esuberanze di un paio di persone, non assalto di massa"
Fabio Di Bella durante Armani-EldoCASERTA - Un pomeriggio di follia e di paura per i giocatori dell'Eldo Caserta. Ieri la squadra, che milita nel massimo campionato di basket, è stata costretta ad interrompere l'allenamento dopo l'irruzione in campo di una quarantina di tifosi. Attimi di grande tensione, vola anche qualche spintone, mani in faccia, minacce, insomma una clima davvero incandescente.
Conferma tutto e prova a ricostruire il pomeriggio di follia Fabrizio Frates, coach di Caserta, squadra neopromossa reduce da tre sconfitte consecutive in trasferta, ma comunque salva se il campionato finisse oggi. "Come ogni mercoledì - ha raccontato Frates ai microfoni di Sky Sport 24 - ci siamo allenati a porte aperte, ad un certo punto verso le 18.20, un gruppo di nostri tifosi è entrato in maniera aggressiva e rumorosa sul campo costringendoci ad interrompere l'allenamento. Non si è arrivati al contatto fisico, ma ci si è andati molto vicini perchè alcuni giocatori non accettavano di interrompere l'allenamento. Alla fine siamo riusciti a stabilire un clima di minima serenità, i tifosi, sempre in maniera aggressiva, ci hanno manifestato le loro ragioni. I giocatori americani sono rimasti molto colpiti. Le minacce ci sono state e sono state molto evidenti, chiare ed inequivocabili, ci hanno urlato che se perdiamo con la Benetton non usciremo dal palazzetto, che se si deve retrocedere si deve fare a modo loro".
"Abbiamo sicuramente fatto due bruttissime partite a Cantù e a Milano - ha proseguito Frates in collegamento telefonico con Sky Sport 24 -, ma siamo una squadra assolutamente in linea con gli obiettivi della stagione, siamo una neo-promossa, siamo nella posizione di classifica che ci spetta (terzultimi a pari punti con Ferrara, 6 vittorie e 12 sconfitte, n.d.r), abbiamo tutti gli scontri diretti da giocare, si è creato un clima sproporzionato rispetto a quella che è la nostra realtà. I nostri tifosi fanno tanti sacrifici, capisco che non accettino certe sconfitte, ma non è così che si comunica il proprio malcontento alla squadra".
Giocatori come Diaz, Slay, Jenkkins e Foster sono rimasti molto colpiti dall'irruzione in campo dei tifosi, dalle minacce e tutto il resto, qualcuno ha paura e fa sapere di voler lasciare Caserta. Frates conferma. "In mattinata ci sarà una riunione in società, i dirigenti stanno lavorando per far restare gli americani, per loro sono episodi inconcepibili, c'è chi prende paura e chi reagisce. Abbiamo lavorato tanto questa notte - spiega Frates - per cercare di riportare le cose alla normalità, i tifosi stessi sono tornati da Slay per cercare di convincerlo a restare perchè alla fine l'obiettivo comune è rimanere in A1".
L'episodio è stato in qualche modo ridimensionato dal sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti: "Io non dico che saranno state caramelle e cioccolatini, una contestazione c'è stata, l'allenamento sarà stato sospeso, e da chi era deputato a farlo - ha detto il primo cittadino - ma da quello che mi viene riferito nessuno è stato aggredito e non c'è stato alcuno scontro fisico".
"C'è stata una dialettica della quale io ho verificato il tenore con il presidente della società Caputo e quanto accaduto è lontato da eccessi intollerabili, ci sarà stata qualche esuberanza che va calmata, ma da parte di un paio di elementi, non c'è stato nessun episodio di massa", ha detto Petteruti.
Sulle frasi del tipo: "Se domenica non vincete nessuno esce da qui... il sindaco ha parlato di "modi di esprimersi che fanno parte della goliardia dello sport... ammiccamenti che non hanno mai fatto male a nessuno". Domenica Caserta riceve Treviso: "Non credo sia necessario aumentare la presenza di forze dell'ordine - afferma il sindaco - perché dopo il modo in cui è stato riferito questo episodio penso che la tifoseria vorrà evitare di essere letta per quello che non è. E comunque anche se ci sarà qualche agente in più non sarà la fine del mondo, se necessario, ci sarà anche il sindaco a fare a l'agente di polizia".
12 febbraio 2009