Jon Konneri
00venerdì 5 marzo 2010 19:21
Da quanto abbiamo detto, dovrebbe essere chiaro che la religione è inconciliabile con la magia e la superstizione. Ma questo perde la sua chiarezza per il fatto che spesso queste si mascherano di (pseudo-) religione, scienza, psicologia, medicina, onorabilità... Vediamo brevemente:
Religione: L'uso di preghiere o incenso e l'ostentazione di falsi diplomi rilasciati dal Papa, o di statue della Madonna e di P. Pio, dovrebbero allarmare più che tranquillizzare. Spesso sono presentate come cristiane cose che tali non sono: reincarnazione, spiritismo, rivelazioni di spiriti guida o di extraterrestri.
Scienza: Spesso è solo pseudoscienza. Si parla di energie, di fluidi, di vibrazioni, senza che questo abbia riscontri scientifici. Qualcuno dice che Cristo guariva tramite un fluido di cui era dotato. Per non parlare dell'astrologia, che ignora le conoscenze astronomiche acquisite dal tempo degli antichi babilonesi ad oggi.
Psicologia: Si passa dal concetto di influsso della psiche sul corpo, alla concezione magica secondo cui il pensiero crea la realtà. Per non parlare del concetto sempre più esteso di paranormale, che sconfina nella reincarnazione e nello spiritismo.
Medicina olistica: È un rispettabilissimo orientamento terapeutico, ma talora serve solo a mascherare un substrato ideologico panteista. Per es. il reiki ha inconfondibili caratteri magici (il fatto stesso che lo si trasmette tramite «iniziazione», la dice lunga), ma viene presentato come «energia» naturale, sicché tanti fedeli lo praticano senza scrupolo, e sono sordi a richiami e ammonimenti.
Onorabilità: Conferisce prestigio e ingannevole credibilità alla magia il sapere che vi fanno ricorso esponenti della cultura e dello spettacolo e addirittura sovrani e governanti. A ciò si aggiunga il fatto che radio e televisione vi dedicano notevoli spazi.
I DANNI DI QUESTE PRATICHE
Danni economici: Cominciamo da questi, che sono i più tangibili e, per qualcuno, i più convincenti. I maghi spesso accumulano ricchezze ingenti, sfruttando il dolore, le paure, la disperazione di tanti infelici, non rifuggendo da minacce di calamità e disgrazie. Ovviamente i danni economici causano drammi familiari fino a dolorose separazioni.
Danni psicologici: Certe esperienze procurano traumi anche gravi, da finire in psichiatria. Ma anche in casi non così estremi, il ricorso alla magia può portare alla dipendenza psicologica, fino a non prendere nessuna decisione senza consultare il mago il quale, si sa, non lavora gratis...
Danni spirituali: In sostanza si mette il potere magico al posto di Dio. Il peggio è quando uno non se ne rende conto, e continua le sue pratiche religiose, vissute di fatto fuori e contro la fede cristiana. Non è da escludere un rischio ben più grave: la magia potrebbe diventare una "porta d'entrata" per fatti di ossessione, vessazione o possessione diabolica.
CURA PASTORALE
La cura pastorale non è facile, perché non si tratta di imporre una serie di divieti, ma di convincere e accompagnare le persone. D'altronde difficilmente uno si stacca da veri o presunti poteri «straordinari», talora addirittura considerati «doni di Dio». Alcune indicazioni su come fare:
1) Occorre molta pazienza e comprensione. Evitare canzonature e stroncature. Lungo secoli la Chiesa, più che distruggere, ha purificato dagli elementi non cristiani tanti riti magici e superstiziosi ed ha conferito loro un contenuto religioso (processioni per la campagna, benedizioni dei tempo, degli erbaggi, ecc.).
2) Non essere facili a qualificare come magiche e superstiziose certe forme devozionali, che si vorrebbero morte e sepolte, mentre sono retaggio di una rispettabile tradizione che, volere o no, sopravvive (pensiamo al popolo di Radio Maria). Molti pastori sembrano ignorare il più recente magistero ordinario in fatto di pietà popolare. Nel postconcilio, lo zelo di certi ministri nel picconare le tradizioni, potrebbe addirittura aver favoritola crescita di maghi e/o guaritori che si sono appropriati del «vocabolario» cristiano, delle benedizioni e perfino degli esorcismi.
3) D'altronde qualche altro pastore indulge troppo a pratiche ambigue, che portano ed esaltare la materialità di gesti o oggetti (imposizione delle mani, formule liberatorie, abbondante uso di sale e olio benedetti ecc.). Lo stesso si dica di certi pellegrinaggi a luoghi di presunte apparizîoni o di fenomeni straordinari. È buona norma attenersi alle indicazioni dei vescovi locali.
4) Più che le argomentazioni dottrinali, sarà un serio cammino di fede a convincere la persona della vacuità e pericolosità di magia e superstizione.
USCIRE E GUARIRE
• Rendersi conto con chiarezza della ínconciliabilità di tali pratiche con la vita cristiana, è già un risultato positivo, anche se insufficiente. Gli altri passi non sono facili, ma necessari.
• Occorre anzitutto un taglio netto, con il proposito di non aver più niente a che fare con tali esperienze. La cosa è tanto più efficace, quando la persona giunge a compiere questo atto passando attraverso confessione sacramentale.
Ma non basta uscire. Anche dopo che la persona ha abbandonato totalmente tali pratiche, spesso restano in lei profonde ferite psichiche e spirituali.
• La guarigione spirituale, per es. da sensi di colpa e dalla sensazione di essere sotto influenze malefiche, richiede un cammino di preghiera, ascolto della Parola di Dio, perdono delle offese, ricorso alla confessione e comunione. Molto giova la preghiera comunitaria; si consiglia pertanto la frequenza a luoghi (monasteri, santuari) o gruppi dove la preghiera è fervorosa e animata da carità cristiana. Il ricorso all'esorcista dovrebbe limitarsi alle situazioni particolarmente gravi.
Per la guarigione psichica da paure, senso di fallimento e depressione, talora occorre il supporto di uno psicoterapeuta onesto e competente.
• Quando uno è «guarito», non manchi di ringraziare il Signore e testimoniare ai fratelli le meraviglie della sua misericordia.
MAGISTERO ECCLESIALE
- Conferenza Episcopale Italiana, Benedizionale, L.E.V., Città del Vaticano 1992. Conferenza Episcopale Toscana, A proposito di magia e di demonologia. Noia pastorale. 1994.
- Conferenza Episcopale Campana, «lo sono il Signore, vostro Dio». Nota Pastorale a proposito di superstizione, magia, satanismo. 1995.
- Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti, L.E.V., Città del Vaticano 2002.
ALTRA BIBLIOGRAFIA
- Vernette J,1 misteri dell'occulto, Mondadori, Milano 2000.
- Climati C., I giovani e l'esoterismo. Magia, satanismo e occultismo: l'inganno del fuoco che non brucia, Paoline 2001. - Gatto Trocchi C., Affare magia, Queriniana Brescia 2001.
- Pasqua L., L'inganno della Magia. Come liberarsi dai falsi profeti, Città Nuova. 2005.
- Grillo R., Attenti al lupo. Movimenti religiosi alternativi & sètte sataniche, Ares 2006.
- Boschetti C., 11 libro nero delle sette in Italia, Newton Compton, Roma 2007.