Allarme zecche in Europa e negli Usa: se ti morde diventi allergico alla carne

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
angelico
00mercoledì 12 giugno 2013 22:15
C'è un motivo in più per stare alla larga dalle zecche il cui morso può provocare encefalite, malattia di Lyme e altri gravi disturbi. L'allarme è stato lanciato sulla home page del sito del Wall Street Journal. Secondo alcuni ricercatori dell'Università della Virginia i morsi della specie americana Amblyomma americanum sono in grado di attivare gli anticorpi rivelatori di alpha-gal che scatenano l'allergia alla carne di manzo, maiale o agnello. I sintomi che si manifestano dopo 4-6 ore sono, orticaria, vomito e crampi addominali difficoltà respiratorie e talvolta anche la morte. Purtroppo, per questa specie, non esiste nessun vaccino le uniche precauzioni possibili sono quelle che normalmente vengono adottate anche nel nostro Paese per chi frequenta le zone boschive dove si concentrano maggiormente questi parassiti: indossare pantaloni e magliette con maniche lunghe, calze e scarpe pesanti, utilizzare uno stick repellente sulla pelle e sui vestiti e controllare bene gli animali domestici dopo una passeggiata sull'erba alta.

Situazione in Italia da sorvegliare
Si chiama invece Ixodes Ricinus, diffusa nell'Est Europa e in Italia localizzata nel Triveneto e in molte aree rurali e urbane, la zecca il cui morso provoca la Tick borne encephalitis, meningoencefalite. I casi ogni anno non sono molti, circa 30 (80 dal 2000 a oggi), ma spesso gravissimi, talvolta mortali, e in costante crescita, proporzionalmente all'aumento delle temperature medie che hanno reso l'attivà la zecca dall'inizio della primavera (marzo) fino all'autunno inoltrato. Proprio l'estensione del fenomeno ha spinto le autorità sanitarie europee a chiedere anche all'Italia di inserire la malattia tra quelle «notificabili».

La Ixodes Ricinus è il serbatoio di agenti infettivi raccolti nel sangue di animali selvatici montani o boschivi , e ritrasmessi agli ospiti che attacca (animali domestici e uomo), inoculando il virus con piccoli morsi indolori. La meningoencefalite è una malattia molto grave, purtroppo facile da confondere inizialmente con una banale influenza (leggera febbre, mal di testa dolori muscolari che compaiono a 7-14 giorni dal morso), a cui segue (se trascurata o sottovalutata) una seconda fase con l'interessamento del sistema nervoso centrale e possibili danni permanenti e invalidanti.

Il vaccinounica cura
Non esiste una cura mirata, ma prevenire la TBE è possibile con una semplice vaccinazione composta da due dosi (da somministrare prima di partire). Una terza dose facoltativa al rientro consente una copertura di 5 anni. Si tratta di una profilassi raccomandata sempre agli abitanti o ai villeggianti delle zone agricole e boschive del Nord-Est, a chi pratica professioni a contatto con la natura, ma soprattutto ai turisti amanti del trekking e della campagna. Critici i quindici giorni successivi in cui la zecca potrebbe continuare (se non rimossa) a iniettare il virus, o fare la comparsa i primi sintomi della TBE. «La vaccinazione è sola soluzione - dichiara Fabrizio Pregliasco, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università degli Studi di Milano - la quale, essendo di natura virale, non ha una terapia specifica ma solo sintomatica che può tamponare le manifestazioni della malattia in attesa della guarigione. La somministrazione del vaccino, efficace e sicuro, può avvenire secondo due modalità legate al tipo di copertura da garantire: a lungo termine per la popolazione a rischio, rappresentata da residenti, boy-scout o lavoratori in zone rurali, ad azione rapida in caso di viaggi. Qualora si venisse attaccati dalla zecca, la prima raccomandazione è di estrarre il parassita entro le 24 ore, facendo attenzione a prelevare interamente il corpo e il rostro della zecca e annotando la data del morso, poiché alla comparsa di qualsiasi sintomo entro i 30 giorni dall'estrazione dell'animaletto, occorre recarsi subito da un medico o in un centro specialistico per ricevere le cure più adeguate alle diverse manifestazioni».

Le zecche approdano anche a Mosca
Ma il problema non riguarda solo gli Stati Uniti e l'Europa. A causa del cambiamento climatico con inverni miti e mesi primaverili caldi anche la Russia deve far fronte a un'invasione di zecche. Il problema si sta evidenziando nelle foreste di betulle della Russia Centrale, tra cui anche Mosca (circondata da boschi) e un certo numero di regioni limitrofe, nonché nel Nord, in Siberia e nell'Estremo Oriente.

www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-12/allarme-zecche-europa-america-154022.shtml?uuid=...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:52.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com