1976
Elvis si esibisce al
"Cow Palace" di San Francisco, California, alle ore 20,30.
Lo spettacolo dura 65 minuti, con un pubblico composto da 14.300 spettatori, per un incasso di 158.115 dollari.
Elvis indossa il
"King Of Spades".
Esiste una registrazione effettuata dal tecnico tramite il mixer (si tratta di un
"soundboard") che ha esordito nel 1996 (CD pirata) in
AMERICA THE BEAUTIFUL (etichetta
"King Records").
Nel 2009 lo ritroviamo nel cofanetto
TOURING IN THE 70'S, VOL. 2 (
"King Records")...
...e nel 2010 nel box della
"Wonderland Records" THE BIGGEST SHOW ON EARTH.
Nel 2011 sarà riproposto dalla
"Audionics" in
SAN FRANCISCO BAY BLUES.
«Wayne Hawthorne, presidente del fan club australiano più importante, era presente al concerto. Ecco la sua testimonianza rilasciata all'autore del libro:
"Grazie all'interessamento di un amico del posto, Hedi Drissen, e del manager locale, riuscimmo ad avere dei biglietti in primissima fila, il che fu un bonus eccezionale. I set di apertura furono abbastanza noiosi, del resto tutti eravamo lì per Elvis. Nonostante ciò che si dice in giro, il Colonnello Parker era molto attento a cosa succedeva intorno ad Elvis e la maglietta del nostro club attirò la sua attenzione. Fu molto gentile con noi e quando gli chiedemmo cosa ci fosse di vero sulle voci ricorrenti di un possibile tour australiano, ci disse che 'i soldi non sono abbastanza' e che se fosse venuto in questa parte del pianeta, sarebbe stato in Giappone. Aggiunse che in quel momento non c'erano programmi ma che il primo tour di spettacoli oltre oceano, sarebbe stato in Germania nel 1978, perché Elvis voleva andare a ringraziare i tedeschi per l'accoglienza che gli avevano riservato durante il servizio militare. Incontrammo anche una simpaticissima Linda Thompson. Le chiedemmo se avesse intenzione di sposare Elvis ma disse che non era in programma. Nessuno di noi poteva sapere che, proprio quella sera, lo avrebbe lasciato per sempre.
Quella sera Elvis era in ottima forma: cantò 23 canzoni e provò che era ancora il numero uno, riuscendo a fare impazzire le ragazze presenti che, per ben tre volte, tentarono l'assalto al palco. Ad un certo punto prese la chitarra e disse che voleva farci vedere che era capace di suonarla, così cantò 'Blue Christmas' e 'That's all right'. Quando lo show finì e se ne andò, parte del pubblico rimase quasi intontito. Ci aveva colpiti tutti come un fulmine !"
Ormai consapevole che la storia con Linda era finita e che quella sera sarebbe andata via per sempre, Elvis telefonò a Ginger Alden a Memphis e mandò uno dei suoi aerei privati a prelevarla, affinche lo raggiungesse a San Francisco.
Tuttavia le cose fra Elvis e Linda non finirono in modo così semplice. Passò ancora un giorno prima che la ragazza andasse via ed in questo frangente, Ginger fu accuratamente tenuta nascosta. Ma se Elvis non perse tempo a consolarsi, lo stesso si può dire per Linda. Probabilmente la cosa era già nell'aria, ma poco tempo dopo l'addio, prese a frequentare apertamente David Briggs, il tastierista del gruppo. Proprio per questo, da lì a poco, terminerà anche il rapporto tra Elvis ed il musicista».
Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
