17 MARZO

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marco31768
00mercoledì 16 marzo 2016 21:32

1955


Elvis si esibisce alla 'Dessau Hall' di Pfugerville, Taxas.

«Pfugerville è una piccola località appena fuori da Austin.
La serata era stata organizzata dal musicista Country Jimmy Thomason, che conduceva anche un programma televisivo locale intitolato "The Home Folk Show", trasmesso da 'Canne 6' di Waco, Taxas.
Nonostante l'esigua dimensione del Club, l'affluenza del pubblico fu davvero modesta, appena venti persone.
È possibile, ma non confermato, che tra il 17 ed il 18 marzo (giornata libera da impegni), il trio abbia partecipato al programma televisivo, trasmesso nella sola zona di Waco. Purtroppo, ad oggi, non c'è evidenza documetale di tutto ciò»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".











marco31768
00mercoledì 16 marzo 2016 21:32
1956


Alle ore 20, Elvis si esibisce nello studio della CBS di New York per lo 'Stage Show', presentato dai fratelli Dorsey. Canta "Heartbreak hotel" e "Blue suede shoes".

marco31768
00mercoledì 16 marzo 2016 21:34
1974


Elvis si esibisce al 'Mid-South Coliseum' di Memphis, Tennessee, alle ore 14,30 ed alle ore 20,30.

POMERIGGIO.
Durata del concerto: 59 minuti.
Abito indossato: 'Red Flower'.
Pubblico: 12300 spettatori.
Incasso: 146500 dollari.

Una registrazione amatoriale è stata pubblicata nel 1993 in THE ALTERNATIVE MEMPHIS, su etichetta "Stage Entertainment".


Nello stesso anno, la "Live Star Voice' lo ha emesso a sua volta in HOMETOWN MEMPHIS.


Da segnalare che esiste una registrazione semi-professionale dello spettacolo in quanto la FTD ha pubblicato tre canzoni da questo show, in "Forty eight hour to Memphis" (2011): "Johnny B. Goode" e "That's all right".

«Finito di cantare 'I got a woman', Elvis salutò il pubblico: "Grazie molte. Benvenuti a questo spettacolo del... Cos'è? Pomeriggio?"
Il disorientamento temporale di Elvis continuò al momento di presentare l'orchestra:"Alla mia sinistra le ragazze che hanno aperto lo spettacolo questa SERA... Ho detto ragazze...? No, le 'Sweet Inspirations'. Non fa a tempo a completarsi il primo accordo di 'An American trilogy' che una ragazza, con quanto fiato ha in gola, gli urlò: "Ti amooooo!", al che Elvis rispose: "Ti amo anch'io!"
Arrivato il momento di 'Funny how time slpis away' disse: "Ora che avete avuto la possibilità di vederci, vorremmo essere noi a poterlo fare [in genere, a questo punto,m si accendevano le luci della sala, NDA]. Dvo dire che siete stato il pubblico più caloroso che abbiamo mai avuto".
Ci fu una reazione di dissenso quando, dopo il passaggio del testo che dice 'non sapevo quando sarei tornato in città',, accennò al fatto che doveva lasciarli. Per un momento non si sentì nemmeno l'orchestra, tale fu il frastuono del pubblico in delirio, allo stesso tempo rammaricato per l'avviso di abbandono da parte del loro eroe.
La registrazione restituisce tutta l'eccitazione della sera. Un grande show, affrontato con voce possente. Elvis si sente a casa (e lo è!): il pubblico va in visibilio e lui lo ricambia generosamente».
Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977"
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SERA.
Durata del concerto: 60 minuti.
Abito indossato: 'Blue Target'.
Pubblico: 12330 spettatori.
Incasso: 146500 dollari.

Lo spettacolo è disponibile nel CD-r REAL FIRE.






marco31768
00mercoledì 16 marzo 2016 21:36
1976


Elvis si esibisce alla 'Freedom Hall' di Johnson City, Tennessee, alle ore 20,30.
Spettatori: 7000.
Incasso: 80.000 dollari.
Durata del concerto: 75'.
Jumpsuit: Silver Phoenix.

Biglietto:


Nel DVD pirata "Rockin' Tennessee" sono presenti 43' di riprese amatoriali..

Esiste una registrazione soundboard, anche se incompleta, di questo spettacolo; mancano i seguenti brani:
“How Great Thou Art”, “Love Me Tender”, “Let Me Be There”, “America The Beautiful”, “Heartbreak Hotel”, “Hound Dog”, “Hawaiian Wedding Song”, “Mystery Train/Tiger Man” e "Can’t Help Falling In Love “.
Questa registrazione esordì nel doppio CD del 2010 "Springtime tours '76-'77", a cura della label "Audionics".
Le stesse tracce vennero inserite nel cofanetto di 4 CD del 2010 "Bicentennial", a cura della "Wonderland Records".
Una registrazione amatoriale dell'intero spettacolo fu pubblicata nel CD del 1993 "Phoenix over Tennessee", su etichetta "JR".

Alcune foto...









Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
«La difficoltà incontrata dai membri dell'"Elvis Presley Show" nell'avere a che fare con il Colonnello Parker è esplicitata in un singolare episodio raccontato da JD Sumner. Pochi giorni prima dell'inizio di questo tour, Sumner si recò a Graceland a trovare Elvis. In occasione di tale visita ebbe a lamentarsi per il fatto che sia lui che gli Stamps non venivano mai avvisati con congruo anticipo dall'ufficio del Colonnello sulle date dei tours. Ovviamente Elvis comprese la situazione ed altro non potè che prenderne atto, assicurandolo che ne avrebbe parlato con il Colonnello. Alla fine della conversazione, congedandosi, Sumner aggiunse: "Bene, allora ci vediamo fra tre giorni". Elvis lo guardò stupito e rispose: "Va bene, come mai fra tre giorni?" "Buon Dio, Elvis, il 17 marzo inizia il nostro nuovo tour", rispose Sumner. Forse neppure Elvis ne era al corrente!
I 21.000 biglietti per i tre spettacoli andarono esauriti in un sol giorno da quando furono messi in vendita, senza alcun lancio promozionale, il 20 febbraio precedente. La notizia fu confermata da un articolo apparso sul giornale di Memphis del 21 febbraio. Singolarmente, lo stesso articolo citava che originariamente Elvis avrebbe dovuto tenere uno show il 16 marzo e gli altri due il 18 marzo. Alla fine, però, la composizione del tour assunse altri connotati e la data di apertura fu fissata per il giorno 17 marzo. Non appena venne dato l'annuncio delle date dei concerti, si formò un assembramento al di fuori della FReedom Hall, nella speranza di accaparrarsi immediatamente i biglietti migliori.
Riteniamo però che la scelta di aprire il tour a Johnson City, nel Tennessee, no fosse casuale. Come abbiamo visto, la band di Elvis stava subendo una radicale trasformazione. La decisione di esordire in una città vicino a casa, con un pubblico sicuramente amico, fu presa certamente al fine di dare la possibilità alla nuova band di amalgamarsi, per arrivare preparata nelle città più grosse, dal pubblico e dalla stampa più esigenti. Va comunque detto che l'organizzazione di un paio di "date pilota", in centri piccoli, ovvero fuori dal grande giro e con poca pubblicità, finalizzate a rodare lo spettacolo, è una prassi abbastanza comune nelle logiche della musica dal vivo, anche al prezzo di qualche apparente piccolo insuccesso di affluenza. Naturalmente, con Elvis le cose andarono decisamente in senso contrario, e i concerti, nonostante l'assenza di promozione, ottennero un successo che andò al di là delle previsioni.
Elvis arrivò alle sei del mattino a Johnson City e prese alloggio all'Holiday Inn South, situato sulla Volunteer Parkway vicino a Bristol, Virginia, a circa trenta chilometri dall'auditorium. Il freddo pungente di quei giorni, indusse Linda Thompson a restarsene in alebrgo e di conseguenza non accompagnare Elvis al concerto. Durante la permanenza in albergo, solo tre persone ebbero accesso ad Elvis: il proprietario della struttura, il capo della Polizia locale ed una ragazza di nome Loretta tate, della quale in verità non si seppe mai nulla in più del nome.
Elvis si svegliò alle sei del pomeriggio e dopo una breve colazione, alle ore 20,30 uscì per ecarsi al Center. Fuori dall'Hotel circa 200 fans erano rimasti per ore ad aspettarlo al freddo, una folla che all'epoca non i era mai vita per nessun altro artista. In sala ci furono gli ormai immancabili problemi con l'impianto audio: nel corso di "And I love you so", Elvis fu obbligato a fermarsi poiché, secondo ciò che lui stesso riferì al pubblico, il basso emetteva suoni talmente forti che non riusciva a sentire la sua voce. Cantò per la prima volta "Hurt", che presentò come "il nostro ultimo disco, uscito la settimana scorsa". La versione non è perfetta come quelle che sentiremo nei mesi a venire, ma mostra una spontaneità che non ritroveremo più avanti, con lo special centrale parlato estremamente intenso.
È molto interessante il racconto di Judy Molinar, redatto in occasione dello spettacolo: "Il Civic Center di Johnson City è una struttura che ha solo due anni ed Elvis è l'attrazione più importante passata da queste parti. Ha detto di avere scelto questo locale poiché riceve tantissima posta dai fans del luogo. Originariamente era stato previsto un solo spettacolo, ma la richiesta dei biglietti è stata così forte che si è reso indispensabile aggiungere una seconda serata. Alla fine i 24.000 biglietti sono stati venduti in meno di 11 ore, il che può essere considerato un record, per una città di 55.000 abitanti. Ho visto Elvis a las Vegas lo scorso agosto, ma qui mi è sembrato in forma decisamente migliore, sia fisica che vocale.I primi a fare ottimi affari a Johnson City sono stati i bagarini. Una donna ha detto di avere guadagnato 2.500 dollari dalla vendita di 10 biglietti. Curiosamente, nonostante la battaglia per acquistare i tagliandi ed il fatto che moltissima gente ha trascorso la notte di fronte all'albergo dove Elvis ha alloggiato, il pubblico del concerto del 18 febbraio è stato piuttosto tiepido con lui. Ho parlato con Bill Baize degli Stamps che mi ha confermato di aver avuto la medesima sensazione. Durante lo spettacolo, Charlie Hodge ha passato ad Elvis il testo di 'For The heart', in quanto quest'ultimo aveva detto che non l'avrebbe cantata perché non ne ricirdava le parole. Prendendo in mano il foglio con il testo della canzone, ha detto a Charlie: 'Se credi che mi possa ricordare tutte queste parole, sei proprio pazzo'. Una ragazza gli ha regalato un paio di occhiali da sole. Dopo averli indossati ha sottolineato che si sentiva un po' Elton John. Ha anche commentato di aver visto con simpatia una Cadillac sulla quale era attaccato un adesivo che diceva: 'L'ho pagata io. Non me l'ha regalata Elvis' ".
Il giorno dopo, Benny Patrck del "Johnson City Press Chronicle", scrisse che, paragonato ad altri spettacoli rock passati recentemente per il 'Civic Center', lo show di Elvis era stato molto tranquillo.»
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