Bollette luce e rientro in tutela: l’Autorità Arera crea un motore di ricerca con le istruzioni
di Fausta Chiesa
Bollette luce e rientro in tutela: l’Autorità Arera crea un motore di ricerca con le istruzioni
Un motore di ricerca sul sito Arera in cui basta inserire il nome del Comune in cui si ha la fornitura dell’energia elettrica per trovare subito l’azienda a cui richiedere il rientro in Maggior Tutela per l'elettricità. Lo ha predisposto l'Autorità presieduta da Stefano Besseghini spiegando che l'esigenza nasce dal fatto che dal primo luglio i clienti domestici che saranno ancora serviti in Maggior Tutela passeranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali mentre i clienti domestici vulnerabili continueranno a essere serviti in Maggior tutela anche dopo tale scadenza.
Diritto al rientro sino al 30 giugno 2024
I clienti che si trovano nel mercato libero, spiega l'Arera in una nota, potrebbero voler ritornare nel servizio di Maggior Tutela e ne hanno diritto fino al 30 giugno 2024 (qui la guida completa sul perché conviene e come fare), potendosi rivolgere all'esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura. Nel motore di ricerca si trova il link alle pagine che contengono le istruzioni per il rientro dal mercato libero al tutelato. Oltre all'utilizzo delle pagine web dell'Autorità, è sempre
possibile richiedere informazioni telefonicamente, utilizzando il
numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera: 800 166 654.
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L’Unc: la maggior tutela conviene
«Considerato che, secondo le stime di Arera, nel 2024 il mercato libero costerà il 15,15% in più rispetto al Servizio di maggior tutela, pari a una stangata di 135 euro - afferma Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori - è bene che la procedura per rientrare nella tutela sia semplificata e facilitata».
Assoutenti: le tre richieste
«In tema di bollette dell’energia (che presto cambieranno e saranno più facile da capire, ndr) – spiega il presidente onorario di Assoutenti Furio Truzzi - abbiamo già chiesto ad Arera tre cose fondamentali: una corretta informazione sulla natura dei contratti perché, nonostante il portale delle offerte messo a disposizione da Arera, su oltre 2 milioni di scelte effettuate nel 2023 solo il 15% dei consumatori ha optato per un contratto più vantaggioso, mentre l’85% è andato incontro a tariffe uguali se non peggiori, complici anche le telefonate selvagge dei call center. In secondo luogo una tutela vera dei clienti vulnerabili che rimarranno nel mercato di maggior tutela anche dopo l’1 luglio pagando una tariffa più cara rispetto al Servizio a tutele graduali. Terzo, la condivisione di una proposta legislativa da presentare alle commissioni parlamentari competenti e al governo per rimediare alle distorsioni create tra mercato libero e Servizio a tutte le graduali a seguito delle aste».
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Codacons: vigileremo e denunceremo
Il Codacons «è pronto ad assistere gli utenti che si vedranno negare o
ostacolare il diritto a rientrare al mercato tutelato dell'energia entro il
prossimo 30 giugno, e denuncerà i comportamenti scorretti degli operatori alle autorità competenti». Lo fa sapere l'associazione in una nota. «In vista del Servizio a Tutele Graduali invitiamo gli utenti a prestare la massima attenzione e a rivolgersi al Codacons per segnalare anomalie o problemi nel rientro dal mercato libero a quello tutelato», spiega il presidente Carlo Rienzi. «Vigileremo sul corretto operato delle società dell'energia, e i fornitori che adotteranno comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori o ostacoleranno l'esercizio dei diritti degli utenti, saranno denunciati all'Antitrust e alle Procure della Repubblica. Invitiamo fin da ora i consumatori a segnalare al Codacons disservizi e problemi legati al rientro alla maggior tutela», conclude Rienzi.
www.corriere.it/economia/consumi/24_aprile_06/bollette-luce-e-rientro-in-tutela-l-autorita-arera-crea-un-motore-di-ricerca-con-le-istruzioni-de8cdb17-e749-458e-8259-9fbeabbedxlk.shtml?re...[IMG][/IMG]