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Ultimo Aggiornamento: 12/03/2020 10:53
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Anche se il coronavirus non resiste a lungo sulle superfici, tenere puliti i gadget hi-tech è una buona abitudine. Ecco come fare per non rovinare il display, le porte e i tasti e non invalidare la garanzia

di SIMONE COSIMI
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28 febbraio 2020
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QUANTE volte al giorno tocchiamo lo smartphone? Gli studi, negli ultimi anni, si sono accumulati. Secondo uno del 2016 firmato da Dscout circa 2.600 volte al giorno, per un altro di Deloitte lo controlliamo 58 volte al giorno, con il relativo corollario di migliaia di tocchi per ogni sessione in cui lo teniamo in mano. Senza sorpresa, diverse altre indagini - una delle più significative è del 2015, firmata dall'università della California del Sud - ci hanno spiegato come i dispositivi siano sette volte più sporchi del water: se la tazza del bagno conteneva circa tre diversi tipi di batteri e specie fungine i telefoni cellulari analizzati vantano, in media, dai dieci ai 12 tipi di batteri e funghi. E così via.

Il contagio da coronavirus attraverso superfici non è affatto uno dei canali principali di diffusione, lo hanno ribadito in questi giorni gli esperti di numerose fonti e autorità sanitarie nazionali. Il virus si diffonde infatti principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono, tossiscono o si soffiano il naso. Ciononostante, stando alle informazioni ufficiali del ministero della Salute, gli studi preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore anche sulle superfici, pur perdendo buona parte della carica virale.
Coronavirus, come pulire smartphone e tablet. E non correre rischi
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"Lo smartphone può essere un veicolo di trasmissione di germi resistenti, diversa cosa è un virus che ha bisogno di cellule viventi per replicare - ha spiegato ieri Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive dell'università di Tor Vergata di Roma - starei attento in questo momento a correlarlo al problema coronavirus". Va dunque sempre sottolineata l'importanza di una corretta igiene delle superfici (e ovviamente delle mani).


Ma come fare a pulire i dispositivi elettronici, per i quali le soluzioni alcoliche - sufficienti a uccidere il virus in gran parte degli altri casi - non sono affatto indicate? La regola aurea, buona per gli smartphone come per gli altri schermi più grandi come quelli dei tablet o delle console portatili, è utilizzare un panno in microfibra delicato, come quelli che si usano di solito per gli occhiali. Meglio se antistatico e in buono stato, che non perda fili o pelucchi. In alternativa pelle di daino o di camoscio. Divieto assoluto per panni abrasivi, asciugamani, fazzoletti di carta o sistemi ad aria compressa se non in certi casi per le cavità.

La pulizia va effettuata a dispositivo spento e disconnesso da ogni tipo di cavo o accessorio. Evitando detergenti che useremmo su altre superfici, come disinfettanti a base di candeggina o appunto alcol (etanolo) al 75%, solventi e cloroformio: con i loro componenti chimici possono rovinare il rivestimento oleorepellente dei display. Il panno può essere inumidito con un po' d'acqua, meglio se distillata, con l'obiettivo di sollevare lo sporco grazie a movimenti circolari delle dita, senza esercitare una pressione eccessiva. Asciugando con un altro panno asciutto e facendo particolare attenzione nei pressi dei pulsanti o delle porte, come la lightning dell'iPhone o le Usb-C degli smartphone Android. In questo modo, però, non riusciremo a uccidere i batteri.

Per ottenere un risultato più approfondito e disinfettante l'indicazione è infatti utilizzare detergenti appositamente progettati per l'uso su schermi e display. Si tratta di soluzioni prive di alcol che si trovano in commercio a prezzi abbordabili: vanno spruzzati sempre prima sul panno (spesso incluso nella confezione) e mai direttamente sul pannello. Altrimenti si può diluire in una ciotola qualche goccia di sapone neutro o del tipo per i piatti e intingere il panno in microfibra. Tutto, come si spiegava, in piccole quantità. Per fori e giunture, meglio approcciare con un cotton fioc, un pennellino o uno spazzolino a setole morbide. Per le cover protettive, infine, si possono usare i prodotti off-limits per il telefono, a patto di asciugarli bene.

In generale bisogna evitare di usare tutto ciò che ci verrebbe naturale: no agli spray per i vetri o ai solventi, ai disinfettanti o, peggio, ai prodotti a base di ammoniaca. E se per le cuffiette wireless ormai così diffuse, come gli AirPods di Apple, o per gli smartwatch che tocchiamo con le dita più volte al giorno, il suggerimento è sempre il panno in microfibra, nel caso dell'Apple Watch l'impermeabilità ci consente di sottoporlo almeno a un leggero flusso di acqua calda corrente per non oltre 15 secondi. Sempre evitando saponi o altri detergenti e ovviamente rimuovendo i cinturini. Per altri orologi impermeabili, così come per i gadget in genere, vale comunque la pena cercare le indicazioni specifiche del produttore rispetto a pulizia e manutenzione. Anche per evitare di invalidare eventuali garanzie ancora attive. Sui telefoni sarebbe il caso di ripetere l'operazione almeno una volta alla settimana, in questo periodo una maggiore frequenza non è comunque un male.

E, una volta lontani dai display touch, come tenere pulita la "vecchia" tastiera del pc dell'ufficio? Anzitutto occorre spegnere il computer se è una di quelle collegate con un cavo, per poi staccarla. Nel caso sia wireless spegnerla e togliere eventuali batterie. Briciole e residui di sporco fra i tasti si possono rimuovere con una bomboletta di aria compressa mentre il sempre fidato panno in microfibra dovrà essere passato sulla tastiera in modo delicato. Per eventuali aloni di sporco si può usare la gomma magica per le superfici, inumidita. Alla fine, come sempre, occorre asciugare tutto. E nel caso i tasti siano removibili, possono essere smontati (fate attenzione e ricordate il layout della tastiera facendo una foto) messi dentro una ciotola d'acqua con alcune gocce di sapone per i piatti.



www.repubblica.it/tecnologia/prodotti/2020/02/28/news/coronavirus_come_pulire_smartphone_e_tablet_e_non_correre_rischi-249816955/?ref=RHPF-VT-I156087370-C6-P3...




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