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Coronavirus: Imprese, alimentari, edicole e trasporti pubblici restano aperti. Ecco tutte le attività chiuse.

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2020 10:53
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non c'è il divieto di passeggiata. Ma un invito a non uscire
Gianni Rezza, direttore del Dipartimento per le malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, getta acqua sul fuoco rispetto all’allarme lanciato dallo studio tedesco secondo cui il coronavirus resterebbe attivo sulle superfici e oggetti circa nove giorni. E chiarisce che il contagio da superfici inanimate è un'ipotesi possibile ma decisamente più remota
di Barbara Gobbi


CoVid19, il nome dato dall'Oms al nuovo coronavirus
2' di lettura

«Lavarsi spesso le mani per almeno 20 secondi con acqua e sapone o con un disinfettante a base di alcol, tossire o starnutire al riparo in un fazzoletto o nell’incavo del braccio e disinfettare le superfici quando si può. Queste sono le regole per prevenire l’infezione da nuovo coronavirus, con l’avvertenza che il contagio da superfici inanimate è un'ipotesi possibile ma decisamente più remota». Gianni Rezza, direttore del Dipartimento per le malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, getta acqua sul fuoco rispetto all’allarme lanciato dallo studio tedesco secondo cui il coronavirus resterebbe attivo sulle superfici e oggetti circa nove giorni.

Rezza: rischio trasmissione da superficie è decisamente minore
«Sono studi fatti su altri coronavirus e dobbiamo assumere che valgano anche per questo nuovo coronavirus – chiarisce Rezza – ma individuare sequenze di Rna di un virus su una superficie non vuol dire che quel virus trasmetta. In più, un virus non rimane da solo su una superficie: devono essere presenti cellule di una secrezione all’interno delle quali il virus si indova. Di sicuro il rischio trasmissione da superficie è decisamente minore, rispetto al veicolo rappresentato dalle gocce di saliva e dal contatto delle mani infette».

Iss: contagio si previene con igiene accurata
Il contagio da nuovo virus, ribadisce l'Istituto superiore di sanità (Iss) nella sezione “Faq” dedicata alla malattia aggiornato costantemente sulla base delle ultime evidenze scientifiche confermate dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal centro per il controllo delle malattie (Ecdc), si previene con un'igiene accurata perché entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate. Ma per scongiurare ogni pericolo le Faq guardano anche alla disinfezione delle superfici. Dalla tastiera del computer ai piani di lavoro, il nuovo coronavirus è sensibile ai comuni disinfettanti: quelli contenenti alcol (etanolo) al 75% o la candeggina, a base di cloro all'1%.

Le indicazioni dell’Oms
Indicazioni in buona parte sovrapponibili a quelle che arrivano dall’Oms, che ha appena ribattezzato il virus da 2019-nCoV a COVID-19 e dà cinque suggerimenti: evitare il contatto stretto con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute; lavare frequentemente le mani, in particolare dopo contatto con persone malate o con il loro ambiente; evitare contatti non protetti con animali di fattoria o selvatici; nel caso di persone con sintomi di infezione acuta delle vie aeree, queste dovrebbero mantenersi a distanza, coprire colpi di tosse o starnuti con fazzoletti usa e getta o con i vestiti e lavarsi le mani; rafforzare, in particolare nei pronto soccorso e nei dipartimenti di medicina d'urgenza, le misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni.


www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-regole-prevenire-l-infezione-...
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01/03/2020 20:25
 
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Anche se il coronavirus non resiste a lungo sulle superfici, tenere puliti i gadget hi-tech è una buona abitudine. Ecco come fare per non rovinare il display, le porte e i tasti e non invalidare la garanzia

di SIMONE COSIMI
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28 febbraio 2020
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QUANTE volte al giorno tocchiamo lo smartphone? Gli studi, negli ultimi anni, si sono accumulati. Secondo uno del 2016 firmato da Dscout circa 2.600 volte al giorno, per un altro di Deloitte lo controlliamo 58 volte al giorno, con il relativo corollario di migliaia di tocchi per ogni sessione in cui lo teniamo in mano. Senza sorpresa, diverse altre indagini - una delle più significative è del 2015, firmata dall'università della California del Sud - ci hanno spiegato come i dispositivi siano sette volte più sporchi del water: se la tazza del bagno conteneva circa tre diversi tipi di batteri e specie fungine i telefoni cellulari analizzati vantano, in media, dai dieci ai 12 tipi di batteri e funghi. E così via.

Il contagio da coronavirus attraverso superfici non è affatto uno dei canali principali di diffusione, lo hanno ribadito in questi giorni gli esperti di numerose fonti e autorità sanitarie nazionali. Il virus si diffonde infatti principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono, tossiscono o si soffiano il naso. Ciononostante, stando alle informazioni ufficiali del ministero della Salute, gli studi preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore anche sulle superfici, pur perdendo buona parte della carica virale.
Coronavirus, come pulire smartphone e tablet. E non correre rischi
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"Lo smartphone può essere un veicolo di trasmissione di germi resistenti, diversa cosa è un virus che ha bisogno di cellule viventi per replicare - ha spiegato ieri Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive dell'università di Tor Vergata di Roma - starei attento in questo momento a correlarlo al problema coronavirus". Va dunque sempre sottolineata l'importanza di una corretta igiene delle superfici (e ovviamente delle mani).


Ma come fare a pulire i dispositivi elettronici, per i quali le soluzioni alcoliche - sufficienti a uccidere il virus in gran parte degli altri casi - non sono affatto indicate? La regola aurea, buona per gli smartphone come per gli altri schermi più grandi come quelli dei tablet o delle console portatili, è utilizzare un panno in microfibra delicato, come quelli che si usano di solito per gli occhiali. Meglio se antistatico e in buono stato, che non perda fili o pelucchi. In alternativa pelle di daino o di camoscio. Divieto assoluto per panni abrasivi, asciugamani, fazzoletti di carta o sistemi ad aria compressa se non in certi casi per le cavità.

La pulizia va effettuata a dispositivo spento e disconnesso da ogni tipo di cavo o accessorio. Evitando detergenti che useremmo su altre superfici, come disinfettanti a base di candeggina o appunto alcol (etanolo) al 75%, solventi e cloroformio: con i loro componenti chimici possono rovinare il rivestimento oleorepellente dei display. Il panno può essere inumidito con un po' d'acqua, meglio se distillata, con l'obiettivo di sollevare lo sporco grazie a movimenti circolari delle dita, senza esercitare una pressione eccessiva. Asciugando con un altro panno asciutto e facendo particolare attenzione nei pressi dei pulsanti o delle porte, come la lightning dell'iPhone o le Usb-C degli smartphone Android. In questo modo, però, non riusciremo a uccidere i batteri.

Per ottenere un risultato più approfondito e disinfettante l'indicazione è infatti utilizzare detergenti appositamente progettati per l'uso su schermi e display. Si tratta di soluzioni prive di alcol che si trovano in commercio a prezzi abbordabili: vanno spruzzati sempre prima sul panno (spesso incluso nella confezione) e mai direttamente sul pannello. Altrimenti si può diluire in una ciotola qualche goccia di sapone neutro o del tipo per i piatti e intingere il panno in microfibra. Tutto, come si spiegava, in piccole quantità. Per fori e giunture, meglio approcciare con un cotton fioc, un pennellino o uno spazzolino a setole morbide. Per le cover protettive, infine, si possono usare i prodotti off-limits per il telefono, a patto di asciugarli bene.

In generale bisogna evitare di usare tutto ciò che ci verrebbe naturale: no agli spray per i vetri o ai solventi, ai disinfettanti o, peggio, ai prodotti a base di ammoniaca. E se per le cuffiette wireless ormai così diffuse, come gli AirPods di Apple, o per gli smartwatch che tocchiamo con le dita più volte al giorno, il suggerimento è sempre il panno in microfibra, nel caso dell'Apple Watch l'impermeabilità ci consente di sottoporlo almeno a un leggero flusso di acqua calda corrente per non oltre 15 secondi. Sempre evitando saponi o altri detergenti e ovviamente rimuovendo i cinturini. Per altri orologi impermeabili, così come per i gadget in genere, vale comunque la pena cercare le indicazioni specifiche del produttore rispetto a pulizia e manutenzione. Anche per evitare di invalidare eventuali garanzie ancora attive. Sui telefoni sarebbe il caso di ripetere l'operazione almeno una volta alla settimana, in questo periodo una maggiore frequenza non è comunque un male.

E, una volta lontani dai display touch, come tenere pulita la "vecchia" tastiera del pc dell'ufficio? Anzitutto occorre spegnere il computer se è una di quelle collegate con un cavo, per poi staccarla. Nel caso sia wireless spegnerla e togliere eventuali batterie. Briciole e residui di sporco fra i tasti si possono rimuovere con una bomboletta di aria compressa mentre il sempre fidato panno in microfibra dovrà essere passato sulla tastiera in modo delicato. Per eventuali aloni di sporco si può usare la gomma magica per le superfici, inumidita. Alla fine, come sempre, occorre asciugare tutto. E nel caso i tasti siano removibili, possono essere smontati (fate attenzione e ricordate il layout della tastiera facendo una foto) messi dentro una ciotola d'acqua con alcune gocce di sapone per i piatti.



www.repubblica.it/tecnologia/prodotti/2020/02/28/news/coronavirus_come_pulire_smartphone_e_tablet_e_non_correre_rischi-249816955/?ref=RHPF-VT-I156087370-C6-P3...




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Imprese, alimentari, edicole e trasporti pubblici restano aperti. Ecco tutte le attività chiuse
Palazzo Chigi, dopo l’approvazione del decreto 9 marzo 2020, ha elaborato una serie di domande e risposte, 39 in tutto, per risolvere i principali dubbi. Poi arricchite dalle disposizioni seguite alle nuove misure annunciate dal premier Conte l’11 marzo 2020
10 marzo 2020

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Coronavirus, ecco tutte le regole per spostarsi
9' di lettura

Palazzo Chigi, dopo l’approvazione del decreto 9 marzo 2020, ha elaborato una serie di domande e risposte per risolvere i principali dubbi. L’elenco delle misure è ora arricchito dalle disposizioni seguite alle nuove misure annunciate dal premier Conte l’11 marzo che difatto impongono a tutta Italia nuove restrizioni.

Il nuovo quadro delle restrizioni è stato definito in nottata con la pubblicazione del provvedimento, che stabilisce che le imprese potranno continuare a lavorare ma con molte restrizioni mentre chiuderanno tutti i centri commerciali, i ristoranti e i bar in tutta Italia, gli uffici pubblici e privati aperti al pubblico. Restaranno aperti farmacie, parafarmacie, negozi di generi alimentari e di prima necessità, edicole.


Vediamo intanto ciò che è certo in attesa di ulteriori chiarimenti.

1. Ci sono differenze all'interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. Anche le nuove misure approvate l’11 saranno valide per tutta Italia e non solo per la Lombardia che le aveva richieste.

2. Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l'istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai le regole sono uguali per tutti.

SPOSTAMENTI
1. Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l'acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. E' comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
E' previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

ECCO L’AUTODICHIARAZIONE DA SCARICARE


Coronavirus, Castelli: «Pagamenti e mutui bloccati per famiglie e privati in tutta Italia»
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2. Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.

3. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

4. Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
E' sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l'adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

5. Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).

6. Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull'intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole.

7. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

8. È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c'è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.

9. È consentito fare attività motoria?
Sì, l'attività motoria all'aperto è consentita purché non in gruppo.

10. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio salvo per la vendita di generi alimentari e di prima necessità; e poi saranno aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie che dovranno comunque garantire la distanza di un metro. Dunque si potrà uscire per fare acquisti solo in queste attività. Son contenuti nell’allegato 1 del decreto dell11 marzo. L’elenco è in fondo all’articolo

11. Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

12. Sono separato divorziato, poso andare a trovare i miei figli?
Si, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

1. Le aziende possono continuare la propria attività produttiva e lavorativa?
Sì, le aziende possono restare aperte ma con alcune riserve: vanno incentivati il più possibile il lavoro agile, le ferie e i permessi. Chiudono però i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. In generale le industrie e le fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Dovranno limitare al massimo gli spostamenti interni e contingentare gli spazi comuni

2. Quali servizi di pubblica utilità rimangono aperti?
Saranno garantiti il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi. Restano anche garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e gli altri servizi di pubblica utilità che però saranno fortemente ridotti con provvedimenti dei presidenti della regione. (vedi sotto).

3. Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni. Saranno garantite, nel rispetto
della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività.

4. Potrò andare dal parrucchiere?

No sono sospese le attività per i servizi alla persona fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti.
Sono autorizzati solo:
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse
TRASPORTI
1. Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

2. I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.

3. Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorative?
No, non sono previste limitazioni al transito e all'attività di carico e scarico delle merci.

4. Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
Sì, le Regioni possono disporre la programmazione del trasporto pubblico locale finalizzata alla riduzione e alla soppressione di corse, garantendo i servizi minimi essenziali. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l'attività svolta è considerata esigenza lavorativa.



TEMPO LIBERO

1. L'accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all'aperto, come previsto dall'art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.
2. Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.

PUBBLICI ESERCIZI
1. Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
No. Da giovedì 12 marzo tutte le attività commerciali trannenegozi di generi alimentari e farmacie saranno.

2. Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
No (vedi risposta sopra).

La Commissione Ue all’Italia: spese una tantum fuori deficit
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3. Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.

SCUOLA
1. Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

UNIVERSITÀ
1. Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l'attività di ricerca.

2. Si possono tenere le sessioni d'esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.

3. Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l'esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l'attività di ricerca.

4. Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.

CERIMONIE ED EVENTI
1. Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d'esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).

2. Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.

TURISMO
1. Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull'intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.

2. Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.

ALLEGATO 1 - LE ATTIVITA’ DI PRIMA NECESSITA’ APERTE


COMMERCIO AL DETTAGLIO
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici


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Chi esce da casa per prendere aria e allentare la tensione, per raggiungere il tabaccaio e acquistare le sigarette, per consentire al cane di fare i bisogni, non è passibile di sanzione. Lo confermano fonti del Viminale che stanno interpretando in queste ore il Dpcm "11 marzo"

di CORRADO ZUNINO
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12 marzo 2020
ROMA - Non c'è il divieto di passeggiata. Ad oggi, non è previsto in nessuno dei decreti firmati dal ministero della Salute o dal governo, compreso l'ultimo licenziato ieri sera a tarda ora e valido da questa mattina fino al 25 marzo. Chi esce da casa per prendere aria e allentare la tensione, per raggiungere il tabaccaio e acquistare le sigarette, per consentire al cane di fare i bisogni, non è passibile di sanzione. Lo confermano fonti del Viminale che stanno interpretando in queste ore il Dpcm "11 marzo". La stessa Protezione civile, interpellata, ha spiegato che non esiste un "divieto di passeggiata", ma un forte invito a restare a casa.

Nel sito della Presidenza del Consiglio si trova una pagina con "le domande più frequenti". Bene, alla voce "spostamenti", la numero uno, si legge: "Si deve evitare di uscire di casa". Si deve evitare, ma non è vietato. Anche nel vademecum del ministero dell'interno, articolato in 12 punti, si esplicita: "Non si può uscire di casa se non per validi motivi". E i validi motivi sono quattro: lavoro, necessità (spesa o farmacia), salute e rientro al proprio domicilio. Tuttavia, al punto 10 si dice in maniera chiara che non esiste, per esempio, un divieto di fare ginnastica all'aperto: "Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti". Ecco, sarebbe un controsenso autorizzare una corsa - che comporta sudorazione - e vietare una passeggiata. E ancora, anche con l'ultimo decreto, il più restrittivo della serie, tabacchi, ferramenta e altri artigiani restano aperti e, quindi, anche in questo caso sarebbe contraddittorio mantenere in attività questi negozi per non consentire, poi, di raggiungerli.


In tutti questi casi bisogna portare sempre con sé l'autocertificazione che indica lo spostamento che si sta effettuando: da quale luogo provengo a quale luogo sono diretto. Deve averla con sé anche chi va a piedi. Se una persona ne è sprovvista, tutte le forze di polizia hanno il foglio da consegnare all'interessato, che lo compilerà sul posto.


www.repubblica.it/cronaca/2020/03/12/news/coronavirus_non_c_e_il_divieto_di_passeggiata_ma_un_invito_a_non_uscire-25...
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