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Scandalo Volkswagen: Bruxelles raddoppia i limiti alle emissioni inquinanti

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2016 00:34
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Dopo il dieselgate, arriva il progetto di moratoria. A febbraio l'europarlamento voterà sull'innalzamento del tetto degli inquinanti. La sinistra contesta la proposta e per la Fondazione per lo sviluppo sostenibile "è come chiedere di vendere medicine scadute"

di ANTONIO CIANCIULLO
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19 gennaio 2016



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Ue, proposta shock sulle auto: "Raddoppiamo i limiti delle emissioni"
(fotogramma)
ROMA - Non saranno i motori ad adattarsi alle esigenze dei nostri polmoni, ma i nostri polmoni ad adattarsi ai motori. Mentre l'Ocse lancia l'allarme sul raddoppio dei morti per polveri sottili (saranno 3,6 milioni a metà secolo) e gli scandali sui trucchi per evadere i controlli sulle emissioni delle auto dilagano, dalla Commissione europea arriva la proposta di moltiplicare per due i valori massimi consentiti. Visto che con il Real Driving Emissions Test sarà impossibile barare, si cambiano le carte.

Il regolamento europeo 715 del 2007 aveva stabilito che per i veicoli euro 6 il limite di emissione per gli ossidi di azoto (NOx) fosse di 80 milligrammi a chilometro. Era previsto che i controlli avvenissero secondo il metodo pre Volkswagen, i test in laboratorio. Ora che l'inaffidabilità di questi test è emersa, la metodologia cambia: si prova su strada. Insomma i numeri dell'inquinamento questa volta sono quelli veri e risultano troppo alti rispetto agli obiettivi che l'Unione europea si era data alla luce delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale di sanità e delle altre istituzioni scientifiche.

A questo punto il Comitato tecnico per i veicoli a motore, un organismo del Consiglio degli Stati europei, ha proposto di alzare i limiti del regolamento per gli NOx del 110% nel periodo che va dal settembre 2017 al 31 dicembre 2018 e di "limitarsi" a un 50% in più nel periodo successivo. Insomma invece di respirare 80 milligrammi di NOx per ogni chilometro per ogni macchina in circolazione, l'anno prossimo, se passerà la proposta della Commissione, ne respireremo 168.

Era previsto che l'europarlamento si pronunciasse domani su questo colpo di mano sanitario, ma all'ultimo momento il voto è slittato al 10 febbraio, anche perché l'opposizione ha cominciato a far sentire la sua voce. "Non metteremo la testa sotto la sabbia", ha dichiarato nell'aula di Strasburgo l'eurodeputato Pd Massimo Paolucci. "Ormai è chiaro, le misurazioni fatte in laboratorio sulle emissioni degli ossidi di azoto delle auto diesel sono mediamente tre, quattro volte inferiori a quelle reali su strada. Non si può, per ridurre l'anidride carbonica, chiudere gli occhi sull'inquinamento atmosferico".

A favore della proposta della Commissione si è schierato il centro destra che parla della necessità di "coniugare l'ecologia con l'economia" sostenendo che bisogna votare sì perché altrimenti l'iter dovrà ricominciare da capo e si perderà troppo tempo. Ma Benedek Jávor, che rappresenta la Commissione ambiente e salute pubblica dell'europarlamento, boccia senza esitazioni l'idea di raddoppiare il tetto degli inquinanti permessi: "Non è accettabile l'approccio 'prendere o lasciare' rispetto alla proposta della Commissione: quel testo va rivisto".

"È sconcertante che nonostante il dieselgate Volkswagen si possa permettere ancora che per anni le auto siano libere di emettere il doppio rispetto a quanto dichiarato in sede di immatricolazione", aggiunge il direttore della Fondazione

per lo sviluppo sostenibile Raimondo Orsini. "È come se permettessimo di vendere prodotti alimentari con il doppio delle calorie rispetto a quelle indicate sulla confezione o concedessimo alle farmacie di vendere medicine un anno dopo la data di scadenza indicata sulla scatola".

www.repubblica.it/economia/finanza/2015/12/30/news/lego_investimenti-130358466/?ref=HREC1-5#gallery-slider=1...
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