Foggia, cassonetti in fiamme
i clan minacciano chi pulisce
Il sindaco rassicura: interventi massicci di raccolta anche durante i giorni festivi. Ma le strade sono una discarica
di PIERO RUSSO
Lo leggo dopo
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ARTICOLO
"Avvilita per la mia città sepolta dall'immondizia"
Lo scenario con cui si presenta Foggia dopo il Natale è apocalittico. Cumuli di rifiuti ovunque, montagne d’immondizia che in alcuni casi superano i due metri d’altezza. Raccogliere i rifiuti non è cosa facile vista la copiosità dell’immondizia, ma soprattutto perché non si vive un clima sereno nel capoluogo dauno. I camion e le ruspe sono scortati dai vigili urbani e in diversi casi si segnalano tentativi d’intimidazione nei confronti degli operai che stanno lavorando per pulire. Pare che dietro queste intimidazioni possa esserci la lunga mano dei clan malavitosi della città.
La tensione c’è e si vede. Mentre alle azienda già al lavoro potrebbe aggiungersi la Smat, che ha comunicato la disponibilità di due stazioni per attività di rimozione e trasporto in discarica di rifiuti con dieci operai, domani si riunirà la task force regionale per la ratifica di una soluzione che potrebbe consentire il riassorbimento dei lavoratori licenziati e l'affidamento temporaneo del servizio ad una società a capitale interamente pubblico e già in possesso di tutti i requisiti previsti per legge. C’è chi ha tutto l’interesse a fermare i lavori di pulizia ed oltre alle intimidazioni verbali ha iniziato a passare ai fatti.
Numerosissimi cassonetti sono stati incendiati insieme ai cumuli di immondizia che li circondano, proprio per ritardare i lavori di ripulitura. Gli interventi dei vigili del fuoco di Foggia, che hanno chiesto l’ausilio
dei colleghi di Lucera e Deliceto, si avvicinano ad una cifra record di 200, ma le ottanta unità lavorative e i cinquantacinque mezzi tra compattatori, camion, pale meccaniche e spazzatrici stanno lavorando a pieno regime e da domani potrebbero essere potenziati. Da una parte c’è chi lavora per pulire, dall’altra chi vuole imporsi con la violenza e prova a boicottare tutto. Il numero di denunce per minacce è pari a zero, perché con il supporto della polizia municipale i lavoratori si sentono tutelati, ma la tensione non pare calare.
La lettera / Avvilita per la mia città sepolta dai rifiuti
Le immagini/ Natale tra i rifiuti
"Comprendo appieno l'esasperazione dei foggiani - sottolinea il primo cittadino Gianni Mongelli in una nota - ma posso assicurare che stiamo facendo ogni sforzo possibile per ridurre al minimo gli inevitabili disagi derivanti dalla situazione emergenziale, che al momento può ritenersi scongiurata"
A far saltare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è la vertenza che riguarda 350 ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente che protestano perchè, oltre ad essere senza stipendio, temono di perdere il posto di lavoro. Il 27 dicembre è previsto un incontro alla Regione Puglia al quale parteciperanno anche i vertici della azienda barese Amiu che si è impegnata ad assumere tutti i dipendenti delle due società foggiane in liquidazione.
(26 dicembre 2012)
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