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Obama ritorna alla Casa Bianca: di nuovo Presidente

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2012 05:27
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La previsione di Barack Obama: “Sono fiducioso che abbiamo i voti per vincere”. La speranza di Mitt Romney: “Grande giorno per grande cambiamento. Sono ottimista, non solo per i risultati delle elezioni ma anche per l’avvenire dell’America”. Sono queste le ultime dichiarazioni ufficiali dei due candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America prima della lunga maratona che deciderà chi andrà alla Casa Bianca. Il presidente in carica è fiducioso nel giorno dell’election day e lo fa trasparire in visita a un piccolo comitato elettorale della sua città Chicago, da dove seguirà lo scrutinio nel suo quartier generale. stessa linea per lo sfidante repubblicano, che ha detto di sentirsi “molto molto bene” rispetto al risultato delle elezioni e da twitter ha scritto: “Un futuro migliore ci aspetta. Scegliamolo oggi”. Entrambi hanno vissuto le ultime ore prima dello scrutinio finale nelle proprie città di residenza: Obama a Chicago e Romney a Belmont, vicino Boston. Gli ultimi botta e risposta, guerra di sensazioni e scaramanzie assortite. L’election day è iniziato. Non senza problemi tecnici. E con un incubo: quello una una nuova notte elettorale come quella del 2000, con il riconteggio delle schede in Florida.

Gli occhi sono tutti sull’Ohio, dove si stanno registrando alcuni problemi con la rottura di molte macchine che consentono il voto: incidenti che si verificano nella roccaforti del presidente americano, Barack Obama, quali Toledo, dove si trova uno degli impianti Chrysler. I lavoratori delle case automobilistiche di Detroit oggi non lavorano: come previsto dal loro contratto nazionale, l’Election day è un giorno di vacanza per votare. Difficoltà anche in Pennsylvania, dove alcuni voti per Obama si sono tramutati in voti per il candidato Mitt Romney. Lunghe file si registrano in tutti gli stati, soprattutto in queste ultime ore con la chiusura degli uffici. Rallentamenti e confusione nel voto in varie aree di New York e del New Jersey: l’uragano Sandy ha causato la chiusura di molti seggi, allungando le file in quelli disponibili e dove gli elettori sono stati dirottati. Alcuni, però, per la mancanza di elettricità e internet in casa non hanno modo di apprendere le chiusure e si sono trovati davanti a seggi sbarrati, con indicazioni per andare a votare altrove, anche a presso seggi distanti. Diversi, a Coney island (New York), sono stati scoraggiati e hanno alla fine deciso di non votare più. L’affluenza in New Jersey, secondo le prime indicazioni, è abbastanza sostenuta, anche se alcuni osservatori denunciano il caos in alcuni seggi. Lo stato che ospita Atlantic City ha esteso i termini del voto via posta elettronica per chi ha perso la casa fino a venerdì dopo che alcuni uffici elettorali sono stati sommersi da una valanga di richieste.

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23.42 – EXIT POLL: per 6 americani su 10 la priorità è l’economia. L’economia ha dettato la scelta del presidente americano. Secondo un exit poll preliminare dell’Associated Press, sei americani su 10 hanno detto che l’economia è la priorità . Per 4 americani su 10 l’economia si sta riprendendo mentre la maggioranza ritiene che stia peggiorando e sia in stagnazione.

23.34 – Voti anche dallo spazio. Anche dallo spazio, gli astronauti americani esercitano il diritto-dovere di votare: Leroy Chiao, Edward Michael Fincke e Greg Chamitoff hanno espresso la loro preferenza dalla stazione orbitante, ha fatto sapere la Nasa. L’attuale comandante della stazione Suni Williams, della Florida, ha votato per corrispodenza prima di partire per la 32 missione sulla stazione. Il voto degli astronauti è stato reso possibile grazie ad una sofisticata tecnologia e ad una legge del 1997. Via email ricevono una copia della loro scheda elettorale che viene gestita e trasmessa alle autorità competenti con la massima riservatezza dalla stazione di controllo della missione, al Johnson Space Center di Houston. “Gli astronauti hanno votato e hanno contribuito alla democrazia”, ha detto il portavoce della Nasa Jay Bolden, aggiungendo che fin da quando è stata approvata la relativa legge circa otto astronauti su dieci hanno espresso dallo spazio il loro voto in varie elezioni.

23.19 – Ambasciatore a Roma: “Campagna elettorale troppo costosa”. Le urne sono ancora aperte negli Stati Uniti, ma l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, critica “la cifra davvero eccessiva” spesa per questa campagna elettorale, pari a 6 miliardi di dollari. “Spero che troveremo il modo per controllare la spesa e tornare a pensare meno ai soldi e più alle idee”, ha detto l’ambasciatore accogliendo gli ospiti all’“Election night” a Roma per seguire le battute finali delle presidenziali Usa.

23.12 – New Yersey, sfollati a causa di Sandy possono votare tramite fax o mail. In New Jersey gli sfollati dell’uragano Sandy sono stati autorizzati a votare per fax o per email dopo che la tempesta della scorsa settimana ha reso inagibili alcuni seggi. Lo stato di Atlantic City ha esteso i termini del voto via posta elettronica per chi ha perso la casa fino a venerdì dopo che alcuni uffici elettorali sono stati sommersi da una valanga di richieste. I termini per la richiesta del voto via mail sono scaduti alle 17 ora locale: l’opzione è stata messa a disposizione degli sfollati che hanno accettato di rinunciare alla privacy del voto. “Ma se non siete rimasti sulla strada muovetevi e andate a votare”, ha detto il governatore del New Jersey Chris Christie: “Io ho votato, e ho un sacco da fare. Non c’è motivo per cui altri non possano farlo”.

22.44 – Sindaco New York vota dopo 45 minuti d’attesa. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, in coda per 45 minuti per votare. Bloomberg ha espresso nei giorni scorsi il proprio appoggio per il presidente americano Barack Obama. A New York e in New Jersey continuano le lunghe file ai seggi: l’uragano Sandy ha ridotto i seggi per votare e in molte aree l’elettricità ancora non c’è, causando un ricollocamento degli elettori e confusione. A Coney Island ci sono cartelli che indicano scuole chiuse e lo spostamento dei seggi, alcuni anche a molti isolati di distanza, scoraggiando alcuni.

22.14 – Romney: “Si vince o si perde per qualche centinaio di voti”. La battaglia finale per la Casa Bianca si giochera’ per qualche centinaio di voti. Ne e’ convinto Mitt Romney, che a una emittente di Richmond, nello Stato chiave della Virgina, ha spiegato le ragioni di una campagna elettorale condotta fino all’ultimo minuto: “Non posso pensare che queste elezioni si possono vincere o perdere per qualche centinaio di voti e restare seduto. E allora, perche’ non continuare a lavorare?”. Inizialmente era previsto che la campagna del candidato repubblicano terminasse la scorsa notte a Manchester, nel New Hampshire, poi lo staff ha deciso il viaggio di Romney a Cleveland, in Ohio, e a Pyttsburgh, in Pennsylvania.

21.49 – Bob Dylan: “Obama avrà una vittoria a valanga”. Obama vincera’ con una “valanga” di voti, la sua vittoria sara’ schiacciante: parola di Bob Dylan. Il cantante statunitense, leggenda del rock, ha espresso cosi’ il suo pronostico interrompendo uno dei suoi cavalli di battaglia “Blowing’ in the wind” durante un concerto nel Wisconsin. “Non credete ai media – ha gridato Dylan dal palco – Obama vincera’ a valanga”. Dopo i suoi commenti Dylan ha quindi ripreso a cantare concludendo la sua celebre canzone.

21.45 – Biden a Chicago con Obama. Anche il vicepresidente Joe Biden ha raggiunto Chicago. Il numero due di Barack Obama è arrivato da Cleveland, in Ohio, dove s’è incontrato per caso con chi aspira a prendere il suo posto, Paul Ryan. In mattinata, aveva votato nel suo stato d’origine, in Delaware.

21.22 – Problemi in Ohio per Obama: macchine per voto rotte. Brutta tegola per Barack Obama, inOhio. Nelle città di Toledo, Cleveland e Dayton, sulla carta roccaforti democratiche, si sono rotte molte macchine elettroniche che permettono il voto. Si tratta di scanner ottici che leggono e registrano ogni singola scheda elettorale. Lo denuncia un blog di uno dei tanti osservatori che controllano la regolarità delle procedure di voto, il Voting Rights Watch. Da ricordare che a Toledo c’e’ la fabbrica della Jeep, del gruppo Chrysler, che come le altre tre grandi dell’auto, assicura dal contratto del 2000, un giorno di permesso ai suoi operai per l’election day, in modo che possano andare a votare senza problemi.


www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/06/elezioni-usa-obama-vs-romney-segui-lora-per-ora-dellelection-day...
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L'America ha scelto Obama
"E' successo grazie a voi. Altri 4 anni"
Alle 5,15 del mattino (ora italiana) il presidente democratico è ufficialmente eletto per un altro mandato alla Casa Bianca. Decisiva la vittoria in Ohio. Ma dovrà governare con un Congresso di nuovo spaccato. Grande festa a Chicago

www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/risultati-elezioni-usa2012/2012/11/06/news/obama-romney_l_america_al_voto_per_gli_usa_elezioni_sul_filo_di_lana-46009459/?re...
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Barack Obama sempre più vicino a un nuovo mandato alla Casa Bianca. Quando sono stati chiusi più dei due terzi dei seggi è ancora impossibile dire matematicamente chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Ma lo sfidante Romney non sembra in grado di dare la spallata necessaria per conquistare gli stati in bilico. Gli ultimi stati che mancavano all’appello – gli stati della costa Ovest – sono a netta maggioranza democratica, molto popolosi, e di conseguenza molto rilevanti nel conteggio dei grandi elettori. Occhi puntati quindi sulla Florida - dove Obama guida di poche migliaia di voti quando è stato scrutinato l’87% delle schede – e sull’Ohio, dove si sono registrati alcuni problemi con la rottura di molte macchine che consentono il voto. Per ora, ma lo scrutinio procede decisamente a rilento, il presidente guida con poche decine di migliaia di voti di vantaggio sullo sfidante repubblicano. Ma anche se Romney dovesse alla fine spuntarla, la scarsa penetrazione del repubblicano negli stati tradizionalmente democratici al momento garantisce a Obama la via verso la rielezione. Il repubblicano sembra al momento avvantaggiato solo dalla Virginia, ma Obama è in vantaggio in Colorado e Iowa. E la quota 270 sembra ormai a portata di mano.

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5.17 – Consigliere dei Repubblicani si congratula con Obama - Avik Roy, un consigliere esterno di Mitt Romney per la sanità, si congratula con i democratici. In un tweet, riferisce il Washington Post online, ha scritto: “Congratulazioni ai miei amici democratici. I miei migliori auguri per la nuova amministrazione. Continueremo a fare una opposizione leale”.

5.15 – Grandi elettori: Obama 262, Romney 191

5.01 – Obama conquista California, Washington e Hawaii

4.53 – Obama avanti in Ohio, Florida, Colorado e Iowa - E’ sempre testa a testa negli stati decisivi di Ohio, Florida, Colorado dove secondo Cnn Barack Obama è comunque in leggero vantaggio. Nettissimo invece il distacco in Iowa. Romney è avanti solo in Virginia e Wisconsin. In Ohio con il 60% delle schede scrutinate il presidente è al 50%, due punti avanti a Mitt Romney, al 48%. In Florida, dopo l’88% delle schede scrutinate, il presidente è al 50%, solo un punto avanti allo sfidante repubblicano, al 49%. In Colorado con il 65% delle schede scrutinate Obama è avanti di 4 punti, 51% contro il 47% di Romney. In Iowa con il 31% delle schede conteggiate Obama è nettamente avanti di 15 punti, 57% contro 42%.

4.49 – Obama verso la convention democratica - Barack Obama ha appena lasciato l asua casa di Chicago. Potrebbe a questo punto raggiungere il suo staff all’Hotel Feirmont, prima di raggiungere il Mccormick Center. Intanto nella sede del comitato, è stato allestito un podio con il simbolo della presidenza.

4.27 – Obama vincente anche in New Mexico - Il presidente americano Barack Obama vince in New Mexico. Lo riporta Fox news.

4.09 – Florida, scrutinato quasi il 90%, Obama vicino al 51%

4.06 – Obama in vantaggio nello stato chiave dell’Iowa. Barack Obama è di sei punti invantaggio nello State chiave dell’Iowa: lo stima un exit poll della Cnn. Romney vincente nello Utah e in Montana. Il presidente avanti in Nevada

3.58 – Si assottiglia il vantaggio in Ohio – Obama sempre davanti, ma la forbice con Romney si riduce. Ora il presidente guida con il 51% contro il 47% dell’avversario repubblicano

3.53 – Obama in testa nei grandi elettori – Il risultato gira a favore del presidente: 157 a 153 grandi elettori

3.44 – Virginia, Romney avanti - In Virginia, considerato uno degli Stati in bilico, quando lo spoglio delle schede è arrivato al 55%, si riduce il vantaggio di Mitt Romney con il 51% dei voti, contro il 48% di Barack Obama.

3.38 – Obama conquista il Wisconsin - In base ai primi exit poll Barack Obama ha conquistato il Wisconsin, lo Stato del candidato repubblicano alla vicepresidenza, Paul Ryan, dove sono in palio 10 grandi elettori sui 270 necessari per conquistare la Casa Bianca.

3.17 – Nbc assegna la Pennsylvania a Obama. Con i 20 grandi elettori assegnati Obama sale a 143

3.09 – Cnn: “Confermata la maggioranza repubblicana alla Camera”. Secondo l’emittente, il partito repubblicano conserverebbe la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, pregiudicando in questo modo la capacità di azione di Obama se dovesse essere rieletto.

3.05 – Florida “too close to call”. Quando è stato conteggiato il 69% dei voti, Obama è ancora in vantaggio, ma lo scarto si è ridotto a poche decine di migliaia di voti.

3.00 – Chiudono i seggi in 13 stati. Per la Cnn Kansas, Arizona, Nebraska, Wyoming, Mississippi, Texas e North Dakota vanno a Romney. A Obama vanno Michigan, New York e New Jersey. Il presidente in vantaggio in New Mexico e Wisconsin. I voti dei grandi elettori passano a 123 per Obama, 152 per Romney. Il Colorado rimane in bilico

2.40 – Obama tiene in Florida - Quando sono state scrutinate il 56% delle schede in Florida il presidente americano, Barack Obama, è avanti col 51% contro il 48% di Mitt Romney.

2.38 – Tennessee, Oklahoma e Arkansas a Romney - In base ai primi exit poll la Cnn attribuisce a Mitt Romney il Tennessee dove sono in palio 11 grandi elettori. Stessa tendenza in Oklahoma e in Arkansas, lo stato di cui fu governatore Bill Clinton

2.30 – 82 a 64 per Romney - La rete liberal Nbc assegna al momento allo sfidante repubblicano 82 grandi elettori e 64 a Barack Obama. Nbc assegna a Romney South Carolina, Georgia, Tennesse, Alabama, Mississippi, Oklaoma, Indiana, Kentucky e West Virginia. A Obama Vermont, Rhode Island, Connecticut, Delaware, Maryland e il District of Columbia dove sorge la capitale Washington. Anche per Nbc è ancora testa a testa in Ohio e Florida, due stati decisivi che assegnano rispettivamente 19 e 29 grandi elettori.

2.23 – Ohio, Obama avanti - Barack Obama al 59% contro il 40% di Mitt Romney nello stato decisivo dell’Ohio, con il 9% di schede scrutinate. Lo riferisce la Cnn.

2.19 – Obama 64 grandi elettori, Romney 56 – La Cnn assegna a Mitt Romney la Georgia. Il conteggio riavvicina il repubblicano

2.00 – Proiezioni e exit poll su 9 stati – Obama vince in otto stati. Secondo le proiezioni della Cnn, il presidente uscente vince in Maryland, Delaware, Connecticut, Maine, Nebraska, Massachussets, District of Columbia e Rhode Island. Avanti negli exit poll in Pennsylvania. Il conteggio dei grandi elettori si inverte: 64 a 40 per Obama

1.52 – Conteggio grandi elettori: 33 a 3 per Romney, dato per vincente in 4 stati

1.51 – Romney in vantaggio in Georgia - In base ai primissimi exit poll la Nbc dà Mitt Romney in netto vantaggio (70% contro 29% Obama) in Georgia dove sono in palio 16 grandi elettori.

1.40 – Nbc, Obama avanti in South Carolina - In base ai primissimi exit poll la Nbc assegna a Barack Obama il South Carolina dove sono in palio 9 grandi elettori sui 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. La South Carolina è considerata uno stato tradizionalmente repubblicano. Al contrario, Msnbc, Fox e Abc attribuiscono la vittoria a Mitt Romney

01.38 Primi Exit poll in Ohio, Obama davanti- Secondo un exit poll della Cnn in Ohio il 51% degli elettori ha votato Obama mentre il 48% ha scelto lo sfidante Mitt Romney. L’Ohio è considerato lo Stato decisivo per eccellenza sia perché sono in palio 18 grandi elettori sia perché mai nessuno candidato repubblicano è stato eletto alla Casa Bianca senza vincere qui.

01.37 – Exit poll Cnn, West Virginia a Romney – In base ai primissimi exit poll la Cnn ha assegnato il West Virginia e i suoi 5 grandi elettori a Mitt Romney

01.21 – Iniziato lo spoglio in Florida - In Florida il presidente americano Barack Obama è in vantaggio col 55% delle preferenze rispetto al 45% del candidato repubblicano, Mitt Romney sulla base del 4% delle schede scrutinate.




01.18 – Ipsos: Ohio, due terzi del voto anticipato a Obama. Due terzi di coloro che in Ohio hanno sfruttato la possibilità del voto anticipato hanno votato per il presidente americano Barack Obama. Lo afferma un exit poll di Ipos-Reuters. Due terzi degli elettori dell’Ohio hanno votato il candidato Mitt Romney nell’Election day.
01.08 – EXIT POLL: Obama e Romney pari in Virginia. Secondo i primi exit poll in Virginia il presidente americano, Barack Obama, e il candidato repubblicano, Mitt Romney, sono pari, entrambi al 49%.

01.07 – Nbc: Indiana a Romney. La rete Nbc attribuisce a Mitt Romney l’Indiane e il Kentucky e il rispettivo pacchetto di 11 e 8 grandi elettori sui 270 necessari per conquistare la Casa Bianca.

01.05 – Obama: “Io ho pronti due diversi discorsi”. ”Non do mai nulla per scontato:ho sempre due discorsi pronti”. Lo ha detto Barack Obama a una radio di Denver, Nevada, in una delle tante interviste concesse oggi. Il rivale repubblicano Mitt Romney ha dichiarato invece di aver preparato solo il discorso della vittoria.

01.00 – PRIMI EXIT POLL UFFICIALI: 19 a 3 per Romney. Primi exit poll ufficiali per gli stati del MidWest: Mitt Romney è in testa con 19 grandi elettori contro i 3 di Obama. Non solo. Secondo i dati della Cnn, il Vermont andrebbe a Obama, il Kentucky a Romney (dati confermati anche dalla Associated Press); in Indiana Romney sarebbe in vantaggio, mentre in Virginia ci sarebbe un testa a testa in corso tra i due.

00.47 – Affluenza al 62%. “Ho sentito che l’affluenza è al 62%,è un dato molto alto”. E’ il dato sulle elezioni americane fornito dall’ambasciatore a Roma David Thorne, in un tweet rilanciato dall’ambasciata Usa.

00. 40 – Romney: “Ho scritto discorso della mia vittoria”. ”Ho appena finito di scrivere il mio discorso della vittoria. Sono circa 1.118 parole”, ha affermato Mitt Romney questa sera poco dopo il suo arrivo a Boston, dove al suo quartier generale aspetterà i risultati delle elezioni. “Ci saranno però certamente ancora delle modifiche, perchè non l’ho ancora fatto leggere alla mia famiglia, ai miei consiglieri e ai miei amici per avere il loro parere”, ha aggiunto, parlando con i giornalisti.





00.36 - EXIT POLL DUDGEREPORT: pareggio in Ohio. Il sito conservatore ha aggiornato i risultati, parlando di sostanziale pareggio in Ohio, forse il più decisivo tra gli Stati in bilico.

00.34 – Iniziato spoglio in Indiana: Romney in testa. Mitt Romney e’ in testa con il 65% dei voti in Indiana contro il 34% di Barack Obama con il 2% dei voti scrutinati nello Stato.

00.27 - EXIT POLL FOX NEWS: Romney in testa in Indiana e Kentucky. In base ai primissimi exit poll – ancor prima della chiusura formale dei seggi fissata all’una – secondo Fox News Mitt Romney e’ in netto vantaggio in Indiana (67% a 32% per Barack Obama) dove sono in palio 11 grandi elettori. Per conquistare la Casa Bianca sono necessari 270 grandi elettori (i delegati che formalmente eleggono il presidente espressi da ogni singolo Stato il base alla popolazione) su 538 totali. Discorso simile per il Kentucky, dove il candidato repubblicano – sempre secondo Fox News, sarebbe al 69% contro il 29% per Obama. Nello Stato sono in palio 8 grandi elettori.

00.25 – Avvio spoglio in New Hampshire: Obama in testa. Barack Obama e’ in vantaggio in New Hampshire, considerato uno degli Stati decisivi, con il 65,1% contro il 32,6% di Mitt Romney con lo 0,7% delle schede scrutinate. Lo riferisce il Washington Post.

00.22 – Problemi al voto, Ohio a rischio caos come Florida nel 2000. L’Ohio rischia di trasformarsi in una nuova Florida dove nel 2000 i voti vennero riconteggiati piu’ volte. Alcuni elettori americani hanno denunciato la presenza di macchine rotte in alcuni seggi e nelle location a rischio sono accorse le autorita’ di vigilanza che stanno facendo le opportune verifiche. Se venissero appurate irregolarita’, bisognera’ aspettare fino al 17 novembre per sapere se a vincere l’Ohio e’ stato Barack Obama o lo sfidante repubblicano Mitt Romney.

00.19 – Avvio spoglio schede in Kentucky: Romney in testa. Il candidato Mitt Romney invantaggio in Kentucky, stato che i repubblicani davano per scontato. Quando è stato spogliato solo l’1% delle schede, Romney è avanti con il 69%, con il presidente americano Barack Obama con il 29%. Lo riporta la Cnn.

00.12 – Chiudono gran parte dei seggi in Indiana e Kentucky. I primi seggi elettorali hanno chiuso in gran parte dell’Indiana e nel Kentucky orientale mentre le operazioni di voto saranno completate alle 19 locali (l’una in Italia). I risultati di entrambi gli stati non sono decisivi nella corsa alla Casa Bianca, pur essendo assi indicati come molto favorevoli per Mitt Romney

00.00 – EXIT POLL DRUDGEREPORT: 191 grandi elettori per Obama, 190 per Romney. Il sito filo-repubblicano Matt Drudge asegna a Mitt Romney North Carolina e Florida ma a Barack Obama l’Ohio, New Hampshire, Pennsylvania, Michigan e Nevada. In bilico Virginia, Colorado e Iowa. Non solo. Obama avrebbe al momento 191 grandi elettori a fronte dei 190 del candidato Mitt Romney.

23.52 – EXIT POLL DRUDGEREPORT: Ohio a Obama, Florida a Romney. Florida e North Carolina al repubblicano Mitt Romney. Sono gli exit poll preliminari di Drudgereport, secondo cui al presidente americano Barack Obama va invece l’Ohio, il New Hampshire, la Pennsylvania e Nevada. Sono dati comunque non ufficiali e da valutare con prudenza dal momento che il voto è ancora in corso.

23.42 – EXIT POLL ASSOCIATED PRESS: per 6 americani su 10 la priorità è l’economia. L’economia ha dettato la scelta del presidente americano. Secondo un exit poll preliminare dell’Associated Press, sei americani su 10 hanno detto che l’economia è la priorità . Per 4 americani su 10 l’economia si sta riprendendo mentre la maggioranza ritiene che stia peggiorando e sia in stagnazione.

23.34 – Voti anche dallo spazio. Anche dallo spazio, gli astronauti americani esercitano il diritto-dovere di votare: Leroy Chiao, Edward Michael Fincke e Greg Chamitoff hanno espresso la loro preferenza dalla stazione orbitante, ha fatto sapere la Nasa. L’attuale comandante della stazione Suni Williams, della Florida, ha votato per corrispodenza prima di partire per la 32 missione sulla stazione. Il voto degli astronauti è stato reso possibile grazie ad una sofisticata tecnologia e ad una legge del 1997. Via email ricevono una copia della loro scheda elettorale che viene gestita e trasmessa alle autorità competenti con la massima riservatezza dalla stazione di controllo della missione, al Johnson Space Center di Houston. “Gli astronauti hanno votato e hanno contribuito alla democrazia”, ha detto il portavoce della Nasa Jay Bolden, aggiungendo che fin da quando è stata approvata la relativa legge circa otto astronauti su dieci hanno espresso dallo spazio il loro voto in varie elezioni.

23.19 – Ambasciatore a Roma: “Campagna elettorale troppo costosa”. Le urne sono ancora aperte negli Stati Uniti, ma l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, critica “la cifra davvero eccessiva” spesa per questa campagna elettorale, pari a 6 miliardi di dollari. “Spero che troveremo il modo per controllare la spesa e tornare a pensare meno ai soldi e più alle idee”, ha detto l’ambasciatore accogliendo gli ospiti all’“Election night” a Roma per seguire le battute finali delle presidenziali Usa.

23.12 – New Yersey, sfollati a causa di Sandy possono votare tramite fax o mail. In New Jersey gli sfollati dell’uragano Sandy sono stati autorizzati a votare per fax o per email dopo che la tempesta della scorsa settimana ha reso inagibili alcuni seggi. Lo stato di Atlantic City ha esteso i termini del voto via posta elettronica per chi ha perso la casa fino a venerdì dopo che alcuni uffici elettorali sono stati sommersi da una valanga di richieste. I termini per la richiesta del voto via mail sono scaduti alle 17 ora locale: l’opzione è stata messa a disposizione degli sfollati che hanno accettato di rinunciare alla privacy del voto. “Ma se non siete rimasti sulla strada muovetevi e andate a votare”, ha detto il governatore del New Jersey Chris Christie: “Io ho votato, e ho un sacco da fare. Non c’è motivo per cui altri non possano farlo”.

22.44 – Sindaco New York vota dopo 45 minuti d’attesa. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, in coda per 45 minuti per votare. Bloomberg ha espresso nei giorni scorsi il proprio appoggio per il presidente americano Barack Obama. A New York e in New Jersey continuano le lunghe file ai seggi: l’uragano Sandy ha ridotto i seggi per votare e in molte aree l’elettricità ancora non c’è, causando un ricollocamento degli elettori e confusione. A Coney Island ci sono cartelli che indicano scuole chiuse e lo spostamento dei seggi, alcuni anche a molti isolati di distanza, scoraggiando alcuni.

22.14 – Romney: “Si vince o si perde per qualche centinaio di voti”. La battaglia finale per la Casa Bianca si giochera’ per qualche centinaio di voti. Ne e’ convinto Mitt Romney, che a una emittente di Richmond, nello Stato chiave della Virgina, ha spiegato le ragioni di una campagna elettorale condotta fino all’ultimo minuto: “Non posso pensare che queste elezioni si possono vincere o perdere per qualche centinaio di voti e restare seduto. E allora, perche’ non continuare a lavorare?”. Inizialmente era previsto che la campagna del candidato repubblicano terminasse la scorsa notte a Manchester, nel New Hampshire, poi lo staff ha deciso il viaggio di Romney a Cleveland, in Ohio, e a Pyttsburgh, in Pennsylvania.

21.49 – Bob Dylan: “Obama avrà una vittoria a valanga”. Obama vincera’ con una “valanga” di voti, la sua vittoria sara’ schiacciante: parola di Bob Dylan. Il cantante statunitense, leggenda del rock, ha espresso cosi’ il suo pronostico interrompendo uno dei suoi cavalli di battaglia “Blowing’ in the wind” durante un concerto nel Wisconsin. “Non credete ai media – ha gridato Dylan dal palco – Obama vincera’ a valanga”. Dopo i suoi commenti Dylan ha quindi ripreso a cantare concludendo la sua celebre canzone.

21.45 – Biden a Chicago con Obama. Anche il vicepresidente Joe Biden ha raggiunto Chicago. Il numero due di Barack Obama è arrivato da Cleveland, in Ohio, dove s’è incontrato per caso con chi aspira a prendere il suo posto, Paul Ryan. In mattinata, aveva votato nel suo stato d’origine, in Delaware.

21.22 – Problemi in Ohio per Obama: macchine per voto rotte. Brutta tegola per Barack Obama, inOhio. Nelle città di Toledo, Cleveland e Dayton, sulla carta roccaforti democratiche, si sono rotte molte macchine elettroniche che permettono il voto. Si tratta di scanner ottici che leggono e registrano ogni singola scheda elettorale. Lo denuncia un blog di uno dei tanti osservatori che controllano la regolarità delle procedure di voto, il Voting Rights Watch. Da ricordare che a Toledo c’e’ la fabbrica della Jeep, del gruppo Chrysler, che come le altre tre grandi dell’auto, assicura dal contratto del 2000, un giorno di permesso ai suoi operai per l’election day, in modo che possano andare a votare senza problemi.


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