Terminati gli accertamenti sulla bara: non è mai stata aperta. Si avvicina il dissequestro
La famiglia Bongiorno (Image)
MILANO - Sono terminati sabato mattina all'Istituto di medicina legale di Milano gli accertamenti sulla bara di Mike Bongiorno, trafugata dal cimitero di Dagnente di Arona (Novara) e ritrovata giovedì a Vittuone, nel milanese. I carabinieri del Ris e della Squadra rilievi hanno esaminato la struttura esterna del feretro, che non è stato aperto, anche per rilevare impronte e tracce biologiche che potrebbero essere utili per le indagini sul furto. Il pm di Milano Tiziana Siciliano, che attende di ricevere gli atti sui rilievi, potrebbe disporre nelle prossime ore il dissequestro della bara, che verrà riconsegnata alla famiglia.
Il ritrovamento della salma di Mike
«SARA' CREMATO» - La salma di Mike, quando sarà restituita alla famiglia, sarà cremata. Lo ha detto la vedova di di Mike Bongiorno, Daniela Zuccoli, in un'intervista a Repubblica . «Mike torna a casa, a Dagnete, sul lago Maggiore, un posto che tanto gli piaceva. Lo porteremo nella nostra cappella privata per la benedizione di don Mauro Pozzi, il sacerdote del paese che c'è stato molto vicino in questi lunghi mesi. Poi verrà cremato». Daniela Zuccoli racconta di aver provato «una scossa di felicità e nello stesso tempo un'emozione ancora più profonda di quando l'hanno portato via dalla sua tomba», quando ha ricevuto la notizia dal figlio. «Non sono riuscita a parlare con nessuno per ore, ho pianto fino a sera. Ho ricevuto decine di mail, sms, telefonate. Tra le prime quelle di Fiorello, Fabio Fazio e Gerry Scotti».
L'INDAGINE - Procede intanto l'indagine per furto e per uno dei reati «contro la pietà dei defunti» previsti dal Codice penale alla Procura di Verbania, dove è aperto il fascicolo sul trafugamento della bara di Mike Bongiorno. I magistrati piemontesi attendono la documentazione dai colleghi di Milano che si sono occupati degli atti urgenti. Gli ultimi sviluppi sono legati, in via indiretta, all'arresto di Luigi Spera e Pasquale Cianci, che avevano millantato di essere in possesso della salma nel tentativo di racimolare del denaro: i due amici erano risultati estranei al furto e non avevano potuto fornire elementi utili per risalire ai veri responsabili, ma i Carabinieri del nucleo investigativo di Novara, gli stessi che li avevano individuati e bloccati, sono ugualmente riusciti a dare nuovo slancio alle indagini.
VICINO ALLA CASA DI SPERA - Al recupero del feretro, secondo quanto si è appreso, si è giunti dopo un paziente ma deciso lavoro di monitoraggio degli ambienti malavitosi del Piemonte nordoccidentale e della Lombardia. E alla fine, evidentemente, i personaggi (ancora misteriosi) che avevano in custodia la bara si sono convinti che la cosa più opportuna da fare era riconsegnarla. Il luogo del ritrovamento, nel territorio del Comune di Vittuone (Milano), è a pochi chilometri dalla casa in cui abitava Spera. Due giorni fa, in quel punto, il feretro non c'era: segno che è stata depositato nella notte fra giovedì e venerdì.
Redazione Milano online
10 dicembre 2011 | 12:39
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