Le ultime ore di Berlusconi: l’«evento acuto» nella notte, poi il tracollo
di Simona Ravizza
Berlusconi è morto per la sua malattia, la leucemia: i polmoni erano «puliti», e la crisi renale che tanto aveva preoccupato durante il penultimo ricovero era rientrata. Nella notte un «evento acuto»: poco prima delle 6 si è capito che l’ex premier non ce l’avrebbe fatta
Le ultime ore di Berlusconi: l’«evento acuto» nella notte, poi il tracollo
Il lavoro, fino alle ultime ore: su dossier delicati come la guerra in Ucraina, e la riorganizzazione di Forza Italia. E il calcio, la passione di una vita: ancora sabato sera, aveva visto la finale di Champions League tra l’Inter e il Manchester City.
Poi, poche ore fa, il tracollo, improvviso. Fino alla morte, avvenuta alle 9:30 del mattino di oggi, lunedì 12 giugno.
La situazione clinica di Silvio Berlusconi è precipitata nella notte tra domenica e lunedì: l’auto del suo medico personale — Alberto Zangrillo — ha varcato i cancelli del San Raffaele intorno alle 4 del mattino. E già poco prima delle 6 si è capito che questa volta — al contrario di tutte le altre, nel passato — l’ex premier non ce l’avrebbe fatta. Tanto che i figli hanno fatto appena in tempo ad arrivare per salutarlo.
Fino all’ultimo — secondo quanto rivelato dagli infermieri e da chi l’ha assistito — il leader di Forza Italia si è dedicato all lavoro: la riorganizzazione interna al suo partito, l’«ossessione» - così la definisce chi gli è stato accanto - per la situazione in Ucraina e il timore che la guerra possa degenerare fino ad arrivare a uno scontro nucleare.
Berlusconi - dice ancora chi lo ha assistito fino agli ultimi istanti — temeva la morte: ma non la aspettava, non ora.
A causare il decesso non è stata la polmonite — le ultime tac rivelavano dei polmoni finalmente «puliti» dopo l’infiammazione delle scorse settimane — né l’insufficienza renale, che tanto aveva preoccupato durante il penultimo ricovero. Berlusconi è morto per la leucemia di cui soffriva: ed è morto, in fondo, in modo molto simile a due suoi carissimi amici, Ennio Doris e Niccolò Ghedini.
La leucemia che ha causato la morte dell’ex premier era insorta- in fase cronica - nel dicembre 2021; ne era seguito un lungo ricovero, al San Raffaele; erano poi giunti degli episodi acuti — il ricovero di 45 giorni nelle scorse settimane — e quello di venerdì.
Di fatto, sin dal 5 aprile la situazione clinica di Berlusconi era ormai critica, perché il midollo non funzionava più. All’ingresso in ospedale, quel giorno, gli esami erano completamente sballati, e per almeno 10 giorni si è temuto per la sua vita.
A maggio, l’incubo sembrava finito. Berlusconi stesso aveva detto: «Ce l’ho fatta anche questa volta, l’incubo è passato».
Quando venerdì è rientrato in ospedale, non ci si aspettava che potesse trattarsi dell’ultimo ricovero.
Ma il riacutizzarsi della leucemia - con i valori di piastrine e globuli bianchi fuori controllo — e l’evento acuto avvenuto nella notte hanno spezzato il filo a cui tutti sapevano che la vita di Berlusconi era ormai appesa.
www.corriere.it/politica/23_giugno_12/evento-acuto-notte-poi-tracollo-ultime-ore-berlusconi-all-ospedale-san-raffaele-cacd7cda-0926-11ee-9252-2eef801783...
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