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DISDETTA DEL CANONE RAI - novità dal 2016

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2016 16:49
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E' bene ricordarsi che il cosiddetto canone di abbonamento Rai e' in realta' un'imposta sul possesso del televisore da pagare indipendentemente dal fatto che si guardino o meno i programmi della tv di Stato. Pertanto, per smettere di pagare questa imposta, il contribuente dovra' chiedere il suggellamento del proprio televisore, oppure denunciarne la cessione a terzi (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.).

Se invece non si e' mai posseduto un televisore, ma la Rai chiede il pagamento tramite raccomandata, utilizzare questo modulo: clicca qui
Infine, se dopo aver inviato la disdetta la Rai chiede la compilazione di un ulteriore dichiarazione e il pagamento di ulteriori denari, ecco come difendersi: clicca qui

SUGGELLAMENTO DEL TELEVISORE
Quando non si intende piu' utilizzare un televisore, senza pero' disfarsene definitivamente, si puo' disdire il canone Rai chiedendone il suggellamento. Oggi il suggellamento e' un impegno dell'utente a non utilizzare l'apparecchio televisivo (in passato le autorita' lo "suggellavano" fisicamente in un sacco di iuta, oggi accade raramente). La richiesta puo' essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, e vale a partire dall'anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali).

Per prima cosa, e' necessario effettuare un pagamento unico di Euro 5,16 con vaglia postale intestato a "Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino". Sulla causale di versamento, scrivere: "Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il numero del mio abbonamento n._________".
La richiesta di suggellamento deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R a: "Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino".
Ecco cosa includere nella raccomandata. (*)
- Se si possiede il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la cartolina contrassegnata con la lettera D (su cui si deve barrare la casella "Intende far suggellare il Televisore a Colori"), la ricevuta del vaglia postale ed il libretto di abbonamento (non prima di essersi fatti una copia di tutto, da conservare insieme alla ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungera').
- Se non si possiede piu' il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la lettera qui sotto (debitamente compilata) assieme alla ricevuta del vaglia postale, non prima di averne fatto una fotocopia da conservare, alla quale allegherete la ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà.

Leggi anche cosa scrive la Rai
___________________
FAC SIMILE MODULO
___________________

Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22 – 10121 Torino (To)

Oggetto: denuncia di cessazione dell'abbonamento - suggellamento

La/il sottoscritta/o ____________________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Citta'/Provincia)_______________ , chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore detenuto presso la propria abitazione. Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni e' posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.
A tale scopo ha corrisposto l'importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° ____________ in data _____________ sul quale ha indicato il numero di ruolo dell'abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L.241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l'U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall'art.10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.
Data _______________
Firma ______________


DISDETTA PER CESSIONE, ROTTAMAZIONE, FURTO, VENDITA, ETC.
Se non si e' in piu' in possesso di alcun apparecchio televisivo (regalato, venduto, rottamato, rubato, etc.), si puo' disdire il canone Rai. La richiesta puo' essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, e vale a partire dall'anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali). Anche nel caso di decesso dell'abbonato, gli eredi possono fare disdetta, chiedendo il suggellamento dell'apparecchio, oppure disfacendosene (vendita, cessione, rottamazione, etc.).
E' bene non gettare il tv in una normale pattumiera, in quanto alcuni suoi componenti sono altamente inquinanti. Informarsi presso il proprio Comune o un rivenditore di apparecchi elettronici sul come e dove disfarsi del televisore (possibilmente facendosi rilasciare una ricevuta).
Contrariamente alla richiesta di suggellamento, in questi casi non e' dovuto alcun versamento.
La disdetta deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R a: "Agenzie delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino".

Ecco cosa includere nella raccomandata. (*)
- Se si possiede il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la cartolina contrassegnata con la lettera D (debitamente compilata) ed il libretto di abbonamento (non prima di essersi fatti una copia di tutto, da conservare insieme alla ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungera').
- Se non si possiede piu' il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la lettera qui sotto (debitamente compilata) non prima di averne fatto una fotocopia da conservare, alla quale allegherete la ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà.

____________________
FAC SIMILE MODULO
____________________

Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22 – 10121 Torino (To)

Oggetto: denuncia di cessazione dell'abbonamento

La/il sottoscritta/o ____________________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Citta'/Provincia)_______________ , chiede la cessazione del Canone TV in quanto [scegliere una delle seguenti opzioni]
ha ceduto l'apparecchio (marca/modello) _______________ al Sig./ alla Sig.ra ____________________, Codice fiscale _____________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Citta'/Provincia)_______________, con abbonamento n. __________;
ha rottamato l'apparecchio (marca/modello) _______________ in data _____________ presso ________________ (allegare copia della ricevuta);
l'apparecchio (marca/modello) _______________ e' stato rubato in data ________________ (allegare copia della denuncia di furto);
altro (specificare e possibilmente documentare)
Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni e' posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.
Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L. 241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l'U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall'art.10 del R.d.l. n. 246 del 21/02/1938.
Data _______________
Firma ______________


(*) Non importa che inviate all'Aduc la copia conoscenza per raccomandata, e'' sufficiente spedire la lettera per posta ordinaria. Molto gradito, invece, sarebbe un contributo inserito in busta.


sosonline.aduc.it/modulo/disdetta+canone+rai_24.php


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NON HO IL TELEVISORE E NON VI PAGO
>>>>> ATTENZIONE!
Lettera da inviare per raccomandata A/R quando si ricevono dalla Rai richieste di pagamento per il canone Rai e non si possiede un televisore. Utilizzare questo modulo solo quando le richieste della Rai giungono per raccomandata, altrimenti e' consigliabile ignorarle.
N.B. Non utilizzare questo modulo per rispondere a una cartella esattoriale o a un preavviso di fermo amministrativo (in questi casi e' necessario fare ricorso alla Commissione tributaria provinciale o al giudice dell'esecuzione).
>>>>>


Spett.le RAI -sede di............-

.................,../../..

p.c.
Aduc, Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori
via Cavour 68, 50129 Firenze (*)

OGGETTO: prot. APA/SA/SS/................

Spettabile Direzione,
In relazione alla Vostra datata Torino, ../../.., io sottoscritto/a ..............residente in.................Via................ desidero specificare che la presunzione che in ogni abitazione debba obbligatoriamente esservi un apparecchio radiotelevisivo e' errata.
Non essendo in possesso di alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni (per quanto strano possa risultarvi), ritengo non abbia pregio la Vostra richiesta di pretendere da me il pagamento del canone, ne' che sia il caso, da parte mia, di pagare una tassa per qualcosa che non ho e che non utilizzo.
Conseguentemente, Vi inviterei a voler comunicare quanto sopra alla sede di Torino, onde provvedere alla cancellazione del mio nominativo dai Vostri archivi centrali.
Naturalmente, siete nel pieno diritto di pretendere un'ispezione, delegando cio' all'Amministrazione Finanziaria.
Sono pero' costretto ad avvisarVi che, nel caso in cui doveste provvedere in tal senso, mi vedro' mio malgrado costretto ad adire le vie legali per ottenere il rimborso dei danni subiti a causa di un Vostro comportamento immotivato e lesivo (non ha legittimita' effettuare un controllo in assenza di elementi concreti che lascino presupporre un'evasione, essendo cosi' immotivato tale Vostro comportamento).
In relazione al questionario da Voi allegato, mi permetto di suggerirVi di inserire anche la possibilita' -totalmente mancante- per chi, come me, non sia in possesso di tale apparecchio tassabile.
Sperando di non dover ulteriormente ribadire quanto sopra e auspicando cosi' un pronto accoglimento delle mie richieste e affermazioni, che spero chiarificatrici, ma rimanendo comunque a disposizione per Vostre ulteriori richieste di chiarimento, porgo

Distinti Saluti,

Data__________________Firma____________________________



(*) Ribadiamo che non importa che inviate all'Aduc la copia conoscenza per raccomandata, e' sufficiente spedire la lettera per posta ordinaria. Molto gradito, invece, sarebbe un contributo inserito in busta.


sosonline.aduc.it/modulo/ho+televisore+vi+pago_23.php
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I metodi piu' comuni per estorcere il canone e come difendersi
Ci sono giunte migliaia di segnalazioni in cui sono descritti i metodi intimidatori e talvolta truffaldini con cui la Rai cerca di costringere i cittadini a pagare il canone/tassa anche quando non si e' in possesso di un apparecchio tv o si e' fatto disdetta. Secondo la Rai, non e' credibile che vi siano cittadini senza la televisione, ma solo cittadini che evadono le tasse. Ecco i metodi piu' comuni con cui si e' talvolta indotti a pagare malgrado non si possieda alcun televisore.

I. Visita a domicilio di un funzionario Rai. Questi chiede di entrare in casa per controllare se esistono apparecchi televisivi. Alla fine della visita consegna un cedolino per il pagamento del canone/tassa e chiede una firma per ricevuta. Ma attenzione: quella firma non e' per ricevuta del cedolino, ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv. Sulla base di questa firma, la Rai intimera' il pagamento del canone, con minaccia di pignoramenti, fermi amministrativi, ecc.
Come difendersi
1. il funzionario Rai non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino. Lo possono fare solo le forze dell'ordine su mandato dell'autorita' giudiziaria. Pertanto, si potra' invitare il funzionario Rai ad andarsene. Se insistesse, chiamare il 113.
2. Non firmare MAI niente di cio' che e' offerto da un funzionario Rai. Ritirare eventualmente il cedolino, qualora il funzionario insistesse, e farne l'uso che si crede (segnalibro, carta da riciclare, ecc.). Se si e' firmato il cedolino e non si ha la tv, inviare la diffida "Non ho la tv e non vi pago", spiegando di essere stato indotto a firmare con l'inganno.
3. Se in seguito alla visita, che abbiate firmato o meno il cedolino, vi arrivasse una lettera in cui si intima il pagamento del canone a seguito di un accertamento, rispondere con la diffida "Non ho la tv e non vi pago".

II. Invio annuale del cedolino per il pagamento del canone/tassa per posta, con tanto di lettera intimidatoria.
Come difendersi
1. In generale, non rispondere a queste richieste 'ciclostilate' di pagamento che vengono inviate annualmente a tutti i non abbonati.
2. Se pero' si riceve, anche per lettera ordinaria, una richiesta perentoria di pagamento entro un certo numero di giorni (es: minaccia di fermo amministrativo dell'auto se non si paga il canone entro 20 giorni), rispondere con la diffida "Non ho la tv e non vi pago"

III. Canone per un pc? No, ma la Rai talvolta lo pretende lo stesso. Ad esempio, dopo aver risposto con la diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa perche' non si e' in possesso di alcun televisore, la Rai contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' o altro modulo con cui si dovrebbe dichiarare di "non essere in possesso di alcun apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi televisivi, compresi personal computer, decoder digitali ed altri apparati multimediali".
Come difendersi:
Per prima cosa, e' importante sapere che per legge non e' necessaria alcuna dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta'. Quello della Rai e' solo un ulteriore tentativo di sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza. Per quieto vivere, si potra' compilare e inviare la dichiarazione, cancellando dal testo le parole "personal computer". Infatti, contrariamente a cio' che dice la Rai, non e' chiaro per quali apparecchi sia dovuto il canone/tassa, oltre al televisore. Su questo sono state depositate anche interrogazioni parlamentari a cui non e' stata data risposta. La legge parla di "apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni". Fino a quando non vi saranno ulteriori chiarimenti ufficiali, ognuno potra' interpretare quella frase come meglio crede, proponendo questo interpello all'Agenzia delle Entrate, che rispondera' con una lettera del tipo 'non lo sappiamo... spetta al ministero decidere'. Con questa non-risposta, siete legittimati a non pagare per un pc fino a quando non vi verra' comunicato altrimenti dall'Agenzia stessa.

IV. Dopo aver risposto con una diffida alle richieste di pagamento del canone/tassa perche' non si e' in possesso di alcun televisore, la Rai continua a inviare richieste minacciose di pagamento e/o contrattacca facendo richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' o altro modulo con cui si dovrebbe giurare di non avere alcun apparecchio elettronico.
Per prima cosa, e' importante sapere che questa dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' e' una illegittima invenzione della Rai per sfiancare il cittadino e costringerlo a pagare per stanchezza. Si potra' certamente compilare il modulo per quieto vivere, ma contemporaneamente, considerato il comportamento vessatorio della Rai, si consiglia di fare quanto segue:
1. Segnalare il tutto, allegando copia della diffida e delle successive missive Rai, alla Procura Generale della Corte dei Conti, chiedendo di accertare se non vi sia uno sperpero di denaro pubblico nella preparazione ed invio di lettere e moduli contrari alla legge. Questo l'indirizzo: Procura Generale della Corte dei Conti - Via A. Baiamonti, 25 - 00195 Roma.
2. Fare ricorso al Garante del Contribuente della propria Regione, sempre allegando copia della corrispondenza con la Rai (vedi questo modulo)
Gli indirizzi del Garante della propria Regione possono essere trovati qui
3. fare un esposto denuncia per abuso d'ufficio alla Procura della Repubblica di Torino, utilizzando questo modulo
4. rivolgersi al proprio giudice di pace per ottenere dalla Rai un congruo risarcimento del danno (qui come fare).

V. Dopo aver inviato una disdetta del canone, la Rai richiede illegittimamente che il contribuente compili un ulteriore modulo, una dichiarazione sostituitiva di atto di notorieta' senza la quale -a suo dire- la disdetta non sarebbe valida. Nel modulo di dichiarazione si deve addirittura autorizzare la Guardia di Finanza ad entrare in casa propria a svolgere controlli, un'autorizzazione del tutto inefficace e inutile che ha l'unico scopo di impaurire l'utente. Con questi artifici, la Rai dichiara inefficace la disdetta inviata precedentemente, perche' incompleta, e pretende il canone anche per i semestri o gli anni successivi.
Per la legge, invece, al fine della disdetta e' sufficiente una raccomandata a/r da inviare entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello in cui si intende cessare il pagamento, indicando il numero di "abbonamento" e specificando il tipo di apparecchio di cui si e' in possesso e a chi eventualmente lo si cede.
Come difendersi:
1. rispondere con una lettera raccomandata a/r di messa in mora/diffida, spiegando di aver seguito alla lettera la legge in merito al suggellamento e di non dover alcun importo per ogni periodo successivo. In questa raccomandata si puo' avanzare anche una richiesta di risarcimento del danno per le spese e le eventuali perdite di tempo necessarie per difendersi da questa illegittima richiesta. Si potra' anche allegare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' per quieto vivere, ma contemporaneamente, considerato il comportamento vessatorio della Rai, si consiglia di procedere con i punti 2-5.
2. Segnalare il tutto, allegando copia della diffida e delle successive missive Rai, alla Procura Generale della Corte dei Conti, chiedendo di accertare se non vi sia uno sperpero di denaro pubblico nella preparazione ed invio di lettere e moduli contrari alla legge. Questo l'indirizzo: Procura Generale della Corte dei Conti - Via A. Baiamonti, 25 - 00195 Roma.
3. Fare ricorso al Garante del Contribuente della propria Regione, sempre allegando copia della corrispondenza con la Rai.
Gli indirizzi del Garante della propria Regione possono essere trovati qui
4. fare un esposto denuncia per abuso d'ufficio alla Procura della Repubblica di Torino, utilizzando questo modulo
5. rivolgersi al proprio giudice di pace per ottenere dalla Rai un congruo risarcimento del danno (qui come fare).


tlc.aduc.it/rai/comunicato/metodi+piu+comuni+estorcere+canone+come+difendersi_1...


tlc.aduc.it/rai/lettera/


www.aduc.it/generale/files/allegati/dichiarazione_rai.jpg


sosonline.aduc.it/modulo/interpello+all+agenzia+entrate+sul+canone+tassa+rai_1...


www.aduc.it/generale/files/allegati/20080319-AgEntrateRai.tif

www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/a7013780437b7b3286e8de0fed34e6d5/pieghevole+garante+.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=a7013780437b7b3286e8de0f...

www.finanze.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/Statuto_dei_diritti_del_contribuente/per_saperne_di_piu/indgar...

sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php


sosonline.aduc.it/modulo/disdetta+del+canone+rai_24.php

www.aduc.it/comunicato/canone+tassa+rai+rai+continua+minacciare+mancato_1...


sosonline.aduc.it/modulo/rai+mi+impedisce+disdire+canone+imposta+tv+esposto_1...
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27/12/2012 22:54
 
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Attenzione: a seguito della richiesta di disdetta (per suggellamento, cessione o rottamazione della tv), la Rai potrebbe richiedere la compilazione di una "Dichiarazione integrativa" da rispedire entro 15 giorni, pena l'invalidita' della disdetta stessa. Non e' necessario compilare il modulo (la legge prevede che sia sufficiente la raccomandata al punto 1), ma e' consigliabile farlo, in quanto la Rai potrebbe ricorrere presso il Tribunale di Torino per esigere il pagamento della tassa. La Rai perderebbe la causa quasi certamente, ma per difendersi sarebbe necessario avvalersi di un avvocato e recarsi a Torino, una scocciatura non indifferente per il cittadino (di cui la Rai e' ben cosciente). Visto che la compilazione della dichiarazione sostitutiva non impegna a far entrare nessuno in casa propria (nessuno potra' mai entrare senza un mandato di un giudice, neanche la Guardia di Finanza), per coloro che non vogliono recarsi a Torino e' consigliabile rispedire il modulo tramite raccomandata A/R entro 15 giorni insieme ad una eventuale richiesta di risarcimento del danno (farlo con una messa in mora: clicca qui), e, siccome la Rai non acconsentira' ad alcun rimborso del danno, procedere in causa.


www.aduc.it/comunicato/canone+tassa+rai+rai+continua+minacciare+mancato_1...
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Vi scrivo sperando di avere qualche barlume per cercare di capire come agire contro le perenni lettere di minaccia che la RAI è solita effettuare. Volevo chiedere ed avere conferma di ciò che ho fatto o che debba fare per sganciarmi da questo benedetto canone.
Come da voi indicato pochi mesi prima della fine dell’anno 2008 ho scritto alla RAI con la seguente forma la Raccomandata A/R, più vaglia postale di 5,16 euro:
“Il sottoscritto chiede la cessazione del Canone TV e, pertanto, concede autorizzazione - a voi o alla Guardia di Finanza in vostra vece - ad accedere alla propria residenza per far suggellare il televisore tipo________ (N° di Ruolo _______)
detenuto presso la propria residenza ed unica dimora. A tale scopo ha corrisposto l'importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° ________ del ___/___/___ (allega in copia la ricevuta del versamento) sul quale ha indicato il numero di ruolo dell'abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e di non possedere altri televisori. Dichiara altresì - a quanto gli è dato sapere - che gli appartenenti al suo nucleo familiare hanno unica dimora presso la sua residenza e che non posseggono altri televisori. Allega fotocopia proprio documento identità. E' edotto delle sanzioni penali previste dall'articolo 76 del TU sulla documentazione amministrativa (DPR 28/12/2000 n.445) nel caso di mendaci dichiarazioni, falsità negli atti, uso e esibizione di atti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, sotto la sua personale responsabilità.”

In precedenza avevo inviato una lettera nella quale chiedevo il duplicato del libretto di abbonamento alla televisione, in quanto smarrito, ed essendo il contratto allora ancora intestato a mia madre (morta un anno prima).

Quindi loro hanno provveduto a rettificare il contratto intestandolo a me medesimo e sollecitarmi al pagamento del successivo canone. Dopo circa due mesi arriva una lettera ordinaria (scritta il 12/02/2009, ma arrivate nei tempi di una lettera ordinaria da Torino a Pisa, la mia città) la quale risponde alla mia richiesta di chiusura dell’abbonamento.

“Con riferimento alla richiesta di chiusura dell’abbonamento in oggetto si comunica che per rendere efficace la denuncia di cessazione e consentire alle Autorità competenti di effettuare il suggellamento dell’apparecchio in Suo possesso, dovrà restituire a questo ufficio, entro 15 giorni dal ricevimento, l’unita dichiarazione debitamente compilata e sottoscritta, indicando inoltre un recapito telefonico per concordare le occorrenti operazioni tecniche.
Si informa che il suggellamento rende inidoneo l’apparecchio televisivo alla ricezione di qualsiasi trasmissione radiotelevisiva e che lo stesso o gli stessi devono essere da Lei custoditi e tenuti a disposizione per qualsiasi controllo. In particolare, si ricorda che la rimozione dei sigilli è punita ai sensi delle vigenti leggi penali.
Infine si precisa che l’allegata dichiarazione è resa sotto la Sua personale responsabilità, anche per quanto attiene alle residenze o dimore di tutti i componenti del Suo nucleo famigliare (art. 27 L. 6/8/1190, n 223) e il mancato invio della stessa o delle fotocopie del documento d’identità, così come l’omessa indicazione di anche un solo degli elementi richiesti nella dichiarazione, non permetteranno di procedere alla chiusura dell’abbonamento.”

Vorrei fare presente che l’ 11/02/2009 sono partito per Londra e vi sono stato per 5 mesi.
Quindi senza poter prendere atto della suddetta lettera.

L’ultima lettera ordinaria speditami dalla RAI scritta il 13/10/2009 ed arrivata stamani 24/10/2009 mi lascia alquanto perplesso ed intimorito.

“OGGETTO: preavviso trasmissione pratica al concessionario della riscossione
Gent. Signora/e
L’Amministrazione Finanziaria dello Stato Le ha di recente comunicato che, a seguito dell’omesso pagamento del canone di abbonamento alla televisione per l’anno 2009, sta procedendo a trasmettere la Sua pratica al concessionario della riscossione per l’avvio della procedura coattiva tramite cartella esattoriale.
Ci preme rammentarle che il mancato pagamento del canone, oltre ad esporla alle maggiori spese conseguenti al recupero coattivo e all’eventuale fermo amministrativo dei Suoi veicoli, costituisce una violazione tributaria il cui accertamento da parte degli Organi di Controllo comporta per legge l’applicazione di una sanzione amministrativa che può arrivare sino a 619,46 euro.
La sollecito pertanto ad effettuare il pagamento del dovuto entro e non oltre il 30 ottobre p.v., utilizzando gli allegati bollettini di cc postale già predisposti per il versamento.
Per ulteriori informazioni potrà contattare l’Ufficio Abbonamenti della Sua Regione agli indirizzi e ai n. di telefono sotto esposti. ”

Vi ringrazio in anticipo e rimango in attesa di una vostra cortese risposta.
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ABBONAMENTO RAI
Per l'anno 2016 la misura del canone di abbonamento alla televisione per uso privato è di cento euro. Se in casa c'è la luce, si presume il possesso della televisione nel luogo in cui una persona ha la sua residenza anagrafica. Per superare le presunzioni di possesso dell'apparecchio televisivo, a decorrere dal 2016 è ammessa esclusivamente una dichiarazione, la cui falsità può anche comportare sanzioni penali. Il canone si potrà pagare in dieci rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall'impresa elettrica con scadenza del pagamento successiva alla scadenza delle rate. Entro il 15 febbraio si conoscerà l'entità delle sanzioni per le violazioni degli obblighi di comunicazione e di versamento dei canoni. Dal 2016 non sarà più possibile presentare la denunzia di cessazione dell'abbonamento radiotelevisivo per suggellamento.


www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-12-24/manovra-novita-le-famiglie-abbonamento-rai-e-affitti-nero-125435.shtml?uuid=...
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I CASI SCUOLA:
Più utenze elettriche intestate allo stesso soggetto - Nel caso in cui un contribuente sia titolare di più utenze di tipo domestico residenziale non rischia il doppio addebito: il canone viene addebitato, infatti, su una sola utenza elettrica.
Un solo canone tra moglie e marito - Se la moglie ha sempre pagato l'abbonamento tv mentre l'utenza elettrica residenziale è intestata al marito, ed entrambi appartengono alla stessa famiglia anagrafica, il canone dovrà essere pagato una sola volta e non sarà necessario presentare alcuna dichiarazione sostitutiva. L'addebito, infatti, sarà fatto solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito e lo sportello SAT procederà alla voltura del canone di abbonamento nei confronti del marito stesso.
Nuove utenze elettriche - Chi attiva un'utenza elettrica per la prima volta nel corso dell'anno, e non è già titolare di un'altra utenza residenziale nell'anno di attivazione, è esonerato dal pagamento del canone solo se presenta la dichiarazione entro la fine del mese successivo alla data di attivazione della fornitura.
Presentare la dichiarazione - I titolari di utenza elettrica ad uso domestico residenziale possono presentare una dichiarazione di non detenzione tramite l'applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate o tramite gli intermediari abilitati. Inoltre, è possibile presentarla anche in forma cartacea, mediante spedizione postale al Sat - c.p.22 Torino - per plico raccomandato senza busta insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento.
Ed ecco gli esempi nel dettaglio:

Esempio 1
Famiglia composta da due coniugi
Più abitazioni
Più utenze elettriche (di tipo residenziale) intestate ad uno dei due coniugi
Apparecchi TV presenti solo in alcune delle abitazioni
D: È necessario presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: NO, i titolari di più contratti per la fornitura di energia elettrica riceveranno l'addebito solo su una delle utenze elettriche.


Esempio 2
Famiglia composta da due coniugi
Un'abitazione
Utenza elettrica (di tipo residenziale) intestata al marito
Nessun apparecchio televisivo né altro apparecchio in grado di ricevere trasmissioni televisive presente nell'immobile
D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: SI, da parte del marito, per mancanza di apparecchi televisivi nell'unità immobiliare collegata all'utenza elettrica, compilando il Quadro A della dichiarazione sostitutiva.


Esempio 3
Famiglia composta da due coniugi
Un'abitazione
Utenza elettrica (di tipo residenziale) intestata a marito
Abbonamento tv intestato alla moglie
D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva?
R: NO, se marito e moglie risiedono nella stessa abitazione, il canone è dovuto una sola volta e sarà addebitato solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito.
Lo sportello SAT procederà alla voltura del canone tv nei confronti del marito.
Sia la moglie che il marito non devono, quindi, presentare alcuna dichiarazione sostitutiva.


Esempio 4
Famiglia composta da due coniugi
Due abitazioni A e B
I coniugi hanno la residenza anagrafica nell'abitazione A
Utenze elettriche:
- abitazione A: utenza di tipo residenziale intestata al marito
- abitazione B: utenza di tipo residenziale intestata alla moglie
Apparecchi televisivi presenti sia nella prima che nella seconda abitazione

D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: SI, la moglie può presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l'addebito del canone sull'utenza elettrica a lei intestata, compilando la sezione "Dichiarazione" contenuta nel Quadro B del modello e indicando il codice fiscale del marito quale intestatario dell'utenza su cui è dovuto il canone.
Resta da valutare la situazione dell'abitazione B per la quale c'è un'utenza elettrica di tipo residenziale ma dove non è residente alcun componente della famiglia


Esempio 5
Famiglia composta due coniugi
Due abitazioni A e B
La moglie ha la residenza anagrafica nell'abitazione A e il marito ha la residenza anagrafica nell'abitazione B
Utenze elettriche :
- abitazione A: utenza tipologia residenziale intestata alla moglie
- abitazione B: utenza tipologia residenziale intestata al marito
Apparecchi televisivi presenti sia nella prima che nella seconda abitazione

D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: NO, nelle abitazioni A e B sono presenti due distinte famiglie anagrafiche e il canone è dovuto per ciascuna di esse.


Esempio 6
Famiglia composta da genitori e figli
Due abitazioni A e B
Genitori e figli hanno la residenza anagrafica nell'abitazione A mentre la B è data in affitto
Utenze elettriche:
- abitazione A: utenza tipologia residenziale intestata al marito
- abitazione B (l'immobile affittato): utenza tipologia residenziale intestata alla moglie
Apparecchi televisivi presenti in entrambi gli immobili

D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: SI, la moglie può presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l'addebito del canone sull'utenza elettrica a lei intestata, compilando la sezione "Dichiarazione" contenuta nel Quadro B del modello e indicando il codice fiscale del marito quale intestatario dell'utenza su cui è dovuto il canone.
Attenzione: non va indicato il codice fiscale dell'inquilino. Quest'ultimo dovrà comunque verificare se è tenuto al pagamento del canone (vedi gli esempi 11 e 12).


Esempio 7
Famiglia composta da genitori e figli
Due abitazioni A e B
La moglie e il marito hanno la residenza anagrafica nell'abitazione A e i figli hanno la residenza anagrafica nell'abitazione B
Utenze elettriche :
- abitazione A: utenza tipologia residenziale intestata alla moglie
- abitazione B: utenza tipologia residenziale intestata al marito
Apparecchi televisivi presenti sia nella prima che nella seconda abitazione


D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: SI, il marito che fa parte della famiglia anagrafica residente nell'abitazione A può presentare la dichiarazione sostitutiva compilando il quadro B per comunicare che il canone dovuto è addebitato sull'utenza elettrica di tipologia residenziale intestata alla moglie, di cui deve indicare il codice fiscale.
I figli che hanno la residenza anagrafica nell'abitazione B costituiscono un'autonoma famiglia anagrafica e sono tenuti al pagamento del canone con le modalità che saranno previste da un prossimo decreto.


Esempio 8
Famiglia composta da genitori e figli
Due abitazioni di cui la A è abitata dalla famiglia e la B è data in affitto
Genitori e figli hanno la medesima residenza anagrafica nell'abitazione A
Entrambe le utenze elettriche di tipo residenziale, sia per l'abitazione A che per l'immobile affittato B, sono intestate al marito
Apparecchi televisivi presenti in entrambi gli immobili

D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: NO, il canone è addebitato su una sola utenza elettrica.
Attenzione: non va indicato il codice fiscale dell'inquilino. Quest'ultimo dovrà comunque verificare se sia tenuto al pagamento del canone (vedi gli esempi 11 e 12).
Resta da valutare la situazione dell'abitazione B per la quale c'è un'utenza elettrica di tipo residenziale ma dove non è residente alcun componente della famiglia


Esempio 9
Famiglia composta da una sola persona
Un'abitazione
Una utenza elettrica (di tipo residenziale)
Apparecchi televisivi presenti nell'abitazione
Decesso del titolare dell'utenza elettrica

D: E' possibile presentare la dichiarazione sostitutiva ?
R: SI, l'erede può presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l'addebito del canone sull'utenza elettrica intestata al deceduto, compilando la sezione "Dichiarazione" contenuta nel Quadro B del modello se l'erede stesso sia intestatario di un'utenza su cui è dovuto il canone. L'erede, deve, riportare nel Quadro B il proprio codice fiscale, anche se non fa parte della stessa famiglia anagrafica del soggetto deceduto.


Esempio 10
Famiglia composta da due coniugi
Un'abitazione
Una utenza elettrica intestata al marito (di tipo residenziale)
Già presentata una denuncia di cessazione dell'abbonamento per suggellamento prima del 2016.
Nessun altro apparecchio televisivo né altro apparecchio in grado di ricevere trasmissioni televisive è presente nell'abitazione.
D: E' necessario presentare la dichiarazione?
R: SI, bisogna compilare l'apposita sezione del Quadro A del modello di dichiarazione sostitutiva.


Esempio 11
Inquilino di un appartamento preso in affitto
Utenza elettrica tipologia residenziale intestata al proprietario dell'abitazione
Un apparecchio televisivo presente nell'abitazione
D: L'inquilino può presentare la dichiarazione?
R: NO, in quanto non è intestatario dell'utenza elettrica.
Attenzione:
L'inquilino, tuttavia, è tenuto al pagamento del canone, indipendentemente dalla proprietà dell'appartamento e dall'intestazione dell'utenza elettrica, perché detiene un apparecchio tv nell'appartamento preso in affitto. Dovrà effettuare il pagamento con le modalità che saranno previste da un prossimo decreto.
L'inquilino non è, invece, tenuto al pagamento del canone in relazione all'abitazione presa in affitto se fa parte di una famiglia anagrafica che già paga il canone (ad esempio, perché ha la residenza anagrafica nella casa dei genitori) oppure se per un'altra abitazione è titolare di un contratto di energia elettrica per uso domestico residenziale in relazione al quale è già addebitato il canone. In questi casi, non deve comunque presentare alcuna dichiarazione.


Esempio 12
Inquilino di un appartamento preso in affitto
Utenza elettrica tipologia residenziale intestata all'inquilino
Un apparecchio televisivo presente nell'abitazione
D: L'inquilino può presentare la dichiarazione?
R: NO, perché in linea generale, è tenuto al pagamento in quanto detiene un apparecchio TV, a meno che non faccia parte di una famiglia anagrafica che già paga il canone, avendo mantenuto la residenza anagrafica, ad esempio, nella casa dei genitori. Solo in questo caso può presentare la dichiarazione compilando il quadro B e indicando il codice fiscale del soggetto intestatario dell'utenza (nell'esempio, il padre o la madre) su cui è dovuto il canone.
Se, poi, l'inquilino è proprietario di un'altra abitazione
in cui è titolare di un contratto di energia elettrica per uso domestico residenziale in relazione al quale è già addebitato il canone non dovrà presentare alcuna dichiarazione, in quanto il canone è comunque addebitato una sola volta


Esempio 13
Famiglia composta da due coniugi
Un’abitazione
Utenza elettrica di tipologia D3 intestata al marito
Assenza di apparecchi televisivi
D: E’ necessario presentare la dichiarazione sostitutiva?
R: SI:, se i coniugi sono residenti nell’abitazione, il marito compila l’apposita sezione del Quadro A del modello di dichiarazione sostitutiva.



Esempio 14
Famiglia composta da due coniugi
Un’abitazione
Utenza elettrica di tipo residenziale intestata al marito
Presentata disdetta del canone per cessione dell’apparecchio TV nel 2015.
Assenza di ulteriori apparecchi televisivi
D: E’ necessario presentare la dichiarazione sostitutiva?
R: SI:, se nel frattempo i coniugi non sono venuti in possesso di ulteriori apparecchi televisivi rispetto a quello per cui è stata presentata la disdetta, il marito compila l’apposita sezione del Quadro A del modello di dichiarazione sostitutiva.


Esempio 15
Contribuente residente all’estero
Un’abitazione nel territorio italiano
Utenza elettrica di tipo non residenziale
Presenza di apparecchi televisivi
D:E’ possibile presentare la dichiarazione sostitutiva?
R: NO:,non è possibile presentare la dichiarazione sostitutiva.
La residenza in un Paese estero non esonera dal pagamento del canone se sono presenti apparecchi televisivi all’interno di una qualunque abitazione situata in Italia.
In questo caso il contribuente è tenuto al pagamento del canone con le modalità previste dall’emanando decreto.
In assenza di apparecchi televisivi e in presenza di un’utenza elettrica di tipo residenziale, invece, il contribuente può presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del canone sulla fattura elettrica, compilando il relativo Quadro A.


Esempio 16
Famiglia composta da due coniugi
Un’abitazione
Utenza elettrica intestata al marito
Marito deceduto
Moglie erede
Assenza di apparecchi televisivi
D: E’ possibile presentare la dichiarazione sostitutiva?
R: SI:,la moglie in qualità di erede può presentare la dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del canone sull’utenza elettrica ancora intestata al marito deceduto, compilando la sezione “Dichiarazione” contenuta nel Quadro A del modello.



www.repubblica.it/economia/2016/04/15/news/canone_rai_esempi-13...
[Modificato da angelico 26/04/2016 21:47]
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La dichiarazione può essere trasmessa attraverso una applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia o tramite gli intermediari abilitati. È inoltre possibile trasmettere il modello anche per raccomandata a/r o per posta elettronica certificata (con firma digitale), all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.


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